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 2023  novembre 29 Mercoledì calendario

Cronaca di un appostamento sotto casa del presunto amante di Ilary Blasi

Quella volta andò male. Quando fai il cronista ci sono volte che non porti a casa il risultato che volevi raggiungere. L’obiettivo però a sto giro era davvero tosto: trovare l’amante di Ilary Blasi a Milano, poi andare a Roma e rubare un’intervista a lei, all’amica che li aveva fatti conoscere e a Noemi Bocchi. Tutto questo in 48 ore, tra il venerdì mattina e il sabato sera. Perché poi la redazione di Non è l’Arena doveva avere il tempo di montare i servizi e andare in onda la domenica in prima serata. Era marzo 2023, la separazione tra Ilary e Totti era ormai ufficiale e circolava la voce che Ilary avesse una relazione con un tipo milanese, l’uomo di cui sospettava il Pupone. Fabrizio (per tutti Corona) mi chiama e mi dice che sa chi è e dove abita. Quindi mettiamo in piedi l’operazione: io vado a beccare il presunto amante mentre Cosimo Curatola di MOW da Venezia va a Roma per fare il resto. I filmati verranno trasmessi da Massimo Giletti su La7, MOW sarà citato in tv e tutti saremo felici. Solo che questa volta abbiamo puntato troppo in alto. Il giovedì sera torno a Milano dalla Toscana. Mentre sono in viaggio mi arriva l’indirizzo di residenza del personaggio misterioso. Controllo: è vicinissimo alla stazione. Vado a fare un sopralluogo. Mentre cammino mi arriva anche il suo nome: Cristiano Iovino, lo stesso tirato fuori ieri da Dillinger e che nel documentario Unica su Netflix non viene menzionato. Quando sono davanti all’indirizzo mi rendo conto che è un casino: il numero civico indicato è un insieme di condomini all’interno di un complesso enorme chiuso da 4 lati, con 3 uscite distantissime da loro. Quando fai gli appostamenti sai che non puoi lasciare niente di intentato e che il momento migliore per fare gli agguati e beccare di sorpresa la vittima designata è la mattina. Quindi chiamo Ale Squizzato e Ale Mainetti, un producer e un videomaker che hanno lavorato per Striscia la Notizia e non hanno paura di sporcarsi le mani. Ci diamo appuntamento alle 7.45 del giorno successivo.
Io intanto studio Cristiano Iovino: è una specie di modello, influencer, personal trainer, anche se non fa nessuna di queste tre cose come lavoro ufficiale. Ha una Smart. È fisicato, tatuato e dalle storie sui ig ricostruisco i suoi ultimi movimenti. Il venerdì mattina io e i due Ale siamo puntuali. Ale Squiz in un attimo individua tutte le possibili via di fuga del nostro uomo e trova un punto per monitorarle tutte. Io vado dalla portinaia e le invento una cazzata abissale, cioè che sono un corriere e che a breve avrò dei pasticcini da portare al signor Iovino. Però, le preciso: “Sa, è la sorpresa di una spasimante quindi non lo avverta. Mi dica dove portare il vassoio e glielo lascio fuori dalla porta”. Con questa minchiata la portinaia mi confida scala, piano e numero di porta di Cristiano Iovino. Ottimo. Nel frattempo Cosimo è in viaggio per Roma in treno con un suo videomaker di fiducia. Di Iovino però nemmeno l’ombra. Alle 10:30 decido di andare a prendere i pasticcini in un bar proprio lì all’angolo, solo che quando sono al bancone e sto ordinando i bignè e i cannoncini mi sento urtare il braccio da Squizzato. Mi giro. Lui mi guarda. Gli chiedo: cosa c’è? Lui sta zitto e continua a guardarmi. Io mi rigiro verso il cameriere ma Squiz mi urta ancora e con gli occhi mi indica dietro di noi. Bingo. Seduto al tavolo a bersi un cappuccino c’è Cristiano Iovino. L’altro Ale va a prendere la cinepresa e il microfono, io finisco di ordinare, pago ed esco. Lascio il vassoio in mano a Squizzato e sono pronto. So che dovrò giocarmi tutto nello spazio di pochi metri. Intanto lo guardo da lontano: Iovino è più basso di come lo immaginavo, ha un fisico da chi prende gli integratori per drenare i liquidi e si sfonda di panca, gli occhiali da sole e il capello effetto bagnato. Appena esce non ha scampo: telecamera in faccia e microfono nei denti. Lui fa per tornare dentro al bar poi si ferma e decide di rientrare a casa. Scappa, non parla, mi sbatte il portone del condominio in faccia. Non ha detto niente di che ma abbiamo qualche minuto buono. Molti curiosi ci chiedono chi fosse, tranne i camerieri del ristorante che hanno visto tutta la scena. E sono loro a darci la notizia: “Cristiano e Ilary sono stati qui diverse volte, spesso”. Attenzione. Perché nella serie tv Unica la Blasi parla solo di un caffè preso al volo, invece quel giorno, quei camerieri, ci svelano – non sapendo di essere inquadrati dalla telecamera tenuta bassa – di incontri ripetuti, che sanno tanto di una relazione andata avanti per un po’.
Nel frattempo Cosimo arriva a Roma, va a colpo sicuro in uno dei saloni di bellezza di Alessia, l’amica parrucchiera di Ilary Blasi citata e intervistata anche nella serie tv. Riesce a parlarci sulla porta d’ingresso ma il videomaker non riprende niente perché ha paura del bodyguard che lo fissa attraverso le vetrate. Cosimo, appena se ne accorge, gli bestemmia contro. Ormai è andata. Alessia non uscirà più. Cosimo parte per Roma Nord, destinazione casa di Noemi Bocchi. I paparazzi fuori di casa se la ridono: “Cosa vuoi fare, beccarla in un’ora? Noi siamo qui da mesi e non ci siamo ancora riusciti”. Cosimo mi chiama scoraggiato. Io provo a gasarlo: ma lei è in casa? Sì. L’uscita è unica? Si. E allora, gli dico, appena esce mettiti in mezzo alla strada. Praticamente gli sto suggerendo di farsi ammazzare. E poco ci manca, perché Noemi, quando esce, non si ferma, lo scansa per poco e va via. Allora Cosimo va da Ilary, nel complesso che si vede in Unica, quello dove abita con la madre. Ma i cancelli di tutto il quartiere sono chiusi. In un contesto del genere, praticamente una città nella città, trovare una persona è difficilissimo. Aspetta fino a tardi poi torna a prendere il treno per Venezia, tristissimo. Alla fine Giletti trasmetterà solo la mia intervista e qualche ripresa di Alessia che lavora nel suo salone. La lite tra Ilary e Totti si sgonfia, poi l’altra sera vedo la serie dove lei sputtana lui, dopo che lui aveva sputtanato lei mentre tutti e due avevano sputtanato un certo tipo di giornalismo quando in realtà con questo tipo di giornalismo ci sono andati a letto, lo hanno sfruttato per farsi pubblicità, addirittura si sono venduti il matrimonio in diretta. In questa storia, avendola vissuta da vicino per quel frangente, sono arrivato alla conclusione che non bisogna credere a nessuno, perché qui tutti mentono, entrambi si sono raccontati e hanno raccontato falsità e tutti si muovono per interesse. Non venderti, dice Jodorowski. Perché a vendersi ci si sporca l’anima, ci si inquina e si attraggono soltanto energie negative. Uno può crederci o no, in ogni caso il mondo di Ilary, credetemi, è un mondo marcio dove lo spazio rimasto per la verità e per l’amore è veramente minimo. Un mondo dove nonostante le luci, il successo, le punturine, i soldi, c’e di base un grande, incolmabile, vuoto.