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 2023  dicembre 12 Martedì calendario

Intervista a Chiara Francini


L a p iù cercata d’Italia: così ormai si presenta Chiara Francini che nella classifica annuale di Google Trends è la prima fra le attrici più indagate su Internet per il 2023. «Lì per lì mi ha fatto un po’ specie, come si dice in Toscana. Poi ci ho ragionato: se sono andati a cercare notizie su di me, vuol dire che erano incuriositi per i mei lavori, per il mio libro “Forte e Chiara” (ed. Rizzoli), per il film “Pare parecchio Parigi” di Pieraccioni che uscirà a gennaio».
E per il Monologo di Sanremo.
«Sapevo che sarei arrivata al pubblico più grande in Italia e mi sono detta: devo sfruttare questo incredibile palcoscenico per veicolare messaggi affini a quella che sono. Quel monologo ero e sono disposta a difenderlo fino alla morte, perché è quello che penso: non parlava solo di maternità ma soprattutto di essere donna, di questo devastante e proficuo senso di colpa che ci caratterizza».
Chi è la donna dell’anno, secondo te?
«Un nome potrebbe essere Elena Cecchettin, la sorella di Giulia: esempio di dignità, voce tragica che cerca di traghettare il negativo in positivo».
Hai mai colto segnali di possessività nelle tue relazioni passate?
«Ho avuto un fidanzato che amava la mia vitalità ma allo stesso tempo la voleva possedere. Le mie amiche erano sbagliate, i miei amici dei disgraziati. Ho capito che dovevo lasciarlo quando mi accusò di aver fatto una cosa che non avevo fatto, e disse: “Se confessi ti perdono”. Mentire per essere perdonata... no, non era proprio la cosa giusta».
Frederick, il suo compagno, è svedese: diversa mentalità?
«Quello che sono lo devo soprattutto a lui: mi ha reso serena, libera. Mi ha sostenuta anche dicendo che non sarebbe potuto stare con una donna che non fosse ambiziosa».
In casa chi lava i piatti?
«La lavastoviglie».
Ok, ma chi la carica?
«Un po’ io, un po’ lui. Lui è bravissimo a fare da mangiare, e io sono una che quando ha fame deve mangiare. In questi giorni non c’è e io volevo farmi un caffè, ma non riuscivo. L’ho chiamato e mi ha detto: “No ferma, ho chiuso il gas”».
Chi ha fatto la prima mossa?
«Io l’iniziativa non l’ho mai presa in tutta la mia vita: sono insicura. Però la prima volta che ho visto Frederick l’ho trovato molto bello e gli ho detto che assomigliava a Cicciobello».
E lui?
«Mi guardò male, in Svezia non sanno cosa sia. Mi ha chiesto di uscire, ma mi portava a casa alle 22: voleva farmi capire che era serio».
State insieme da 18 anni: Tinder non lo avrai mai usato.
«Per carità! Ma t’immagini, già son difficile di mio».
La prima volta sarà stata in linea.
«Il primo bacio si chiamava Marco, mi disse: vuoi imparare come si fa a baciare con il chewing gum? Lo sputò e mi baciò. Due giorni dopo ci lasciammo».
Attrice e scrittrice: ora cosa sta leggendo?
«Sto rileggendo Visas, le poesie di Vittorio Reta, una vecchia edizione Feltrinelli che mi ha comprato Frederick. Un artista molto tormentato, suicida a 30 anni. Lo leggo in maniera sparsa».
Prima di dormire?
«No, sono diurna. Sveglia alle 5 e a letto presto, eccetto quando ho teatro. Se vado al ristorante mi spengo a poco a poco, appoggio la gota sulla tovaglia e dormo».
I tre alberelli che tiene sempre accesi, per 365 giorni, ora sono in tema: sono anche pieni di pacchetti?
«E invece no: non ho ancora ricevuto regali. Però ho un calendario dell’Avvento fatto su misura: nelle finestrelle ci sono 25 palline di Natale che mi ha comprato Frederick».
Cosa farai a Natale?
«A casa con babbo e mamma, poi a fine anno Frederick mi porta nella sperduta campagna svedese, con suocero e cognata. Capisco poco la lingua, ma sono affascinata: per esempio per dire “sì” fanno un verso “ogh”, che ogni volta mi viene un infarto e dico: oddio che ho fatto di male».
Facciamo un gioco con gli altri più cercati dagli italiani: fra gli sportivi, Jannick Sinner.
«Carino, pulito, felice di quello che fa: mi ricorda un po’ Frederick».
Maurizio Costanzo.
«Un gigante, ho avuto la fortuna di incontrarlo. La sua sigla fa parte della mia infanzia».
Rosa Chemical.
«L’ho visto a Sanremo, un ragazzo simpatico, intelligente».
Altra figura molto ricercata, l’armocromista, sai chi è?
«È la persona che mette insieme i colori adatti a te. Come direbbe la mia mamma è quello che “ti avvisa”, che sta bene a te: “Come ti avvisa quella giacca!”».