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 2023  dicembre 16 Sabato calendario

L’ubiquità di Alfieri

Roma
Le domande sono talmente ovvie da suonare assurde. Si può risultare presenti in una sala operatoria del Gemelli a Roma e allo stesso tempo essere nel cortile dell’ospedale alla messa del Papa per il sessantesimo anniversario della facoltà di Medicina? E ancora, in altre due occasioni, essere altrove ancora più lontano, una volta a Milano a 570 chilometri di distanza e in un’altra circostanza, a 414 chilometri di distanza all’isola d’Elba? Su questi tre aspetti, e molto altro, sta indagando la procura della capitale per far luce sull’ipotesi che il professor Sergio Alfieri – il chirurgo che per due volte ha operato Papa Francesco all’addome – abbia firmato il registro delle presenze in sala operatoria mentre in realtà non era lì.
Per questo sospetto è stato indagato per falso in atto pubblico: sono decine e decine i casi più eclatanti su cui si concentrano le indagini dei carabinieri del Nas, coordinati dalla pm Alessia Miele, titolare del fascicolo. Sotto la lente degli inquirenti ci sono gli spostamenti del medico, capo del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche addominali ed endocrino metaboliche del policlinico Gemelli, in giornate in cui avrebbe dovuto operare e invece, stranamente, si trovava in altri luoghi, o a convegni o in ambulatorio per svolgere visite a pagamento.
«Sono molto sereno e convinto della correttezza con cui agisco – si difende il professor Alfieri, difeso dall’avvocato Carlo Bonzano -. Io lavoro in equipe e opero solo nella parte centrale, mentre non mi fermo a suturare i punti». Una giustificazione che potrebbe spiegare la sua partecipazione a riunioni, dibattiti, incontri con i colleghi all’interno del policlinico.
Ma per quei momenti ti in cui quando fisicamente si trovava lontano, molto più lontano dal Gemelli, vale ancora questa difesa? È su questo che si concentrano le indagini ancora in corso, dopo l’esposto presentato nel febbraio 2022 dal giornalista de La Stampa Paolo Festuccia. Tanto per capirci, si sta cercando di verificare come sia stata possibile l’ubiquità dello stimato professionista – che siede nel consiglio di amministrazione della Fondazione Policlinico Gemelli, nella Consulta Vaticana ed è direttore scientifico dell’ospedale Gemelli-Isola Tiberina – in luoghi differenti dalla sala operatoria. C’è un caso, per esempio, in cui mentre firmava il registro dell’ospedale si trovava in via Flaminia.
Un’altra giornata all’attenzione di chi sta investigando è il 27 ottobre 2022: erano programmati cinque interventi chirurgici tra il mattino e il pomeriggio (tre dei quali private in intramoenia), peccato però che Alfieri dalle ore 13 alle 17 fosse in un’aula universitaria del Gemelli, l’aula Brasca, per le ultime elezioni di due colleghi. Lo stesso dicasi per il 5 novembre 2021: il chirurgo è alla messa del Papa (all’esterno del Policlinico) per il sessantesimo anniversario della facoltà di Medicina fino alle 13, ma risulta in sala operatoria per un intervento pubblico e uno privato.
Forse ha fatto avanti e indietro tra la sala operatoria e la messa?
La procura di Roma sta raccogliendo testimonianze ed esaminato varie decine di cartelle cliniche sui casi sospetti. E se per alcuni episodi si potrebbe ipotizzare la possibilità che Sergio Alfieri sia stato “parzialmente” presente in camera operatoria per poi assentarsi per raggiungere altri locali del policlinico, in altri si stanno scandagliando gli elementi che portano alla pista del falso in atto pubblico. «Perché sia chiaro – osservano gli inquirenti – che non è affatto ammissibile che un primario firmi il registro anche se è in ferie per assumersi le responsabilità, come ha dichiarato proprio alla Stampa una fonte anonima del Gemelli. Questo è un reato bello e buono. Come lo è firmare il registro ed essere in servizio altrove. Noi siamo impegnati ad accertare se questo reato è stato commesso dal professor Alfieri».
C’è anche un altro aspetto su cui si sta indagando: possibile che la dirigenza dell’ospedale non si sia mai accorta dell’anomalia degli spostamenti del chirurgo indagato? Al momento, comunque, non si ravvisano potenziali reati da parte dell’ospedale. Dal policlinico, intanto, trapela la massima collaborazione con la magistratura «nell’ottica di chiarire ogni aspetto e la massima fiducia nell’operato del professor Sergio Alfieri e nelle sue indiscutibili qualità professionali e umane».