Anteprima, 6 novembre 2023
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Biografia di Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata
Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata (1934 – 2023). Produttrice cinematografica. Sceneggiatrice. Fotografa. Attrice • «La nobildonna ribelle» • «La regina della Dolce Vita» • «È stata, a 27 anni, la prima produttrice di cinema nel mondo e la prima a vincere l’Oscar (nel ‘71) con Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri. Aveva qualcosa di Gianni Agnelli, che fu suo caro amico. Un tocco di svagatezza e al contempo una grande lucidità, la curiosità avida, l’impazienza, il senso estetico […] Agnelli le diceva: “Mozzoni, tu devi essere clonata. Lui non amava farsi ritrarre nel privato, lo beccai una volta al Grand Hotel, dove vivevamo entrambi, con Anita Ekberg. Mi fulminò con lo sguardo. Ma lui si era intrufolato sotto le mie lenzuola mentre giacevo con Lex Barker, il Tarzan del cinema, entrò con una torcia e disse: Mozzoni, volevo vedere se è così bello, non è male” […] Era spiazzante, prepotente, sorprendente; era libera. Ecco il giudizio su due primedonne assolute che avevano amato entrambe un uomo grezzo, volgare, ricco, carismatico, Aristotele Onassis. Maria Callas “quando era lontana dalle scene era una donna qualunque, anche noiosa”. Poi sistemò Jackie Kennedy, che passava come donna indipendente, raffinata, sofisticata: “Cliché. Era tipicamente americana, quelle donne abituate a costruirsi sull’apparenza. Vestiva elegante, non molto femminile, pochi gioielli, niente fronzoli. Aveva pelo sullo stomaco, donne che non ci pensano a portarti via l’uomo”. Ha avuto alcuni flirt maschili, come Alain Delon e Warren Beatty (“fu lui a cercarmi, era attratto dalle donne di talento”), ma erano le donne la sua attrazione fatale. Fu celebre la sua storia di 20 anni con Florinda Bolkan. Marina ha rotto i tabù, “ho sempre fatto quello che mi sembrava giusto, sempre contraria ai matrimoni omosessuali e alle nozze in genere”. Mai stata un simbolo: voleva solo essere se stessa […] Di Benedetta, molto più giovane, che ha adottato, diceva: “Magari tutti i figli naturali fossero vicini come lo è lei”. Una vita anche dura, senza carezze dei genitori. Ci fu la tragedia del suicidio del fratello Ascanio detto Bino, caduto in una trappola di truffatori, “e per i debiti lasciati mia madre dovette vendere tutto”, compresa la nave di Bino col casinò a bordo. “Il mondo del cinema ci remò contro”. Fu amica di Visconti. Ma non lavorò né con lui, di cui era lontana parente, né col grande rivale, Fellini: “Con Federico i produttori non sapevano mai come andava a finire” […] Oggi, nell’epoca degli influencer, Marina era una sopravvissuta. “Loro vogliono apparire, noi cercavamo di non farci vedere”» [Valerio Cappelli, CdS] • «Tanti anni fa, incontrandola a una festa, stregato da sempre dal suo fascino, mi lanciai in un’appassionata dichiarazione d’amore. Lei mi liquidò così: “Bravo, hai buon gusto”. E girò i tacchi» (Roberto D’Agostino) • Stroncata da un cancro nella sua casa di Roma, di fronte a largo Mastroianni, a pochi metri da via Veneto. Dalla sua stanza si vedeva il verde di villa Borghese. Non ha voluto essere portata in ospedale. Aveva 89 anni.