Corriere della Sera, 16 dicembre 2023
Intervista ad Alessandro Cecchi Paone
Mentre il compagno sta finendo di mantecare il risotto allo zafferano, Alessandro Cecchi Paone racconta la storia del Tapiro d’Oro sulla mensola dell’ingresso: «Me lo portò Staffelli quando conducevo La macchina del tempo: due paleontologi avevano dato versioni opposte sulle funzioni del collo del brontosauro». Era l’epoca in cui il giornalista aveva venduto con Tv Sorrisi e canzoni la versione italiana di Walking with Dinosaurs, una serie di Vhs dedicata al mondo dei dinosauri, grazie alla quale si comprò una bella casa a Positano. In questa grande stanza tappezzata di libri che si affaccia sui Colli della Farnesina, per trovare l’intruso basta guardare sulla parete della cucina, dove una streghetta con dei pipistrelli sopra la testa ci ricorda non solo che Halloween è appena passato, ma che una bambina lo ha festeggiato. «È Melissa, ha 5 anni, ed è la figlia di Simone. Di lei è più corretto se ti parla lui». La cuccia del cane, invece, è vuota: «Ci dorme Susy, un cucciolo di labrador che abbiamo preso per cominciare a metter su famiglia insieme».
Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini si «sposeranno» il 22 dicembre a Napoli nella Sala della Loggia del Castello del Maschio Angioino. A officiare l’unione civile saranno il sindaco Gaetano Manfredi e la leader storica dei Radicali Emma Bonino. «Lo avevamo chiesto anche alla segretaria del Pd Elly Schlein, ma ha reagito incerta, forse l’abbiamo presa in contropiede», raccontano. Testimone di Alessandro è l’ex moglie, Cristina Navarro; di Simone, sua madre Samantha. Melissa farà la damigella d’onore, vestita di rosso, mentre Susy sfoggerà un bel fiocco arcobaleno. L’unione sarà in regime di separazione di beni: «Casomai qualcuno pensasse che uno dei due lo fa per interesse». Niente confetti, ma le statuine degli «sposi» fatte dal maestro Ferrigno di San Gregorio Armeno.
Avete 62 e 23 anni. Non vi preoccupano 39 anni di differenza?
Alessandro: «No, ho sempre frequentato partner giovani: mi permettono di riversare su di loro la mia parte protettiva, la mia esperienza. Per contro, prendo entusiasmo e sguardo al futuro».
Simone: «Io arrivavo da una storia con un medico che era sposato con figli e non me lo aveva detto... Di Alessandro mi piace la maturità, che abbia la testa sulle spalle».
Alessandro Cecchi Paone con Simone Antolini e Melissa, sua figlia
Alessandro, cosa l’ha convinta a «sposarsi»?
«La presenza di Melissa: sapere che con Simone avrei davvero formato una famiglia. La bambina ha la sua mamma, naturalmente, ma io ci sarò per tutto ciò che sarà necessario».
Andate d’accordo?
Alessandro: «Sì molto. Adesso facciamo i turni per dormire con il padre: quando siamo tutti insieme, facciamo una notte per uno. Anche se lei ogni tanto bara».
Simone: «Ma ha 5 anni!».
Ditemi un pregio e un difetto dell’altro.
Simone: «Il pregio di Alessandro è la sapienza. Anche se talvolta per manifestarla tende a essere un po’ egocentrico: e questo è il difetto».
Alessandro: «Di Simone amo la maturità, e il suo essere un padre accudente, perché ne beneficio anch’io. Pensa solo a questo pranzetto: per me è così tutti i giorni! Il difetto è che non valuta bene le conseguenze del suo agire».
Per esempio?
«Per esempio quando esce con gli amici e si dimentica di scrivermi che farà tardi!».
Ah, ecco... Chi è più geloso?
Simone: «Io lo ero e ora non lo sono più. All’inizio Alessandro non era proprio un santo con l’aureola. Ora però so cosa prova per me e mi sento tranquillo».
Alessandro: «Io non lo ero e un po’ lo sono diventato. Lui è talmente bello! Non capivo che quando torna a Fermo, a casa sua, deve occuparsi della bambina, o fa i capelli alla nonna, è preso da mille incombenze e si dimentica di mandarmi il messaggio della buonanotte».
Simone: «Ma io svengo sul divano la sera!».
Come vi chiamate?
Simone: «Miao».
Alessandro: «E nei messaggi mettiamo anche le zampine del gatto».
Alessandro Cecchi Paone, 62 anni, e il compagno Simone Antolini, 23
Chi ha fatto la proposta?
Simone: «È stato Alessandro, alla fine dell’estate, quando abbiamo avuto modo di stare tutti insieme, con mia figlia, mia mamma, la sua ex moglie, tutta la nostra famiglia allargata».
Alessandro: «Già all’Isola dei famosi gli avevo detto che desideravo che vivessimo insieme. In Honduras abbiamo avuto modo di stare tanto da soli, grazie anche alla complicità degli autori dell’Isola dei famosi. Abbiamo parlato di tutto e abbiamo conosciuto anche le nostre ombre. Quando le accetti non c’è più niente che ti può dividere».
Simone, come ha preso la notizia della vostra unione la madre di sua figlia?
«Diciamo che adesso l’accetta. Con i miei genitori è stato più difficile. Ma l’intervento di Maurizio Costanzo in tv ha sciolto i loro dubbi».
Il viaggio più bello?
Alessandro: «Quando siamo andati a Singapore per il mio compleanno».
Simone: «Quando mi ha portato a Parigi per il mio compleanno».
Alessandro: «Lui ama Edith Piaf e Joséphine Baker».
La vostra canzone?
Simone: «All’inizio, I Love You Baby di Jovanotti».
Ecco, parliamo degli inizi.
Simone: «Eravamo in lockdown e io per la prima volta mi sono messo a guardare la tv generalista. Di Alessandro mi ha colpito la capacità comunicativa. Così gli ho scritto su Instagram».
Alessandro: «Qualche settimana dopo, ero relatore di un convegno a Pescara e gli ho proposto di raggiungermi. Però non sono riuscito a liberarmi in tempo. Temevo che non l’avrei più rivisto, e invece, a maggio, quando sono andato per un altro convegno a Rimini, lui è venuto ed è iniziato tutto».
Chi prepara il caffè?
Alessandro: «Simone, e me lo porta a letto. Io non lo bevevo mai, prima, ma lui lo fa talmente buono con la moka».
Simone, quale libro di Alessandro preferisce?
«Codice 5G: un capolavoro».
Il regalo più bello che vi siete fatti?
Alessandro: «Un giorno mi arriva una vasca idromassaggio gonfiabile per la casa di Positano. Un altro, una tv a schermo piatto 50 pollici, dove ora guardiamo le serie tv, una scoperta fatta grazie a lui e a Melissa. Riesce a intercettare desideri che, da buon calvinista, non mi ero mai permesso di avere».
Simone: «Il viaggio a Parigi per il mio compleanno è stato di sicuro una bellissima sorpresa».
La cosa che più vi piace fare insieme?
Alessandro: «Valeria Marini direbbe l’amore...».
Una carineria?
«La notte lo tocco e lo annuso: mi piace sentire che c’è».
Simone, non ha paura di essere etichettato come il «marito di»?
«No, perché ognuno fa la sua strada. Io mi occupo dell’azienda agricola di famiglia. Ora stiamo per prendere 400 nuovi capi di bestiame, è piuttosto impegnativo».
La fedeltà è un valore?
Simone: «Certo».
Alessandro: «Quando abbiamo parlato dell’unione civile, lui mi ha detto: “Sarà il mio unico matrimonio, voglio che sia bello”».