Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  dicembre 06 Mercoledì calendario

Intervista a Simona Ventura e Giovanni Terzi

Lei tifa per lui, lui tifa per lei. Vedere insieme Simona Ventura e Giovanni Terzi fa venire il buonumore: «Insieme nella vita dal 2018», e lo dicono con un sospirone da Aristogatti con le code incrociate. Insieme in tv a Ballando con le stelle, show di Rai 1 in cui sono andati avanti come treni. Nell’appartamento romano a due passi dalla Rai lui apparecchia: «Amore, va bene?», «Sì patatino». Complici, innamorati, pronti a dirsi sì: «Ci sposiamo entro il 2024, per condividere con gli amici la nostra gioia» dice Terzi, giornalista, scrittore, «felice di essere illuminato da una donna come Simona».

Sa che è una rarità? Gli uomini in genere amano il faro tutto per loro.
Ventura: «Giovanni è un uomo risolto, non è mai in competizione con me. È l’amore della vita: ho 58 anni, lui ne compirà 60 a giugno. La nostra non è una casa, è una comune. Lui ha due figli, Lodovico e Giulio; io tre: Niccolò, Giacomo e Caterina. Da noi nessuno resta indietro».
È difficile organizzarsi?
Ventura: «I ragazzi sono grandi e si vogliono bene, abbiamo superato le difficoltà. I miei figli all’inizio erano protettivi con me, è normale. La nostra famiglia è la nostra forza».
Terzi: «Siamo una vera famiglia allargata. Ho avuto due figli da due donne diverse, mia moglie è morta, l’altra compagna è amica di Simona. I ragazzi sono una squadra. Il nostro Natale sarà bellissimo, tutti insieme».
Ventura: «Siamo due persone che hanno amato, sono state amate, hanno vissuto le proprie vite e si sono incontrate. Ho il massimo rispetto per i miei ex, oddio non per tutti (ride). Giovanni idem. Apprezzo Ilary Blasi ma non avrei mai potuto mai fare come lei in Unica, per me è importante tutelare i figli».

Giovanni ha i modi del vecchio gentiluomo; Simona è scatenata.
Terzi: «Siamo diversi ma simili, ci siamo ritrovati soprattutto nei valori. Abbiamo ricevuto la stessa educazione. La domenica si andava a messa, papà mi diceva di comprare i fiori per la mamma, non li ho mai visti litigare. C’era rispetto. E i miei facevano il tifo per noi figli, quello che faccio con i miei».
Ventura: «Papà era generale, mamma aveva un negozio. Hanno litigato quando è andato in pensione, erano cambiati gli equilibri, stava sempre a casa. Mamma tornava e lui chiedeva: “Che si mangia? Devo comprare le mele golden o le renette?”. Un giorno mi ha detto: “Mi separo”».
Ma non è successo.
Ventura: «No, si vogliono bene. Ma è stato un momento complicato».
Tra voi avete capito subito che era vero amore?
Terzi: «La prima volta che l’ho conosciuta eravamo legati ad altre persone. Nel 2018 ci siamo rivisti a casa di amici, le ho fatto una dedica sul mio libro Eroi quotidiani».
Ventura: «Ho chiesto il suo numero e il giorno dopo gli ho scritto: “Intenso”. Non l’avevo letto».

Poi l’ha letto?
Ventura: «Non ancora».
Terzi: «Ho iniziato a leggerglielo io, e si è addormentata».
Benissimo. Che esperienza è fare “Ballando con le stelle” insieme?
Terzi: «Condividiamo tutto. Adoravo lo show e prima di conoscere Simona, tramite un’amica, avevo chiesto a Milly di partecipare. Ha detto di no».
Ventura: «Milly mi corteggiava, avevo fatto con lei Il cantante mascherato: “È il momento, devi fare Ballando”. Allora ci è venuta l’idea di Giovanni, partecipazione doppia».

Giovanni da solo no, ma con lei sì.
Terzi: «Mi è andata benissimo, lo ripeto: sono raccomandato da lei, mi illumina e sono felice».
Rapporto con i concorrenti?
Ventura: «Bello, sono persone interessanti. Adoriamo Tognazzi. Wanda Nara è una forza della natura, e diciamolo, ha un maestro pazzesco, Pasquale La Rocca. Teo Mammucari, con cui avevo fatto Le iene, fa ridere. Sono tutti super carini e poi c’è Milly, che controlla anche i dettagli. Non arrivi a quel livello se non sei così».
Terzi: «Teo è un fuoriclasse, per me è anche più bravo di Fiorello e mi piace umanamente: l’ho visto con la figlia, è una papà eccezionale. Però non voglio fare l’ipocrita, Guillermo Mariotto è stato sgradevole con me. Ho la dermatomiosite amiopatica, una malattia rara, ho problemi ai polmoni e non sono un eroe. Se non avessi potuto ballare non avrei partecipato, mi sembrava importante spiegare che sono lì grazie ai progressi della ricerca, il saluto dei medici dell’Ospedale San Matteo di Pavia era in quel senso. E lui finge di addormentarsi mentre parlo? Non è rispettoso».
Con Simona discutete?
Terzi: «Stiamo bene insieme. Dopo i docufilm Le 7 giornate di Bergamo e Marco inedito, sugli ultimi cento giorni di Marco Pannella ne prepariamo uno su Padre Pio».
 
Ventura sulle montagne russe: “Quelli che il calcio”, il festival Sanremo, “L’isola dei famosi”, “Selfie”, “Temptation island vip”. Poi è un po’ sparita, ora “Ballando”, “Citofonare Rai 2” con Paola Perego, “Che tempo che fa” con Fazio sul Nove. Che progetti ha?
«Per un periodo ho privilegiato la mia vita, la famiglia, c’erano i ragazzi da seguire. E poi non sono mai stata un’assatanata. Sognavo di fare La domenica sportiva e di prendere il posto di Maria Teresa Ruta, gliel’ho anche detto. Ero una ragazza di Chivasso piena di sogni e li ho realizzati. Se penso che ho iniziato come giornalista sportiva con Marco Travaglio, Massimo Gramellini e Curzio Maltese. In tv ringrazio ancora Maria De Filippi che mi richiamò. Le donne sanno fare squadra. Non so cosa succederà, ma sono grata per quello che ho».