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 2023  dicembre 28 Giovedì calendario

Intervista a Jannik Sinner

Jannik Sinner ha fortemente contribuito a riportare la Coppa Davis in Italia dopo 47 anni, e ha raggiunto, primo italiano di sempre, le finali Atp a Torino. I suoi risultati sono straordinari, ma è stato anche il «personaggio» Jannik a conquistare l’Italia. Jannik, è stato eletto fan favourite dall’Atp, dopo Federer e Nadal, tutti la cercano, tutti la vogliono: a suo parere che cosa piace tanto di lei a tanta gente diversa?«Per me è ovviamente una bellissima notizia. L’affetto del pubblico conta tantissimo, l’ho sentito a Torino e a Malaga ma anche durante tutta la stagione in giro per il mondo. Poter trasmettere i miei valori come il fairplay, il lavoro duro e il rispetto è molto importante e sono contento e soddisfatto del giudizio dei fans. Ricevere questo premio dopo personaggi come Roger e Rafa è un onore immenso».Che impressione le fa vedere il suo volto dappertutto, negli spot e nel presepe, sui social e citato da opinionisti e celebrità? Anche Spalletti l’ha additata come esempio.«Ogni tanto rimango sorpreso e mi viene da ridere. Essere un esempio per i giovani è un ruolo importante, mi fa molto piacere che Luciano abbia pensato a me. Sono felice di vedere quanto gli italiani apprezzino il momento storico del tennis. Il nostro sport è seguito molto in questo momento e speriamo di poter continuare in questa direzione».La vedremo a Sanremo? Ci svela qualcosa dei suoi gusti musicali, ad esempio con chi farebbe un duetto?«Se il mio programma me lo permette mi piacerebbe molto fare un salto a Sanremo. Mi piace tanta musica diversa dal rap al rock e anche il pop. In Italia siamo fortunati abbiamo tanti artisti straordinari e la nostra musica è bellissima».Le Olimpiadi sono un suo obiettivo per il 2024? Giocherà singolo e doppio?«Certo! I Giochi stanno sul mio calendario, sarà molto particolare tornare al Roland Garros per il torneo olimpico. Per quanto riguarda il doppio vedremo cosa si decide, mi sono divertito molto con Lorenzo durante la finale della Coppa Davis».Con Sonego c’è l’idea di consolidare il doppio che ha fatto tanto bene in Coppa Davis?«La priorità nostra è il singolo, ma ci siamo trovati molto bene in Coppa Davis e cercheremo di giocare insieme ogni tanto quando il programma ce lo permette».Una grande festa che unisca i vincitori della Coppa Davis del 1976 a voi del 2023: lei parteciperebbe?«Bella idea. Ma chi trova la data?»Lanciamo l’idea e vediamo se qualcuno la raccoglie. Tornando al presente, lei ha appena stretto una partnership con la F1: avrà il ruolo di rilanciarla presso i giovani? In che GP la vedremo? Le piacerebbe testare una monoposto?«L’obiettivo è di fare un crossover tra i due sport e farli conoscere meglio a chi non li segue sempre. Sicuramente sarò presente su qualche GP quando la mia agenda me lo permetterà. Testare una monoposto sarebbe un sogno per uno che ama le macchine come me. Ma bisogna andarci piano, appena tocchi il gas, vola. Ultimamente sono stato a Maranello ed è stato come un regalo di Natale in anticipo, mi sono divertito un sacco».Ibrahimovic è appena tornato al Milan: è stato il suo milanista preferito?«Domanda difficile, abbiamo avuto e abbiamo tanti grandi giocatori. Sicuramente Ibra fa parte dei miei preferiti come tanti rossoneri».Zlatan lavorerà anche sulla testa dei giocatori… per lui sarà più difficile visto che ha a che fare con un gruppo, ma quanto conta per un atleta avere nello staff una persona di esperienza e personalità? Per lei è stato fondamentale?«Si tratta di un aspetto essenziale ed ho imparato tanto facendo gli esercizi che mi consiglia Riccardo Ceccarelli. Mi aiuta a conoscermi meglio e a capire come reagisco in certe situazioni. Sono sicuro che Ibra farà un buon lavoro per la squadra».Fra poco iniziano gli Australian Open e la Sinnermania si riaccenderà: sono gli Slam il suo obiettivo per il 2024?«I Grandi Slam sono importantissimi ma non dimentichiamo i Masters 1000 che contano anche tanto. Spero di poter mostrare un livello molto alto in questi eventi chiave e quindi stabilizzare la mia classifica. Voglio assolutamente tornare a Torino per le Atp Finals e per farlo devo essere costante durante tutta la stagione».Pensa di aprire una sua fondazione come Federer, Nadal e Djokovic? Quali progetti le piacerebbe sostenere?«Sono ancora giovane e bisogna trovare il momento giusto per tutto. Un progetto per bambini sarebbe una bella cosa e ne parleremo sicuramente con il mio manager Lawrence Frankopan per capire bene cosa vogliamo fare. Durante il Covid avevamo iniziato la “Pizza Challenge” per aiutare l’Italia in un periodo molto duro.A proposito: dopo Malaga è nata la pizza Sinner: ma ha la sua approvazione? Lei che ingredienti ci metterebbe?«Ho sentito che si tratta di una pizza molto particolare, l’avete assaggiata? Io metterei qualche ingrediente della mia regione magari lo speck e i funghi adesso che siamo in inverno ci stanno bene».Lei ha vent’anni, la preoccupa la questione ambientale?«Penso che si tratti di una questione importante per tutti noi. Sono cresciuto in una regione bellissima, amo la natura e credo che ciascuno di noi possa contribuire nel suo piccolo cominciando dal recycling all’energia sostenibile e tutti i piccoli gesti quotidiani». —