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 2023  dicembre 29 Venerdì calendario

La doppia personalità di Raffaella Carrà


È in atto un processo laico di beatificazione di Raffaella Carrà: celebrazioni, testimonianze, filmati, opere liriche (è l’omaggio più coraggioso, «Raffa in the Sky») e ora «Raffa», una docuserie in tre puntate scritta da Cristiana Farina con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Salvatore Coppolino e Salvo Guercio e diretta da Daniele Luchetti (Disney+). Il processo prevede che si vada oltre l’attività artistica di Raffaella, se pur notevole, e che ogni sua apparizione sia circonfusa di una nuova luce: simbolo di libertà dei comportamenti, regina indiscussa della tv e icona LGBTQ+.
«Raffa» è frutto di uno scrupoloso lavoro di ricerca e di montaggio, di una raccolta di certificazioni autorevoli (Marco Bellocchio, Renzo Arbore, Loretta Goggi, Rosario Fiorello, Emanuele Crialese, solo per citarne alcune), di un interessante lavoro di regia (c’è persino una mini-fiction che cerca di far riemergere il rimosso di Raffaella, la sua infanzia a Bellaria, l’abbandono del padre, il forte legame con la madre).
La strada scelta è quella della doppia personalità. Da una parta, Raffaella Pelloni, una donna che ha sempre gelosamente custodito la sua vita privata e sentimentale, che ha sognato invano la maternità, che ha lottato per il riconoscimento dei diritti civili. L’intervista più significativa è quella di Anna Vasini, un’anziana amica di famiglia che racconta vicende poco note. Dall’altra, la show girl, la regina del sabato sera, da «Canzonissima» a «Milleluci», da «Ma che sera» a «Fantastico», l’interprete di canzoni di successo («Tuca-tuca», «Maga Maghella», «Rumore», «Chissà se va», «Com’è bello far l’amore da Trieste in giù»), l’immagine della trasgressione sessuale in versione casalinga. E poi i grandi successi in Spagna e in Sud America, la Raffa intrattenitrice del mezzogiorno con «Pronto, Raffaella?», la Raffa «madonna delle lacrime e delle carrambate» con «Carramba, che sorpresa!».
L’unico punto di contatto fra le due personalità è una puntata di «Domenica in», quando davanti alle telecamere si sfoga contro la stampa per un articolo su sua madre. Per adesso, nell’immagine pubblica di Raffa è permessa la «gloriola» di raggi luminosi intorno al capo, non ancora il nimbo o l’aureola.