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 2023  dicembre 07 Giovedì calendario

Periscopio

La contraerea ucraina ha intercettato dieci dei 17 droni Shahed di fabbricazione iraniana lanciati ieri mattina; Vladimir Putin è stato negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita – dove non può essere arrestato perché questi paesi non sono membri della Corte penale internazionale – per discutere del conflitto mediorientale (la Russia sostiene Hamas); oggi a Mosca arriva il presidente iraniano, Ebrahim Raisi. Lunedì Putin ha minacciato la Lettonia: se continuerà la politica «discriminatoria» contro la popolazione russofona, ne subirà le conseguenze. Paola Peduzzi, il Foglio.

Comunismo [e postcomunismo sono sostenuti] dall’immensa civiltà russa: un tunnel senza fine per una Polonia, un’Ungheria (non parliamo dell’Estonia!). I dittatori sono mortali, la Russia eterna. Milan Kundera, L’ignoranza, Adelphi 2001.

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Sostenere Kiev, ribadisce l’amministrazione americana, «aiuta a prevenire un conflitto più ampio, nel quale gli Stati Uniti sarebbero direttamente coinvolti contro Mosca nel caso in cui Putin attaccasse un paese membro della Nato. (…) Non potremo mai dare un prezzo alla difesa della democrazia nel momento del bisogno. È in gioco la sicurezza dell’America». [Ma] l’appello dei dem è destinato a cadere nel vuoto se non ci saranno aperture sull’emergenza migranti: i repubblicani chiedono che i fondi a Kiev siano legati a risorse per rafforzare il confine col Messico. Valeria Robecco, il Giornale.
Democratici e repubblicani hanno litigato bloccando l’approvazione del pacchetto da 106 miliardi di dollari chiesto dal presidente Biden per sostenere Ucraina, Israele e Taiwan. E dire che il Senato è l’aula dove la maggioranza a favore degli aiuti era data per scontata. Paolo Mastrolilli, Repubblica.

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Sarò un dittatore solo il primo giorno della presidenza quando chiuderò i confini e cancellerò le politiche per il clima ricominciando a trivellare. Donald Trump (da HuffPost).
Non mi ricandiderei se non ci fosse lui. Non possiamo lasciarlo vincere. Joe Biden (da HuffPost).
Una volta, all’inizio degli anni Sessanta, decisi di lasciare New York. Dissi a Dave Van Ronk che sarei tornato a Buffalo. Lui era incredulo, e mi chiese perché. «Be’», dissi, «è la mia città. È da lì che vengo.» Lui ci pensò un po’su, poi il suo sguardo si perse nello spazio davanti a noi. «Conosco una donna» disse «che è nata a Buchenwald». Lawrence Block, I vecchi tempi (prefazione a Dave Van Ronk,Manhattan Folk Story, Rizzoli 2014).
Sit-in pro Tel Aviv: poca gente. Il Fattosky quotidiano, che ne ha piacere (in russo udovol’stviye).

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Israele ha revocato il visto alla coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite, Lynn Hastings, perché non si è pronunciata contro Hamas per gli attacchi del 7 ottobre. L’Onu la difende: «Ha la nostra piena fiducia». repubblica.it
Il punto non è Israele. Il punto siamo noi. Claudio Cerasa, il Foglio.
Il mito dell’ebreo «assassino di bambini non ebrei» è stato integrato nella cultura antiebraica del mondo musulmano fino a diventare uno dei principali temi d’accusa contro i «sionisti», criminalizzati come «assassini di bambini palestinesi». Ricordiamo che nel marzo 2012, a Tolosa, il terrorista Mohammed Merah, uccidendo bambini ebrei, dichiarò di voler «vendicare i bambini palestinesi». Nell’ultima guerra di Gaza, innescata dal mortale attacco jihadista di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, il tema dell’assassinio di bambini palestinesi da parte d’Israele è stato immediatamente riattivato dalla propaganda palestinese e dai suoi canali in tutto il mondo. Pierre-André Taguieff (Giulio Meotti, il Foglio).

Gelo di Netanyahu. «Impossibile riportare tutti gli ostaggi a casa». La Stampa.
Addio ostaggi. Il Fattosky quotidiano, beato (in russo blagoslovennyy).
Hamas ha somministrato tranquillanti agli ostaggi finora rilasciati per farli sembrare felici. Fonti sanitarie israeliane, repubblica.it.
[In Italia] è scontro con l’opposizione. Per Meloni sfruttare i lavoratori è giusto, addio al salario minimo. l’Unità.
L’addio a Giulia Cecchettin, il giorno dei funerali. La diretta. Repubblica (live su youtube.com).

[Questi funerali possono] essere un tornante della storia. [Un tornante. Della storia]. Corriere della Sera.
Il vescovo ai giovani: «Potete amare meglio e di più». [Meglio. Di più]. tgcom24.mediaset.it.
Terra fredda, rosa bianca. Terra fredda, rosa bianca. Terra fredda, rosa bianca. Questo è l’addio alla ragazza che amava condividere i gusti del suo gelato. Niccolò Zancan, la Stampa.
Si è innestato un isterico atto d’accusa al «patriarcato», l’invenzione dai toni messianici d’un «prima» e d’un «dopo» il delitto Cecchettin, il susseguirsi d’autodafé di maschi che si definiscono potenziali assassini, l’invocazione di un’ora obbligatoria di buoni sentimenti nelle scuole, sinistramente simile a quella descritta da George Orwell [in] 1984. Dario Fertilio, ItaliaOggi.

Osservo con costernazione questa messinscena sfacciatamente finalizzata allo sfruttamento d’una tragedia a fini (…) di audience. Vittorio Feltri, il Giornale.
Basta prendermi in giro. Gennaro Sangiuliano (da La Stampa).
Prima Sangiuliano ferma il treno per scendere quando gli fa comodo, poi minaccia di querela il programma satirico Un giorno da pecora per aver leso il suo «profilo culturale». Dal web.
Questa nuova destra è tutta un «lei non sa chi sono io». La vera tragedia è che sembra non saperlo neanche lei. Linkiesta.
Beati quelli che non erano senzienti nel 1992, perché a essi è risparmiato di ricordare il momento in cui tutto cominciò irreversibilmente ad andare a puttane. No, non parlo di Tangentopoli, quelle sono quisquilie: parlo d’abbigliamento. Al Senato non si poteva entrare senza cravatta, Francesco Speroni si presentò con al collo un laccio di cuoio sostenendo che fosse una cravatta texana: nel regolamento, spiegò come un sedicenne determinato a cavillare sull’orario di rientro, c’è scritto che non si può entrare senza cravatta, non che debba essere una cravatta italiana. Fu quella la prima istanza in cui, senza che la civiltà gli si rivoltasse contro col vigore che avrebbe meritato, un adulto spacciò la propria pigrizia per indipendenza di pensiero. Guia Soncini, Linkiesta.
Gli italiani si credono individualisti solo perché passano col rosso. Roberto Gervaso.