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 2023  dicembre 04 Lunedì calendario

La Russa, il tifoso

Milano. Non ce l’ha fatta. Impossibile resistere alla tentazione di un ennesimo sfottò ai «rivali» di sempre. Ignazio La Russa torna a vestire i panni dell’ultrà. «La Juve ha vinto con un gol rubacchiato. Quindi non mi posso permettere di desiderare che l’Inter non vinca, ma vorrei che la lotta scudetto fosse tra Napoli e Inter», ha detto il presidente del Senato alla festa del Riformista a Napoli, commentando sabato sera il risultato di Monza- Juventus.
Le parole di La Russa, da sempre interista doc, hanno provocato la reazione stizzita sui social dei tifosi bianconeri. C’è chi replica e chi chiede che faccia silenzio, visto il suo ruolo istituzionale. Una bufera a cui la seconda carica dello Stato non è certo nuovo. Solo pochi giorni fa, l’ennesima frecciata quando aveva confessato che gli sarebbe piaciuto essere ministro dello Sport, aggiungendo con ironia «per andare contro la Juve».
Da lì una levata di scudi di parlamentari juventini, uniti trasversalmente dal tifo al di là del colore politico. «Quella interista è una comunità che non si vergogna di avere nel suo albo uno scudetto mai vinto e La Russa è il degno rappresentante di quegli interisti faziosi», aveva commentato il dem Francesco Boccia. «Per come intendono lo Stato questi signori, non mi avrebbe stupito», faceva eco lo stellato Riccardo Ricciardi.
Ma la querelle infinita del La Russa tifoso ha origini antiche ed è rappresentata da gesti eclatanti. Ci sono dichiarazioni polemiche di 25 anni fa. Correva l’anno 1998 e il derby d’Italia era quello del contestato arbitraggio di Ceccherini e del presunto rigore non assegnato su Ronaldo. «La Juve restituisca i tre punti», disse La Russa.
Quindici anni dopo, a Napoli, dove ha assistito ieri sera al match tra i partenopei e l’Inter, La Russa si fece fotografare con una sciarpa anti-Juve. Vennero prima le polemiche, poi le scuse del diretto interessato («scatto goliardico»). Un anno prima, un’altra battuta al curaro: «La terza stella della Juve? Una ogni dieci inquisiti».
Nell’ultimo periodo, il volto ultrà di La Russa, complici anche le alterne fortune di Juve e Inter sul piano sportivo, si era un po’ spento: solo a maggio, in vista della finale di Champions League persa dall’Inter contro il Manchester City, aveva fatto capolino per questioni organizzative, come la trasferta dei parlamentari a Istanbul per il match. Ora torna alla ribalta in questo campionato che ripresenta antiche lotte e – per il presidente del Senato – nuovi sfottò.