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 2023  dicembre 31 Domenica calendario

Milei rivolta l’Argentina

A Buenos Aires è scattato il grande esodo estivo, ma l’Argentina va in vacanza trattenendo il fiato: il neo-presidente Javier Milei ha davvero attivato la motosega per demolire lo Stato ereditato dai peronisti. In 19 giorni, ha eliminato 12 ministeri su 21, licenziato migliaia di dipendenti pubblici, legalizzato i contratti in bitcoin, preannunciato la privatizzazione di 41 aziende statali e la mano dura contro chi manifesta, abbandonato il gruppo dei Brics e molto altro ancora. «Wow», ha commentato il fan Elon Musk sul suo X. Da vero showman, Milei ha festeggiato sul palco della fidanzata-comica (che lo imita in modo esilarante), con un bacio appassionato e parole poco rassicuranti: «La situazione è molto complicata, ci hanno lasciato bombe da tutte le parti. Verranno mesi duri, ma ne varrà la pena. Viva la libertad, carajo!». Applausi dentro il teatro di Mar del Plata, insulti fuori: «Milei, sei un dittatore!».
Venerdì è entrato in vigore il Decreto di necessità ed urgenza che abroga oltre 300 norme economiche, dagli affitti alla sanità, e rischia di essere annullato dalla Corte costituzionale. Al Congresso, intanto, è sbarcata la «Legge per la libertà degli argentini»: 351 pagine e 664 articoli che rivoltano come un calzino la struttura dello Stato e la vita degli argentini. C’è dentro di tutto. Dalla deregulation economica alla riforma elettorale e giudiziaria, da una più ampia «legittima difesa» alla dichiarazione di emergenza pubblica fino al 31 dicembre 2025, che dà forti poteri al presidente. «Un golpe», scrive il quotidiano di sinistra Pagina12. Finite le ferie, l’Argentina affronterà un 2024 caldissimo, con l’inflazione al galoppo e uno sciopero generale il 24 gennaio, vigilia del voto al Congresso sulla «legge Omnibus». Difficile che passi il vaglio: il partito di Milei ha solo 38 deputati su 257 alla Camera e 7 senatori su 72, l’appoggio della destra tradizionale potrebbe non bastare. Ma il presidente dai mille soprannomi – Leone, Loco (pazzo), anarcocapitalista, ecc. – insiste: «Siamo sulla strada giusta».