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 2023  dicembre 21 Giovedì calendario

Periscopio

Ahmed Kahlot, il direttore dell’ospedale Kamal Adwan nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, ha ammesso che Hamas aveva trasformato il centro medico in una struttura militare. L’uomo, arrestato la settimana scorsa, ha rilasciato una testimonianza, resa pubblica dalle Forze di difesa israeliane e dallo Shin Bet. «Si nascondono negli ospedali perché credono che sia un posto sicuro. Hamas ha uffici all’interno degli ospedali e anche posti per alti funzionari. Tutti hanno linee telefoniche private all’interno dell’ospedale e lì hanno portato anche un soldato rapito». repubblica.it

Tutti vorrebbero che questi combattimenti finissero, ma non è una cosa sostenibile. Se ci si fermasse definitivamente e si lasciasse sotto il controllo di Hamas anche solo una parte di Gaza non funzionerebbe: il cessate il fuoco e due Stati non possono andare insieme. Nessuno si può aspettare che gl’israeliani accettino una soluzione a due Stati con Hamas che controlla una parte dello Stato Palestinese. David Cameron, ministro degli esteri britannico.

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[A un pacifista]. Il tuo gioco è facile e le sue regole semplici e chiare: / lamentarsi del caos quando in Germania bombardiamo luna città / (…) / ma non menzionare gli ebrei – fingere che la guerra e i suoi orrori / siano solo un racket «organizzato» dai Tories. / Aggiungi una parola di chiacchiericcio da «antifascisti» / (…) poi va’ avanti a spiegare che se i reazionari o i nazisti / tengono il mondo in prigionia non è una gran questione. George Orwell, Come un combattente a un altro, 1943 (in Non m’importa se Dio muore, De Piante 2023).
Riteniamo che Putin non sarebbe soddisfatto e non si fermerebbe all’Ucraina se alla fine riuscisse a conquistarla e a sottometterla alla Russia. Quindi, ovviamente, vedremo di scoraggiarlo. Matthew Miller, portavoce del Dipartimento di Stato americano.

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... l’Ucraina ha perso la guerra. [Chi la guerra, chi la testa]. Alessandro Orsini, il Fattosky quotidiano.
La mossa del presidente Vladimir Putin di semplificare il processo per l’ottenimento della cittadinanza russa da parte dei cittadini moldavi è un tentativo di reclutare «carne da cannone» per la guerra brutale e incomprensibile iniziata da Mosca in Ucraina. Dorin Recean, primo ministro moldavo.
Meloni e Crosetto invieranno armi all’Ucraina per tutto il 2024. Hanno scelto di replicare lo schema di Draghi. In questo modo neutralizzano in anticipo eventuali colpi bassi leghisti. La Stampa.
D’un tratto ecco apparire, non si sa da dove, Red’kin il matematico, un bislacco. Non è affatto un fuggiasco. Ma era nelle vicinanze e ha visto Tenno, un fuggiasco famoso, trafficare intorno all’autocarro. Capisce cosa sta succedendo e salta nel cassone del camion. «Per la libertà? Vengo anch’io». Aleksandr Solenicyn, Arcipelago Gulag, Mondadori 2001.

È Arcipelago Gulag che ha distrutto il regime comunista in Urss? Personalmente, è quello che penso e che ho scritto. Arcipelago Gulag è il grido che ha scatenato la valanga. Georges Nivat, traduttore di Solenicyn e professore all’Università di Ginevra (il Foglio).
C’è un giudice in Colorado, anzi c’è una Corte Suprema che ha stabilito l’ovvio, ovvero che Donald Trump non è eleggibile alla carica di Presidente degli Stati Uniti, come prescritto dal XIVº emendamento della Costituzione americana nei confronti dei pubblici ufficiali che hanno partecipato ad attività eversive dopo aver prestato giuramento di rispetto e fedeltà alla Costituzione. Christian Rocca, Linkiesta.
Più estendono il loro potere verso l’assolutismo totalitario, più i governi rivoluzionari s’inquietano dell’opposizione che sentono nascosta nell’opinione pubblica. Così si spiega la bizzarra malattia apparsa per la prima volta durante il Consolato: la frenesia dell’autoesaltazione. Il secolo XIX ha esaltato Napoleone come autore del Codice Civile, che fu opera della Costituente, (…) ma ha ignorato le vere originalità di Napoleone: l’invenzione della propaganda, sotto tutte le sue forme, a cominciare dalla falsificazione giornalistica. (…) «Mezza dozzina di gazzettieri stipendiati valgono per Napoleone più d’un esercito di 300.000 uomini», scriveva Metternich. È Napoleone che per primo dirige tutta la stampa come un’orchestra e ne fa un gigantesco grammofono, che fa girare tutti i giorni, per i suoi sudditi e per i suoi nemici lo stesso disco: ch’egli è l’infallibile e l’invincibile. Guglielmo Ferrero, Potere, Edizioni di Comunità 1947.

5 agosto 1942. [A tutti i giornali:] Non dare alcun rilievo alla notizia della morte di Guglielmo Ferrero. Una velina del Minculpop 1.
28 settembre 1942. Qualche giornale ha pubblicato trafiletti circa l’antibolscevismo di Greta Garbo. Va bene. Ma dato che Greta Garbo non è solo antibolscevica, ma antitotalitaria, è inutile insistere su questo argomento. Una velina del Minculpop 2.
Reati evanescenti, processi che finiscono nel nulla, magistrati che considerano qualsiasi valutazione sul loro operato come lesa maestà. Vi pare possibile che un cliente, quando si tratta di reati di Pubblica amministrazione, chieda a un avvocato di che corrente è il giudice che lo giudicherà? Carlo Nordio, il Foglio.
Ci sono almeno due Romano Prodi, il federatore e lo sfederatore. Quello vero non è mai il primo. Prodi I, all’evento del Pd, ha dichiarato che Elly Schlein può «federare» la sinistra. Prodi II, sottovoce, dice invece che la segretaria, candidandosi alle Europee, rischia di «snaturare il Pd» e d’accelerare «il semipresidenzialismo della Meloni». Se Schlein crede di aver trovato in Prodi un grande amico o non conosce Prodi o ha pochi amici. Carmelo Caruso, il Foglio.
Chiara Ferragni, dopo l’affaire pandoro Balocco, è di nuovo sotto accusa per le uova di Pasqua della pubblicità Dolci preziosi. «Lei ha percepito cachet di 500 e 700.000 euro e Dolci preziosi ha donato 12 e 24.000 euro. Ferragni ha promosso le uova dicendo che le vendite sostenevano i “Bambini delle fate”, ma era una fruttuosa operazione commerciale», ha spiegato il Fatto quotidiano. Giampiero Di Santo, ItaliaOggi.
Già pronto il documentario. Si chiamerà Assegnez. Fiorello, VivaRai2.
Non ci si vaccina più. Un punto per i no vax (anche di governo). HuffPost.
Purché ci sia il resto, la salute è tutto. Roberto Gervaso.