Corriere della Sera, 28 novembre 2023
Veleni nel libro dell’amico di Meghan
Londra. Siamo alla partita finale: e si intitola proprio Endgame il libro-bomba che esce oggi, firmato da Omid Scobie, il «portavoce ufficioso» di Meghan Markle già autore di Finding Freedom, il retroscena della saga reale dal punto di vista dei duchi di Sussex. Il sottotitolo del volume è significativo, «Dentro la battaglia per la sopravvivenza della monarchia»: perché la tesi di Scobie, sviscerata attraverso quasi 400 pagine, è che la Corona britannica è ormai vicina al collasso.
Ma Endgame è soprattutto un distillato di veleno che sta già suscitando polemiche e reazioni a Londra, dove in questi giorni sono circolate sui giornali succose anticipazioni: gli amici di William, quello che dal racconto ne esce peggio, lo hanno bollato come «teorie cospirative travestite da fatti».
Il nuovo libro appare soprattutto come un tentativo di scavare un solco fra William e re Carlo: il principe è dipinto come una «testa calda» che sa che «il regno di suo padre è solo di transizione e dunque si comporta di conseguenza». I due vengono descritti come in rotta di collisione e con vedute del tutto divergenti: un resoconto che contraddice il punto di vista di altri osservatori reali, i quali invece sostengono che William e Carlo siano diventati sempre più vicini dopo la diserzione di Harry.
Il principe emerge dal libro come un intrigante assetato di potere, «sempre più a suo agio con gli sporchi trucchi del Palazzo e con i cortigiani che se li inventano»: sarebbe stato William, con l’aiuto dei suoi assistenti, ad aver raffigurato alla stampa come mentalmente fragile suo fratello Harry, che invece in questo momento sarebbe pronto a tentare una riconciliazione con la sua famiglia.
Al re non va molto meglio: Carlo è presentato come «un padre fallito e un marito traditore che ha distrutto la vita di Diana», un viziato cresciuto fra incredibili privilegi che pretende perfino che i valletti gli stirino i lacci delle scarpe, ma soprattutto Scobie sostiene che il nuovo re non sia affatto contento del suo ruolo e che rimpianga la maggiore libertà che aveva come principe di Galles. Peggio, già prima della morte di Elisabetta i funzionari di Palazzo sostenevano che Carlo non avesse «la grinta o la visione per il prossimo capitolo della famiglia».
Il libro include anche dettagli della corrispondenza scambiata fra Carlo e Meghan dopo la famigerata intervista a Oprah Winfrey, dove la duchessa accusò membri della famiglia reale di aver espresso preoccupazioni razziste sull’eventuale colore della pelle del figlio suo e di Harry: in quelle lettere, scrive Scobie, viene rivelata l’identità dei due «colpevoli», ma lui è stato costretto a tacere i nomi per ragioni legali.
Scobie per questo libro nega di essere stato imbeccato da Meghan: ma aveva detto la stessa cosa anche per Finding Freedom, salvo che poi la duchessa aveva dovuto ammettere di aver passato al giornalista i suoi appunti. E pure in Endgame certi particolari inediti fanno scorgere la «manina» dalla ex attrice californiana che, a quanto pare, non ne vuole più sapere dei reali inglesi e non ha più nessuna intenzione di «rituffarsi in quella telenovela».