Estratto dell’articolo di Valentina Iorio per www.corriere.it, 16 dicembre 2023
FRANCESI, ATTACCATEVE AL CACIO! – SONO TUTTI ITALIANI I TRE MIGLIORI FORMAGGI AL MONDO, SECONDO LA CLASSIFICA DEL PORTALE ENOGASTRONOMICO “TASTE ATLAS” SUI “100 BEST CHEESES IN THE WORLD 2023-2024” – AL PRIMO POSTO C'È IL PARMIGIANO REGGIANO, SEGUITO DALLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA E DALLO STRACCHINO DI CRESCENZA – SOLO SETTIMI E OTTAVI I FRANCESI SAINT-ANDRÉ E REBLOCHON (SAI COME ROSICA MACRON…) -
Che il Parmigiano Reggiano sia il formaggio italiano più conosciuto e apprezzato nel mondo non è certo una novità. […] Ora «Taste Atlas», portale on line che segnala le migliori esperienze enogastronomiche a livello mondiale, nella sua classifica «100 best cheeses in the world 2023-2024» lo incorona come miglior formaggio del mondo.
Seconda la Mozzarella di Bufala Campana, che conquista la leadership e nella sezione dei «soft cheese». […] Completa il podio, tutto italiano, lo Stracchino di Crescenza, al terzo posto.
Al quarto posto c’è il Graviera Naxou, un formaggio greco, e al quinto lo spagnolo Queijo Serra da Estrela. Sesta la Burrata (tra i formaggi italiani più ricercati all’estero), seguita dai francesi Saint-André e Reblochon. Al nono posto c’è un formaggio montenegrino, il Pljevaljski Sir, e al decimo il francese Mont d’Or.
Il Grana Padano conquista l’undicesimo posto. Tra gli altri formaggi italiani nella classifica di «Taste Atlas» troviamo il Pecorino Romano, al tredicesimo posto, quello sardo al diciassettesimo e quello toscano al ventesimo. Al ventunesimo posto c’è invece il Provolone del Monaco. E ancora al trentesimo posto troviamo la Stracciata e al trentacinquesimo la Provola. Al quarantasettesimo posto c’è il Gorgonzola Piccante e al quarantanovesimo il Taleggio, che completa il gruppo di formaggi italiani nella prima metà della classifica.
In passato non sono mancate le polemiche sulle classifiche di «Taste Atlas». In merito ai criteri usati per stilarle la piattaforma ha spiegato: «Nel corso dell’anno, le persone valutano quei cibi (non le cucine) nel nostro database. Alcuni voti sono riconosciuti dal nostro sistema come non validi (come i “voti nazionalisti”: le persone assegnano voti alti ai loro piatti e voti bassi a quelli dei Paesi vicini. Noi non contiamo tali voti). Alla fine dell’anno, prendiamo la media dei piatti più votati in ogni cucina». […]