Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  dicembre 27 Mercoledì calendario

Periscopio

Hamas ha iniziato la guerra il 7 ottobre per dimostrare il fallimento della deterrenza d’Israele e, dopo averlo fatto con grande successo, ora ha solo bisogno della «fine completa» della controffensiva per ottenere una vittoria convincente che può valere il pieno controllo di Gaza. Il che significa controllare anche i milioni che arriveranno dall’Irlanda e da altri Stati irresponsabili, oltre ai miliardi provenienti da Qatar, Kuwait e altre nazioni ricche di petrolio. Edward Luttwak, il Giornale.
Nessuno fa differenza tra il regime sionista, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Il regime usurpatore e ostile d’Israele sarà sradicato dalla terra. Ali Hoseyni Khamenei, Guida Suprema dell’Iran.

Netanyahu ha consegnato al Wall Street Journal tre inattaccabili punti di etica e politica: distruggere Hamas, demilitarizzare Gaza, sconfiggere il radicalismo. Niente a che fare con l’immagine facilona dell’uomo nero. Titolo del Foglio.

Israele fuori controllo. l’Unità in stato d’ebbrezza.
L’ultima crociata di Brigitte Bardot: non morirò musulmana. Dal web.
Le forze di sicurezza iraniane hanno confiscato la targa del Premio Sakharov 2023 dell’Ue recentemente assegnato a Mahsa Amini, arrestata a Teheran il 13 settembre 2022 per aver ignorato le rigide leggi sul velo, e poi deceduta in ospedale per gi abusi fisici subiti. Mohammad Saleh-Nikbakht, l’avvocato della famiglia Amini, è stato intercettato e interrogato venerdì sera all’aeroporto internazionale Imam Khomeini di Teheran, dopo essere arrivato dalla Francia, dove ha ricevuto il premio a nome della famiglia. La targa, insieme al cellulare e al passaporto dell’avvocato, sono stati sequestrati dalle forze di sicurezza all’aeroporto. Corriere della Sera.

PUBBLICITÀ

In Russia la candidata pacifista Ekaterina Duntsova è stata esclusa dalle presidenziali del 2024. repubblica.it
«Abbiamo trovato Navalny», ha scritto Kira Iarmych su X. Condannato a 19 anni per «estremismo», Navalny «è nella colonia penitenziaria numero 3 della città di Kharp, nel distretto autonomo di Yamalo-Nenets», oltre il circolo polare artico [filo spinato, la tundra, 28 gradi sotto zero]. Ansa.
Eccomi, sono il vostro Babbo Natale a regime speciale. Ho la barba, il colbacco e presto mi daranno anche i valenki (gli stivaloni). Aleksej Navalny, dal Gulag.
Per la prima volta dal 1917, l’Ucraina festeggia il Natale il 25 dicembre. Lo spostamento è molto più d’un semplice cambio di data rispetto al tradizionale 7 gennaio, il Natale del calendario giuliano, utilizzato in Russia. È parte della resistenza all’invasione. AGI Agenzia Italia.

Il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto scrive la tedesca Bild, potrebbe lanciare un attacco a un Paese europeo nel periodo invernale dell’anno prossimo. [Putin] potrebbe prendere in considerazione la «finestra» rappresentata dalla transizione presidenziale Usa, tra novembre dell’anno prossimo e gennaio del 2025. lastampa.it
La maggioranza ha fatto la sua mossa e ha sbagliato tutto. Si è divisa [sul] Mes e, come ha osservato il dem Enzo Amendola «un governo che non ha una maggioranza in politica estera non è un governo». O meglio: la maggioranza ce l’ha fatta ma poteva addirittura andare «sotto» se i deputati del Movimento 5 stelle e di Sinistra/Verdi (…) avessero votato per la ratifica, anche a prezzo dell’incoerenza (si fa così in Parlamento, se si vuole). Se fosse andata così, oggi avremmo la crisi di governo e le consultazioni al Quirinale. Mario Lavia, Linkiesta.

Ci sono quattro presepi nel post di +Europa su X: uno con due Madonne e un bambino; un altro con Giuseppe, Maria e il bambino di colore; un altro ancora con due Giuseppe e il bambino; l’ultimo con la Madonna single e il bambino, entrambi di colore. [Ciò] fa infuriare Fratelli d’Italia: «Il partito di Riccardo Magi è mille miglia lontano dal Partito radicale di Marco Pannella che, pur essendo profondamente laico e ateo, rispettava i sentimenti popolari». (…) Replica Riccardo Magi: «Starei attento a dire quello che Pannella avrebbe fatto e detto, fu lui che nel 2006 alla Camera dei deputati fece fare un presepe con due Barbie e due Ken». Alessandra Arachi, Corriere della Sera.
Ma una cosa è essere blasfemi nel 1976. Un’altra (più da follower di Chiara Ferragni che da radicali) è essere conformisti e woke nel 2023. Pierpaolo Albricci, ItaliaOggi.

Dalla nascita del suo governo, il complotto mondiale contro Giorgia Meloni si è arricchito ogni giorno di nuovi protagonisti: le ong che salvano esseri umani in mare, accusate di riempire l’Italia d’immigrati (…); la Germania, che ne finanzia un paio, accusata di voler destabilizzare il governo italiano (…); i giudici che accolgono i ricorsi degl’immigrati, liberandoli dai centri di permanenza per i rimpatri, accusati di voler colpire il governo per motivi ideologici (…). E poi ancora i mercati finanziari, che metterebbero sotto pressione i nostri titoli di Stato soltanto per ragioni politiche (accusa che, se sviluppata coerentemente, finirebbe tra l’altro per attribuire agli avidi speculatori di cui sopra i tratti di audaci idealisti, pronti a rischiare il proprio denaro per seguire le proprie convinzioni). E infine, si capisce, l’Unione europea, che non ci aiuterebbe, o addirittura congiurerebbe contro di noi, su ciascuno di questi fronti, dall’immigrazione ai conti pubblici. Francesco Cundari, Linkiesta.
Meloni show per 70 minuti, in finale canta l’Inno di Mameli e si commuove. Ansa.
Nonostante la cultura illuministica, la scuola dell’obbligo, i mezzi d’informazione e i social hanno virato verso un impoverimento linguistico (fragilità sintattica e basso profilo lessicale) che impedisce ormai d’affrontare la complessità, anche in politica. Tutto diventa emozione, immagine, sbigottimento. Aldo Grasso, Corriere della Sera.
L’82% per cento degl’italiani non sa cos’è il Mes. Libero.
Basta un clic per recuperare online le scene imbarazzanti e grottesche di Conte in non poche piazze del Sud, (…) quando l’uomo della pochette inanellava una compilation di «gratuitamente». Anzi, il format prevedeva il giochino col pubblico a domanda e risposta: «E come la facciamo questa cosa?», chiedeva lui, sornione. «Gratuitamenteeeeeee», rispondevano estasiati i grillini. Daniele Capezzone, Libero.
Ciò che rende incompresi tanti geni è che non sono geni. Roberto Gervaso.