Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  dicembre 04 Lunedì calendario

I sauditi si stanno portando a casa mezza Inghilterra

A quasi cinque anni esatti dall’omicidio di Jamal Khashoggi, ordinato dal principe ereditario saudita con l’ausilio di una squadra di assassini, non solo l’Arabia Saudita si è portata a casa l’Expo 2030, con centodiciannove Paesi sostenitori, ma sta sbarcando nel Regno Unito con una messe di investimenti impressionante. Il governo britannico si prepara a stendere il tappeto rosso a Londra per Mohammed bin Salman, infatti, dopo aver già ripristinato i lucrosi contratti di vendita di armi al governo saudita.
La risposta iniziale del governo britannico all’omicidio di Khashoggi nel consolato saudita a Istanbul il 2 ottobre 2018 fu ampiamente condivisa dai governi di tutto il mondo: choc, orrore e disgusto. Jeremy Hunt, allora ministro degli Esteri britannico, chiese risposte al governo saudita, promise di trattare seriamente l’accaduto e affermò che “le amicizie dipendono da valori condivisi”. Sottolineò come la violenza contro i giornalisti rappresenti una minaccia per la libertà di espressione e promise di “trattare seriamente la vicenda”. Ma meno di due anni dopo, il governo britannico già cantava una canzone diversa, riprendendo stretti legami con Riad. È poi di questi giorni la notizia che il Fondo sovrano dell’Arabia Saudita, il Public Investment Fund (Pif), ha accettato di acquistare una quota del 10% nell’aeroporto britannico di Londra Heathrow (Lhr).
A loro si unirà la società di investimenti francese Ardian che acquisterà una quota del 15% in uno degli aeroporti più trafficati del mondo, dopo che il gruppo infrastrutturale spagnolo Ferrovial ha venduto la sua quota del 25% per 2,4 miliardi di sterline (3,04 miliardi di dollari). La transazione è ancora soggetta a condizioni normative e ai diritti acquisiti di altri proprietari dell’aeroporto londinese di Heatrow. Tra loro la Qatar Investment Authority (che detiene una quota del 20%), oltre al fondo sovrano Gic di Singapore e all’Australian Retirement Trust, che possiedono entrambi l’11,2%.