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 2023  dicembre 24 Domenica calendario

Brigitte Bardot si scaglia contro l’islam


Non è la prima volta che Brigitte Bardot, l’ex icona della Nouvelle Vague, oggi più conosciuta per essere una fervente animalista, si scaglia contro l’Islam. Negli anni passati l’ex attrice aveva ricevuto sei multe per razzismo e incitamento all’odio. Nel 2004 era stata costretta a pagare cinquemila euro per aver detto nel suo libro (Un grido nel silenzio) che i gay erano un «fenomeno da baraccone» e per essersela presa con la «pericolosa islamizzazione della società». Nel 2008 aveva scritto all’allora presidente Nicolas Sarkozy una lettera in cui criticava violentemente il rito islamico dell’Aid el Kebir, la festa del sacrificio durante la quale vengono sgozzati centinaia di capretti, definendolo una «barbarie» e una tradizione scandalosa.
Convinta sostenitrice del Fronte Nazionale di Le Pen, sposata con il consigliere dell’estrema destra Bernard d’Ormale, Bardot, 89 anni, è tornata in questi giorni sul tema con un’intervista al settimanale ultraconservatore Valeurs Actuelles: «Un tempo avrei detto che non volevo vivere in una Francia islamizzata. Oggi dico che non voglio morire in una Francia islamizzata!» ha dichiarato.
B.B., come veniva chiamata, parla dell’atroce omicidio di Samuel Paty, professore di Lettere di un liceo di Arras, sgozzato da uno studente radicalizzato nel 2020, e del turista tedesco filippino ucciso vicino alla Torre Eiffel al grido di «Allah Akbar» lo scorso 3 dicembre.
«Gli assassini – spiega – sono spesso di origine islamica e lo rivendicano! In gran parte, sono purtroppo dei français de papier (immigrati che di francese hanno solo il documento, ndr) e spesso degli psicopatici. Dovremmo fare un esame psichiatrico a tutti i migranti che entrano prima di concedere loro il diritto d’asilo e la nazionalità francese», afferma Bardot sottolineando che il problema «è l’Islam in generale, l’invasione islamista, che sono spaventosamente pericolosi per l’identità e la cultura francesi».
Su Francesco
«Non lo posso vedere È un maleducato:
non ha mai risposto alle mie lettere»
A dimostrare che la nostra cultura è sotto scacco, spiega l’ex attrice, c’è l’attacco che subisce il Natale: «Ecco un’altra di quelle novità che escono dai cervelli malati dei nostri contemporanei che sporcano tutto ciò che è bello, puro, vero, per modernizzare e globalizzare valori ancestrali e tradizionali che sarebbe un sacrilegio toccare. Il “Wokismo” è una moda ridicola. Non accetto che si sporchi o si ridicolizzi il sublime».
Bardot è critica anche nei confronti di papa Francesco: «Non lo posso vedere. Fa molto male alla Chiesa. Io adoravo Giovanni Paolo II, mi ricordo del nostro bell’incontro, unico, molto caloroso, lui non era affatto un politico. Non incontrerò mai l’attuale Papa». Tra le sue critiche al Pontefice il fatto che non abbia risposto alle sue lettere. «Non si occupa dei cristiani d’Oriente e non ne parla mai. Quando ho saputo che si sarebbe chiamato Francesco, mi sono detta piena di speranza: se ha scelto questo nome, è perché ama gli animali. Gli ho inviato una lettera per congratularmi e ringraziarlo per aver scelto quel nome in onore di San Francesco d’Assisi. Speravo finalmente che avrebbe fatto qualcosa in più per migliorare la sorte degli animali nel mondo, ma non mi ha mai risposto. Gli ho inviato un’altra lettera,e mi ha fatto rispondere da un suo collaboratore che mi ringraziava, e bla bla. Trovo dunque che sia molto maleducato».