Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  dicembre 07 Giovedì calendario

L’apparizione dell’albero sacro

In cima alla scalinata di Piazza di Spagna c’è l’albero di Natale bianco di Christian Dior. Come tutto o quasi il lusso di ultima generazione, è per metà regale e per metà burino (la crisi del ceto medio è anche estetica, tutto quello che sta in mezzo tra il regale e il burino sta inesorabilmente scomparendo). Nella prima luce dell’alba l’albero risplende nel silenzio, come un idolo benedicente. La gradinata è deserta, giù nella piazza quasi nessuno, un paio di taxi fermi, qualche bar che apre. Dietro l’albero, a chiudere la prospettiva, la grande facciata chiara della chiesa di Trinità dei Monti sembra solo una quinta. Potrebbe essere la prima scena di un film di Sorrentino.
L’intervento dei privati e dei loro soldi nella vita delle nostre comunità è annoso, inevitabile e anche giusto, fa parte, a modo suo, della redistribuzione dei redditi, fa pubblicità ma fa anche comunità, impone il marchio ma imponendolo costruisce, arreda, addobba, tiene compagnia, fa mecenatismo. Aiuta lo Stato e gli enti locali ad alleviare la cronica micragna delle casse pubbliche Eppure, di mattina molto presto, quando anche i gabbiani di Roma, grandi come pterodattili, non si sono ancora levati in volo, l’incontro con il totem Dior, in uno dei luoghi più famosi e più belli del mondo, mi è sembrata l’apparizione finale: il segnale della nostra definitiva consegna alla maestà del mercato. Non è una novità, è un passaggio d’epoca certificato da tempo, ci siamo così abituati che se domani ripasso di qua, dell’albero nemmeno mi accorgo. Mercoledì mattina però me ne sono accorto. Mi è anche sembrato di sentire, attorno a lui, ilTe Deum: o eterno padre, tutta la terra ti adora.