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 2023  novembre 14 Martedì calendario

Biografia di Maria Pergay

Maria Pergay (1930-2023). Designer francese. «Alta sacerdotessa» dei mobili in acciaio inossidabile degli anni Settanta e musa ispiratrice dello stilista Pierre Cardin. «Designer autodidatta, si era ritagliata una fama a livello internazionale con creazioni innovative che domano l’acciaio Inox, “prezioso come il più prezioso dei legni”, amava ripetere. Si era affermata soprattutto per il suo uso avveniristico dell’acciaio, materiale che ha iniziato a esplorare nel 1968 con i pezzi, oggi di culto, Flying Carpet Daybed e Ring Chair. Dal 1957 Pergay ha lavorato per clienti importanti come Hermès, Pierre Cardin, lo scià di Persia e la famiglia reale saudita, disegnando uno stravagante Turtle Sofa per lo stilista e gli interni di palazzo al-Hada a Riyad. Alla fine degli anni Ottanta e per tutti i Novanta la designer ha ricevuto importanti commissioni dalla Russia e ha continuato a sperimentare con l’acciaio, abbinandolo a madreperla, lacche e legni preziosi per effetti di grande impatto. Dopo un’importante mostra dei suoi nuovi lavori nel 2006 a New York, Pergay ha esposto in tutto il mondo e ha continuato a creare mobili per i principali collezionisti. Nata da genitori ebrei russi in Moldavia il 28 ottobre 1930 come Maria Alexandrovna Kachnitskaya, fuggì a Parigi con la madre durante la seconda guerra mondiale. Dopo gli studi in costume, scenografia e scultura presso l’Institut des Hautes Études Cinématographiques, dopo il matrimonio con Marc Pergay ha costruito la sua carriera come designer di vetrine negli anni ‘50, ricevendo infine commissioni da importanti marchi come Dior e Hermès. Nel 1960 Maria Pergay aprì un atelier nel quartiere Marais di Parigi, vendendo direttamente al pubblico le proprie creazioni, principalmente argenti. Negli anni Settanta attirava clienti internazionali, tra cui Salvador Dalí, Pierre Cardin e il principe saudita Abdullah, continuando a progettare interni e a produrre opere in edizione limitata, quasi sempre incorporando il suo amato acciaio inossidabile» [Martini, AdnKronos].