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 2023  novembre 22 Mercoledì calendario

Biografia di Angelo Starinieri

Angelo Starinieri (1938-2023). Ex top-manager, poi barbone e infine artista e scrittore. Dopo gli studi di Architettura, aveva intrapreso una carriera come manager e pubblicitario, collaborando con aziende quali Longines, Breil, Atkinson, Hublot, Porsche Design, Vecchia Romagna e Capucci Moda. Poi, nel 2000 la morte del figlio tossicodipendente e nel 2005 l’accusa di corruzione dalla quale verrà assolto 18 anni dopo ma nel frattempo la confisca di tutti i suoi beni. Angelo si trasferisce da un amico pittore a Milano, dove resta per sei mesi insieme alla compagna Rosaria. Ma si sente un peso. Ed è così che si lascia andare, inizia a vagare e decide di fermarsi nella stazione milanese di Cadorna. Per due anni sopravvive tra le mense della Caritas e le panchine. La voglia di uscire dalla strada arriva per caso, grazie all’incontro fortuito di una mamma con il suo bambino, che lo costringe a guardarlo: «Se non studi, farai la fine di quello lì». Starinieri racconta l’episodio nelle ultime pagine del suo primo libro, Lenzuola di cartone (ExCogita Editore). Nel 2007 Starinieri insieme a quattro amici senzatetto organizza spaghettate, la torta più lunga del mondo, e da appassionato di arte si inventa una mostra di pittura che ottiene il sostegno di Vittorio Sgarbi. Esce anche il suo secondo libro, Angelo smarrito, edito da Sperling&Kupfer. Nel 2009, a Palosco, segue le prove del musical sulla sua vita, «Angelo, quante volte un uomo», andato in scena l’anno successivo al Teatro Nuovo e al Ciak. Si scontra contro l’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, che sperimenta per primo le nuove panchine anti bivacco: “Le panchine con i braccioli di ferro al centro sono aberranti, un atto di delinquenza, a un poveraccio non è permesso neppure di sdraiarsi, allora perché non ammazzarlo?”» [Scardi, CdS].