Estratto dell’articolo di Tiziano Fratus per “La Verità”, 27 novembre 2023
EFFETTI COLLATERALI DELLA LOTTA AL PATRIARCATO: “IN VENT’ANNI GLI UCCELLI SI SONO DIMEZZATI” – DANILO SELVAGGI, DIRETTORE GENERALE DELLA LEGA ITALIANA PROTEZIONE UCCELLI: “UN MILIONE DI SPECIE SU OTTO È A RISCHIO DI ESTINZIONE E CIRCA IL 70% DEGLI HABITAT NATURALI È STATO MODIFICATO DALL’AZIONE UMANA" - "IL VERO PROBLEMA È PERÒ L’ANALISI DELLE CAUSE. QUESTO CI PORTA A CONFRONTARCI CON L’INTERO SISTEMA DI INFRASTRUTTURE, MATERIALI E IMMATERIALI, CHE COMPONGONO IL NOSTRO MONDO..." -
Danilo Selvaggi (Matera, 1968) si laurea in filosofia e approfondisce i rapporti tra ecologia, cultura e politiche ambientali. Direttore generale della Lipu, è anche responsabile della Scuola Danilo Mainardi, membro del Comitato per il Capitale Naturale nonché consigliere della Fondazione Caetani che gestisce, tra l’altro, il Giardino di Ninfa.
In occasione dei sessant’anni dall’uscita di Primavera silenziosa di Rachel Carson, testo epocale che nel 1962 lanciò l’allarme sulla scomparsa degli uccelli […] ha scritto il saggio Rachel dei pettirossi. Primavera silenziosa, Rachel Carson e un nuovo inizio per la cultura ecologica […]. Gli abbiamo rivolto alcune domande.
[…] Recenti studi ci hanno informato che al mondo, dal 1970 ad oggi, una percentuale variabile tra il 50% e i due terzi della fauna selvatica è letteralmente scomparsa. […] «I dati dell’Ipbes, la Piattaforma intergovernativa per la biodiversità, dicono che un milione di specie su otto è a rischio di estinzione e che circa il 70% degli habitat naturali è stato modificato dall’azione umana. Sono dati spaventosi anzitutto dal punto di vista tecnico, perché i numeri della crisi sono così alti che anche solo il capire cosa fare è da mal di testa. Il vero problema è però l’analisi delle cause.
Questo ci porta a confrontarci con l’intero sistema di infrastrutture, materiali e immateriali, che compongono il nostro mondo. Il peso e gli impatti di questo sistema sono eccessivi e tra le conseguenze c’è anche quella che dicevamo: perdita di biodiversità e squilibri ambientali. Per fortuna, in questi decenni, anche grazie all’opera di Rachel Carson abbiamo potuto godere di una normativa ricca che, pur spesso disapplicata, ha fatto da argine».
[…] Oggi la situazione è quella a cui assistiamo ogni giorno: quali sono le difficoltà nella tutela dell’avifauna? Tra mezzo secolo ci saranno ancora uccelli selvatici? «Più che rispondere alla domanda dovremmo assumere un impegno: devono esserci. Il solo dubbio che possa non accadere, che si possa assistere a cieli vuoti e campagne silenziose è qualcosa che ripugna il senso comune prima ancora che il ragionamento. Il volo degli uccelli ci accompagna dall’alba dei tempi, il canto degli uccelli ci delizia e incanta.
Gli uccelli sono una meraviglia della natura e un indicatore dello stato di salute di ambienti e pratiche sociali. Gli studi della Lipu in campo agricolo dicono che dal 2000 ad oggi abbiamo perso quasi la metà degli uccelli delle campagne, rondini, allodole, calandri, e questo dipende dal fatto che abbiamo trasformato la terra in industrie a cielo aperto. Agricoltura intensiva, monocolture, stress del terreno, sostanze chimiche, nemmeno un fiore o uno specchio d’acqua. C’è qualcosa che non va, per la natura e per noi. La transizione ecologica è un processo complicato, che richiede tempo e attenzione, ma una cosa è certa: è indispensabile. Possiamo costruire un mondo in cui il benessere sia più autentico, più sano».
Le Oasi Lipu: che funzioni hanno nel paesaggio italiano? Perché sono così fondamentali? «Oggi la Lipu gestisce 25 Oasi e Riserve in giro per l’Italia. Sono scrigni di natura, con migliaia di specie animali e vegetali, e luoghi di incontro della gente. Ogni anno oltre centomila persone, scuole, ragazzi, adulti, vengono a trovarci. Fanno birdwatching, scoprono la biodiversità, ascoltano il silenzio o appunto i canti degli uccelli. E vanno via con la voglia di tornare al più presto». […]