Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  dicembre 12 Martedì calendario

Può esserci pace senza giustizia?

Alla Marcia della Pace di Assisi sia Elly Schlein sia Maurizio Landini hanno invocato il cessate il fuoco a Gaza e pure in Ucraina. Sarebbe un bellissimo passo, sebbene l’invocazione, com’è stata formulata, sembri un pochino scarna. Su quali presupposti dovrebbe essere concertato il cessate il fuoco? E con quali prospettive ma soprattutto da chi e con quali intermediari andrebbero poi avviati i negoziati fra i belligeranti? Né Schlein né Landini l’hanno precisato e del resto non è una marcia per la pace il luogo dove dettagliare strategie, né però mi pare le abbiano dettagliate altrove. L’impressione, da che sono ospite di questo mondo, e di manifestazioni per la pace ne ho viste centinaia, è che il ripudio (costituzionale) della guerra sia stato esteso alla resa morale: qualsiasi nefandezza, purché non la guerra. Qualsiasi nefandezza, anche il trionfo del sopruso. Poi dire pace-pace è particolarmente facile e gradevole, ma al fondo c’è l’incapacità di concepire la guerra, se la si subisce, ed è successo a Ucraina e Israele, come un’ineludibile questione di giustizia. Nel caso dell’Ucraina il cessate il fuoco sarebbe il preludio alla rinuncia di parte del territorio a vantaggio della Russia, e dunque il cedimento all’ingiustizia. Può esserci pace senza giustizia? A Gaza l’imperativo è sollevare la popolazione palestinese da un martirio, e sarebbe serio fare una proposta seria. Per esempio, imporre ad Hamas il rilascio degli ostaggi come condizione necessaria alla tregua. Ecco, sapete chi ci sta lavorando? Uno che di queste cose se ne intende: Putin. Bel colpo avergli ceduto un ruolo così nobile.