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 2023  dicembre 15 Venerdì calendario

CLEOPATRA, UN TROIONE FURBISSIMO - PROPERZIO LA CHIAMAVA “MERETRIX REGINA” E DANTE, NELLA DIVINA COMMEDIA, LA INFILO’ ALL’INFERNO TRA I LUSSURIOSI - AUGIAS: “QUESTA GRECA NATA IN EGITTO (67 A.C.) ARRIVÒ A SFIORARE LA POSSIBILITÀ D'IMPADRONIRSI DEL MONDO, PROGETTO IMMANE. POLITICA DI UNA VISIONE CHE, SE REALIZZATA, AVREBBE SPOSTATO A ORIENTE L'ASSE POLITICO E CULTURALE DELL'IMPERO ROMANO” - IL SAGGIO DI ALDO SCHIAVONE E LA SCENA DEL FILM “CLEOPATRA” CON ELIZABETH TAYLOR - VIDEO! -

Con “Cleopatra. Una donna” (Einaudi), lo storico Aldo Schiavone completa la trilogia (o trittico) che ha già visto in libreria Spartaco e Ponzio Pilato. Due uomini e una donna, tutti collegati a vicende chiave della storia romana, tenuti insieme soprattutto dal fatto di essere "figure in penombra dove la luce è data solo dall'interpretazione". Dei tre personaggi quello che ha probabilmente più bisogno di "interpretazione" è proprio lei, Cleopatra.

La vulgata la conosce come una regina avida di piaceri, eroica nella morte cercata; Dante la cita due volte, la prima nel V canto dell'Inferno (Paolo e Francesca) con la secca definizione "Cleopatràs lussurïosa". La regina egiziana non si negò certo quel tipo di piaceri, politicamente però fu ben altro […]

Questa greca nata in Egitto (67 a.C.) arrivò a sfiorare la possibilità d'impadronirsi del mondo, progetto immane […] Meretrix regina, secondo Properzio, ma non solo; politica di una visione che, se realizzata, avrebbe spostato a oriente l'asse politico e culturale dell'Impero Romano.

Questo saggio ha due pregi; il primo è la competenza dell'autore, storico di grande esperienza; il secondo, la qualità della scrittura, di andamento più narrativo che saggistico. Le pagine che descrivono l'idillio tra la regina e Cesare restituiscono non solo l'incanto del rapporto ma un'esperienza che «permise a Cleopatra di diventare completamente se stessa».

Non esita l'autore a richiamare le palpitanti descrizioni erotiche di Lucrezio per rendere la temperatura passionale di quell'unione. Poi c'è Antonio naturalmente, ma è tutta un'altra storia chiusa dalla sconfitta navale di Azio (31 a.C.) che spinse entrambi al suicidio […] Si apre così la strada per il trionfo di Augusto, unico, tra l'altro, sul quale il fascino della regina aveva fallito.