il Fatto Quotidiano, 3 dicembre 2023
Intervista a Claudio Borghi
Che poi ci mancava solo Gianni Letta. Ma come, lui così attento, così parco di dichiarazioni, così calmo e sorridente, così volontariamente assente da ogni polemica, s’infila dentro al dibattito sulla riforma della Costituzione? “Ridurrebbe i poteri del presidente della Repubblica”. E poi: “La figura del presidente della Repubblica sta bene così: non l’attenuerei”. Nella maggioranza, soprattutto all’interno del perimetro di quel che resta di Forza Italia, c’è apprensione misto a sbigottimento. Abbiamo chiesto chiarimenti ad alcuni esponenti del centrodestra.
Claudio Borghi, 53 anni, deputato della Lega: “Non è la mia materia. (Sorride) Non so neanche di cosa sta parlando”.
Possibile?
“(Ora ride) Non so che cacchio ha detto”.
Insistiamo.
“Lo giuro! Ho passato tutta a settimana in Commissione (Bilancio, ndr). Ieri sera sono svenuto nel letto”.
Nazario Pagano, 66 anni, deputato Forza Italia. (Sospiro, grave) “Non è un esponente di partito”.
No, ma è Letta.
“È stato strumentalizzato”.
È stato chiarissimo.
“Non siamo alla stesura finale”.
Si è stupito?
“No; (ci pensa) sul tema specifico non sapevo come la pensava, comunque non mi riguarda”.
Parliamo di Letta. Gianni Letta.
“È un uomo Mediaset”.
Quindi?
“È un uomo che fa parte del gruppo industriale, che fa capo a Berlusconi. Non ha mai avuto un ruolo di partito”.
Andrea Orsini, 64 anni, deputato Forza Italia. “Sono un po’ in difficoltà”.
Ci dispiace.
“Ma non ho un’opinione particolare”.
Però?
“Letta ha detto una cosa giusta”.
Quindi?
“Non bisogna ridimensionare il presidente”.
È con Letta.
“Ma la riforma non lo tocca”.
Insomma.
“È tutto un equivoco terminologico”.
Mannaggia.
“È una polemica sul nulla”.
Ne è certo?
“Conoscendo i protagonisti mi sembra difficile pensare che Letta possa essere andato contro il Governo”.
Osvaldo Napoli, 79 anni, storico esponente del centrodestra: “Finalmente siamo tornati alla vera politica. Questa è una classe dirigente in caduta libera”.
Con Letta senza ma.
“Lui è un maestro. Dovrebbero ascoltarlo di più”.
Giuseppe Mangialavori, 48 anni, deputato Forza Italia: “Posso dire la verità?”.
Certo.
“Non ho seguito la vicenda”.
Zero?
“Deve essere contestualizzata. Arrivederci”.
Gianfranco Rotondi, 63 anni, deputato Forza Italia: “Non è un intervento politico e Letta ai tempi dei nostri governi aveva autonomia di giudizio”.
Detto questo?
“È sempre stato un uomo delle istituzioni”.
E ancora: detto questo?
“La sua cifra è la prudenza che è anche la sua grandezza”.
Eppure è sembrato così chiaro.
“Letta non fa politica e poi non c’è più il suo punto di riferimento”.
Orfano di Berlusconi.
“So il vuoto che Berlusconi ha lasciato in lui”.
Luca Squeri, 61 anni, deputato Forza Italia. “La voce di Letta è autorevole e tutte le voci autorevoli, su una questione così importante, vanno ascoltate”.
Qual è la morale?
“Che la riforma non deve cadere dall’alto come accaduto ai tempi di Renzi”.
(Un grazie particolare a chi ha risposto. Di sabato è impresa ardua trovare qualcuno disposto ad alzare la cornetta. Il libera uscita è la Stella polare, l’imboscamento unisce e rappresenta democraticamente un po’ tutti).