la Repubblica, 3 dicembre 2023
Grida “Allah akbar” e uccide un passante vicino alla Tour Eiffel
PARIGI – Attacco all’arma bianca a pochi passi dalla Tour Eiffel con un turista tedesco ucciso e due feriti. Torna la paura a Parigi in un sabato sera già in clima natalizio. L’aggressore, vestito di nero, armato di un coltello e un martello, ha cominciato a colpire gruppi di turisti, accanendosi contro una coppia mentre intorno scoppiava il panico tra la folla. L’uomo, Armand R., nato in Francia nel 1997 ma di origini iraniane, ha gridato «Allah Akbar» durante un attacco che fa ripiombare la Francia nell’incubo degli attentati islamisti. Il giovane è stato fermato dalla polizia poco dopo. Alle forze dell’ordine avrebbe confidato di aver voluto vendicare «i musulmani uccisi sia in Afghanistan che in Palestina», anche se la sua rivendicazione non è ancora chiara anche perché, dai primi elementi dell’indagine, Armand R. era stato seguito in passato per gravi disturbi psichiatrici.
Il primo ad annunciare l’attacco è stato il ministro dell’Interno Gérald Darmanin. «Gli agenti di polizia hanno appena fermato coraggiosamente un aggressore che ha attaccato i passanti a Parigi, intorno al Quai de Grenelle», ha scritto su X, chiedendo ai parigini di evitare la zona dell’attentato. Il nome dell’aggressore, residente a Neuilly, banlieue della capitale, era nell’archivio dell’intelligence «fiche S» in cui sono schedatigli individui radicalizzati. La Dgsi, l’agenzia di sicurezza interna, aveva già fermato Armand R. nel 2016.
Il racconto dell’attacco avvenuto intorno alle 21.15 è stato fatto da Philippe Goujon, sindaco del quindicesimo arrondissement: «Un individuo ha aggredito una coppia di turisti alla stazione della metropolitana di Bir Hakeim. La coppia è stata attaccata con un coltello e un martello. L’aggressore è poi fuggito in direzione del sedicesimo arrondissement e ha colpito altri due turisti, ferendoli. È stato inseguito e poi arrestato dalla polizia, che l’ha neutralizzato con una pistola taser».
La Francia è precipitata nel livello massimo di allerta attentati poco dopo l’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre. Un primo attentato c’era stato il 13 ottobre in una scuola di Arras, vicino Lille, con un professore ucciso da un giovane radicalizzato di origine russo-cecena. Anche se non è emerso allora un legame diretto con il conflitto israelo-palestinese, il governo di Parigi è in allerta per il rischio di importare le tensioni mediorientali nel Paese che ha lepiù importanti comunità ebraica e musulmana sul continente.
Proprio ieri Emmanuel Macron ha fatto tappa in Qatar, dopo aver partecipato alla Cop28 di Dubai, per parlare anche dei quattro ostaggi francesi ancora in mano a Hamas. Nonappena si è diffusa la notizia dell’attacco, il capo dello Stato ha chiamato il ministro dell’Interno. Ieri a Parigi alcune migliaia di persone avevano sfilato chiedendo un “cessate il fuoco permanente” tra Israele e Hamas e denunciando il “genocidio” dei palestinesi.