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 2023  novembre 30 Giovedì calendario

Periscopio

Marianna Budanova, moglie di Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina, è stata avvelenata insieme ad altri funzionari dei servizi. Dalle analisi, nel suo corpo sono stati trovati metalli pesanti, probabilmente mescolati con il cibo. È ricoverata in ospedale, dove dovrà rimanere qualche settimana. Dagospia.
Budanov è l’uomo dietro le operazioni segrete in Russia, Mosca gli dà la caccia dal 2016 e lo ha condannato in contumacia per l’esplosione sul ponte di Kerch alla vigilia del compleanno di Putin. Cecilia Sala, il Foglio.

Colpiscono gli appelli alla pace e al cessate il fuoco invocati dal ministro degli esteri russo Sergej Lavrov. Invocazioni che hanno del surreale, visto che il suo stesso Paese continua a lanciare bombe sull’Ucraina [per non parlare dei veleni] ormai da più d’un anno e mezzo. lifegate.it

Putin e Hamas vogliono distruggere la democrazia. Joe Biden.
6.150 piccoli Gesù uccisi da Israele. il Mattino di Puglia e Basilicata.
Gli ostaggi liberati (…) sorridono ai loro carcerieri.Il Fattoide quotidiano.
Oremus et pro perfidis Judaeis. Antica liturgia del venerdì santo.
La vicepresidente di Sos Racisme, Saphia Aït Ouarabi, si è dimessa dalla celebre associazione antirazzista accusando la direzione di «deriva ideologica» per aver detto che «Israele ha il diritto di difendersi».il Foglio.
Pistola da cavallo, la chiamavamo: / intarsio d’ottone morbido nel calcio, / due cani levati come orecchie, / due canne di metallo rovinato, / narici di fuliggine, spianate. Seamus Heaney, La canzone di Turpin (in Electric Light, Mondadori 2003).

[Netanyahu] ha sempre preferito Hamas all’Olp. Il 7 ottobre è stato la totale disfatta della sua politica: ha voluto ignorare un partner diposto al compromesso per i due Stati e il cui leader, Abu Mazen, si dichiara contrario alla guerra. (…) Oggi non possiamo certo parlare con gli autori degli orrori del 7 ottobre, ma dobbiamo farlo con l’Olp. Yossi Beilin, già artefice degli accordi di Oslo (Lorenzo Cremonesi, Corriere della Sera).
Gli uomini s’ammazzano da millenni, ma le imprese di Attila, di Gengis Khan, di Napoleone (che introdusse nella guerra gli omicidi di massa), perfino i massacri degli armeni impallidiscono di fronte alla Rivoluzione russa e ai suoi postumi: l’oppressione, le torture, gli assassini di cui si resero responsabili Lenin, Stalin, Hitler, Mao, Pol Pot, e la sistematica falsificazione dell’informazione mediante la quale si occultarono per anni quegli orrori – queste cose non hanno precedenti. Isaiah Berlin, Un messaggio al Ventunesimo secolo, Adelphi 2015.

Le catastrofi sono il futuro dell’anticapitalismo, ciascuna un nuovo argomento di lucro al capitalismo, com’è per la recita dei cambiamenti climatici. Mai [i comunisti e post] si lasciano sfuggire una paventata catastrofe su cui moraleggiare. Geminello Alvi, Il capitalismo, Marsilio 2011.
Proprio questo è il carattere fondamentale dell’opera di Marx: la sua natura pubblicistica o giornalistica e polemista. Giancristiano Desiderio, L’Anti-Marx, Rubbettino 2023.
Cosa c’è dietro la vittoria dell’Arabia? Petrolio, soldi, geopolitica, l’Islam. Ma soprattutto c’è Roma. Dal web.
Il video di presentazione della candidatura di Roma mostrava degli anziani giocare a scacchi di fronte al Colosseo, su una piazza linda e illuminata dal sole, mentre da mesi fanno il giro del mondo video virali che mostrano pantegane ben pasciute (altro che anziani giocatori di scacchi) mentre divorano spazzatura proprio su quella piazza a un passo dal Colosseo. A Roma l’unica cosa ordinata è la monnezza, sparsa lungo tutti i marciapiedi. La vegetazione invade le strade come nei film post apocalittici con Will Smith, i cinghiali mordono i cani e gli umani, interi quadranti della città la sera rimangono al buio totale per ragioni imperscrutabili, gli autobus vanno a fuoco perché sono vecchi e privi di manutenzione. Salvatore Merlo, il Foglio.

[Caso Crosetto:] il fatto è che non si sono mai rimarginate le ferite aperte dallo scandalo Palamara [quando] si era addirittura scoperto che un magistrato diceva all’altro che Salvini era innocente ma bisognava attaccarlo. Un’affermazione sacrilega, che in un Paese normale avrebbe dovuto suscitare un’indignazione generale. Per di più Palamara ha aggiunto che quello non era un caso isolato. Su queste attitudini indegne di chi indossa la toga non è stata fatta chiarezza. Carlo Nordio (Virginia Piccolillo, Corriere della Sera).
Gli ex presidenti della Consulta contro il premierato: «È eversivo» [e «anticostituzionale», un aggettivo che si scioglie in bocca come un gianduiotto]. Repubblica.
Convincetevi: non è stata la Costituzione, col suo parlamentarismo assembleare, a garantire fin qui la democrazia in Italia. È stata la pax americana, la protezione offerta al nostro paese (…) dagli Usa. E proprio perché la pax americana oggi vacilla occorre rafforzare le nostre istituzioni, a cominciare dal governo. Angelo Panebianco, Corriere della Sera.

«Preferisco saperti morta che con un altro. Vengo a spararti». Sono alcuni dei versi del brano 3 messaggi in segreteria del rapper Emis Killa. tag43.it
Beniamino Zuncheddu [il pastore sardo condannato nel 1991 all’ergastolo] è stato scarcerato dalla corte d’appello di Roma, nonostante la nuova sentenza non sia ancora stata pronunciata. È però già evidente che le prove, attraverso cui venne condannato, furono ottenute dalla polizia istruendo l’unico testimone a dire il falso invece del vero. Zuncheddu si è fatto 32 anni di galera: ne aveva 26, ora ne ha 58. Mattia Feltri, La Stampa.
E mai una campagna di stampa o anche soltanto un mezzo editoriale in sua difesa. Pierpaolo Albricci, ItaliaOggi.
Uno studio francese smaschera l’IA «dotata d’un inconscio di sinistra». L’esperimento pubblicato da un think tank progressista, quindi al di sopra d’ogni sospetto, ha testato i pregiudizi politici di ChatGpt, dimostrando che il sistema ragiona come un macroniano della prima ora. La Verità.
«Il giornalismo» disse Lousteau «considera vero tutto ciò che è probabile [o che non lo è, ma suona bene]. È il nostro punto di partenza». Honoré de Balzac, Le illusioni perdute, Mondadori 2020.
I giornali di partito, cioè quasi tutti i giornali, [andrebbero] soppressi. Roberto Gervaso.