Avvenire, 10 dicembre 2023
Tutta la storia in una semplice moneta
Quanto vale una moneta? La considerazione frettolosa che compra e vende tutto, calcola il valore di una moneta considerando quante monete siano necessarie per un gelato, un caffè. La pratica frettolosa del turista d’oltreoceano, che vuole vedere e fotografare tutto in poche ore, calcola il valore della moneta confrontandola con i biglietti verdi del suo portafogli. L’imbarazzo frettoloso del passante trova sollievo nel lasciar cadere una moneta nel cappello del mendicante che ringrazia o che sonnecchia sul marciapiede. Ecco: la fretta. La fretta è come una epidemia che contagia la città e tutto sfugge, tutto s’accumula e si disperde in una specie di deposito di “cose” che non dicono niente. Tutto sembra ovvio. Alcuni, specie i milanesi, ritengono ovvio addirittura che ci sia il Duomo.
Quanto vale, allora, una moneta? Per rispondere alla domanda i ricercatori che hanno contribuito a comporre quest’opera, Milano. Piazza Duomo prima del Duomo. La cattedrale di Santa Tecla perduta e ritrovata. Archeologia del complesso episcopale, sono come medici che curano la città per guarirla dall’epidemia della fretta. E così la moneta, come del resto le pietre, i fregi, le ceramiche, si mettono a raccontare una storia di secoli, di uomini e donne, di preghiere e di miserie, di incendi e di ricostruzioni, di imperatori e di schiavi, di ingegneri e di santi. La storia del cuore di Milano. Per raccontare la sua storia la moneta non si accontenta di una confidenza riservata. Ama piuttosto farsi ascoltare da molti. E infatti si sono raccolti uomini e donne di tempi diversi, attivi e attenti in circostanze complicate, competenti in scienze antiche e nuove. Ne è venuta quest’opera che recupera e rivisita acquisizioni già consolidate, conferma risultati, apre vie nuove, introduce tecniche di indagine non disponibili in altri tempi e arricchisce di nuove scoperte. Così il complesso episcopale si ordina in una visione di insieme che il ricco materiale fotografico consente di apprezzare e meditare.
Abito accanto al Duomo e celebro spesso in questa cattedrale che attira turisti da tutte le parti del mondo. Non so se i turisti hanno tempo e voglia di ascoltare la storia della moneta e di tutto quanto può raccontare storie antiche emergendo dall’oblio del tempo. Quanto a me cerco di camminare adagio quando entro in Duomo e di fare un po’ di silenzio, e mi sembra, spesso, di ascoltare storie che salgono dalle profondità degli scavi e dalla lontananza dei tempi. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito ora e in passato a portare alla luce i diversi livelli che il tempo, le esigenze pastorali, la devozione e le ambizioni degli uomini hanno sovrapposto e invito alla lettura, senza fretta e con l’attenzione affettuosa di chi sente raccontare una storia di famiglia.