Corriere della Sera, 8 dicembre 2023
In morte di Marisa Pavan
Da Cagliari a Saint Tropez passando dalla Hollywood dei divi: Marisa Pavan è morta ieri nel sonno a 91 anni nella casa sulla riviera francese, ma il 19 giugno del ’32 all’anagrafe era stata registrata come Maria Luisa Pierangeli ed era gemella della più nota Annamaria, scomparsa dopo varie infelicità nel ’71 a 39 anni a Beverly Hills per una overdose di barbiturici: non si seppe mai se fosse suicidio o incidente. Nota la sua travagliata storia d’amore con James Dean.
La vita delle sorelle Pierangeli cambiò quando Vittorio De Sica passeggiando per via Veneto, vide la sorella Annamaria e la scritturò in Domani è troppo tardi, ’50, film di Moguy socialmente chiacchierato che la portò a firmare un contratto con la Metro.
Fu ribattezzata Pier Angeli e fu lanciata in Teresa: la trasferta familiare in nave portò anche la sorella Marisa, che iniziò subito la carriera da Hollywood, nel ’52 niente meno che con John Ford (Uomini alla ventura). Seguono poi Rullo di tamburi di Daves, Diana la cortigiana dove era Caterina de Medici, L’uomo dal vestito grigio con Gregory Peck, fino a Niente di grave suo marito è incinto con Mastroianni gravido per colpa di Dèmy. Il titolo famoso è La rosa tatuata di Daniel Mann che fruttò l’Oscar alla Magnani, prima italiana a vincere la statuetta. La Pavan, in assenza di Nannarella che non credeva di potercela fare, andò a ritirare l’Oscar per Anna, mentre la statuetta da non protagonista cui era lei stessa candidata per lo stesso film, la vinse Jo Van Fleet per La valle dell’Eden.
Pavan non aveva le stimmate divistiche, era di una bellezza non aggressiva, un’attrice misurata che non raggiunse il successo, pur recitando con divi come Cagney, Alan Ladd, Brynner e Curtis. Infatti nel ’60, dopo il kolossal Salomone e la regina di Saba se ne torna in Europa col marito francese, l’attore Jean-Pierre Aumont che non lascerà fino alla sua morte nel 2001.
In America è anche un volto popolare della tv che appare nella serie di Hitchcock nel ’56, poi nello show con Sinatra, in quello di Bob Hope, nel Diario di Anna Frank, in Wonder woman affrontando molti generi, dal poliziesco alla soap opera, ma rimane una Stella emigrante dal titolo del film di Bortolini e Masenza dell’83 in cui sarà sé stessa. Rimase così la partner di qualcuno, all’ombra della sorella che, delusa da Dean, aveva sposato Vic Damone e recitava con Paul Newman in Lassù qualcuno mi ama.