il Fatto Quotidiano, 4 dicembre 2023
Tutte le donne del Papa
Nel Sinodo conclusosi a ottobre, papa Francesco ha introdotto una novità rilevante nella vita della Chiesa con la presenza di non vescovi ai lavori tra cui 85 donne, 54 con diritto di voto. “Dal silenzio alla parola” è il titolo che, anche a partire da questa novità, ha scelto Donne, Chiesa, Mondo, il mensile dell’Osservatore Romano fatto dalle donne, e alle donne dedicato nel suo ultimo numero.
Se ancora in pochi credono a possibili sconvolgimenti nella vita della Chiesa, come il sacerdozio femminile, è anche vero che su questo punto il Sinodo ha approvato, a larghissima maggioranza, l’“urgenza” di cambiamenti. Anche il Consiglio dei cardinali che si è svolto ieri, ha discusso di questo. E, nel ruolo delle donne nella Chiesa di Francesco, qualche cambiamento esiste già.
Uno di essi è proprio il mensile dell’Osservatore, realizzato da donne, coordinate da Rita Pinci, già vicedirettrice del Messaggero e giornalista di lungo corso. All’interno della redazione ci sono scrittrici come Carola Susani, giornaliste come Gloria Satta e Federica Re David ma anche Ritanna Armeni, giovane giornalista del manifesto negli anni 70, poi dell’Unità e portavoce di Fausto Bertinotti. Nell’ultimo numero, il mensile ricorda le presenze femminili che in passato si sono fatte strada, dalle prime teologhe alle prime nomine al sottosegretariato di alcuni dicasteri come suor Nicla Spezzati, nominata da Benedetto XVI, e suor Enrica Rosanna, nominata da Giovanni Paolo II.
Con Francesco le nomine sembrano più pesanti. Suor Raffaella Petrini, ad esempio, è la prima donna nella storia della Chiesa a essere nominata Segretaria generale del governatorato della Città del Vaticano, “la seconda autorità più alta all’interno del ramo esecutivo di questa monarchia”. Suor Raffaella supervisiona le telecomunicazioni, l’economia, la moneta e la sanità. Oltre a essere una religiosa della Congregazione delle Suore Francescane dell’Eucaristia, ha conseguito un Master of Science in Organizational Behavior, alla University of Hartford negli Usa, e una laurea in Scienze Politiche presso la Luiss di Roma, infine un dottorato all’Angelicum, la Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino.
Altra nomina importante è quella della londinese suor Helen Alford alla presidenza della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Laureata in Ingegneria gestionale all’Università di Cambridge, suor Helen fa parte delle Domenicane di Santa Caterina da Siena di Newcastle e succede all’economista Stefano Zamagni.
Nell’organigramma ministeriale, come Segretario del dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, c’è Suor Simona Brambilla, 58 anni, diploma di infermiera professionale e laurea in Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana dove consegue anche il dottorato. Nello stesso dicastero trova come sottosegretaria la spagnola suor Carmen Ros Nortes.
Raffaella Petrini fa parte anche del dicastero dei vescovi, che presiede alle nomine nelle varie diocesi, e insieme a lei sono nel “consultorio” anche suor Yvonne Reungoat, francese già superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e Maria Lia Zervino, argentina, presidente dell’Unione mondiale delle Organizzazioni femminili cattoliche. Emilce Cuda è invece Segretaria della Pontificia Commissione per l’America Latina, alla pari con il professor Rodrigo Guerra López. Cuda è teologa, scrittrice e docente universitaria presso la Pontificia Università Cattolica Argentina.
Suor Alessandra Smerilli occupa il ruolo di Segretaria del dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, è nel comitato scientifico di “Economy of Francesco” e insegna da anni Economia Politica e Statistica presso la Pontificia facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium. Nel dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ci sono nel ruolo di sottosegretaria ben due donne, laiche, le professoresse Linda Ghisoni e Gabriella Gambino, mentre alla Cultura ed Educazione, sempre nello stesso ruolo, troviamo la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, ordinaria di Diritto economico all’Università Cattolica. Da segnalare poi la storica dell’Arte Barbara Jatta, prima donna a ricoprire l’incarico di direttrice dei Musei Vaticani, ma anche la vice-coordinatrice del Consiglio per l’Economia, Charlotte Kreuter-Kirchhof.
Nel delicato ruolo della comunicazione c’è la vicedirettrice della Sala stampa vaticana, Cristiane Murray, 61 anni, brasiliana, laureata in Amministrazione aziendale e Marketing alla Pontificia Università Cattolica di Rio. Nello stesso dicastero, retto da Paolo Ruffini, si trova poi la direzione Teologico-Pastorale assegnata alla dottoressa in teologia Nataša Govekar.
La nomina di Nathalie Becquart, già direttrice del Servizio Nazionale per l’Evangelizzazione dei giovani e per le vocazioni della Conferenza dei vescovi di Francia, tra i sottosegretari del Sinodo dei vescovi aveva destato grande attenzione. Suor Nathalie Becquart, 54 anni, ha studiato filosofia e teologia al Centre Sèvres-Facultés jésuites, per poi specializzarsi in Ecclesiologia con ricerca sulla sinodalità al Boston College School of Theology and Ministry.
Sempre in tema di Sinodo è stata altamente simbolica, infine, la “meditazione” compiuta da madre Maria Ignazia Angelini durante l’ottava Congregazione alla presenza del Papa. “La questione di un maggior riconoscimento del ruolo delle donne all’interno della Chiesa non è una questione di riconoscimento in senso mondano, di diritti e aspirazioni, ma ne va del benessere della Chiesa” erano state le sue parole.