La Lettura, 25 novembre 2023
Stranieri alla Scala
R iavvolgendo il nastro del tempo, la data chiave è il 3 agosto 1778. Giorno in cui si alzò per la prima volta il sipario su quello che sarebbe diventato – ed è – il teatro d’opera più importante del mondo, la Scala di Milano. La musica destinata a inaugurare una lunghissima serie di aperture di stagione fu un’opera in due atti di quell’Antonio Salieri (1750-1825), che nell’immaginario, per «colpa» del film Amadeus di Miloš Forman, viene ingiustamente ricordato come il nemico di Mozart. La partitura di Salieri – che Riccardo Muti recuperò il 7 dicembre 2004 – è L’Europa riconosciuta, dove Europa è una principessa. E se Salieri resta poco frequentato, altri autori sono assoluti carneadi: Giuseppe Nicolini, Angelo Tarchi, Sebastiano Nasolini...
A proposito di Europa. Il primo ingresso di un’opera di un compositore non italiano avviene già con la stagione 1779-1780. È Armida del ceco Josef Myslivecek (1737-1781), una vita breve ma pienissima di musica, trascorsa soprattutto in Italia, dove trovò successo anche il tedesco Johann Simon Mayr (1763-1845), ricordato come maestro di Gaetano Donizetti, attivo soprattutto a Milano, Venezia e Bergamo: inaugurò con le sue opere in questa primissima fase della Scala più stagioni (6) di qualunque altro straniero. A partire da quella del 1799-1800 quando il pubblico ascoltò La Lodoiska fino a quella del 1820-1821 con Fedra. Gli storici considerano la sua musica un importante ponte il Settecento e il melodramma dell’Ottocento. In confronto, può stupire che per il debutto del tedesco per eccellenza, Ludwig van Beethoven (1770–1827), occorre attendere il 1974 per la prima delle sue tre apparizioni scaligere con l’unico suo titolo lirico, Fidelio. Il tedesco più eseguito è Richard Wagner (1813-1883) con venti prime. Gli sta davanti solo il nostro Giuseppe Verdi (1813-1901), le cui opere sono state usate finora per 68 inaugurazioni.
E se quest’anno Riccardo Chailly apre con Don Carlo, il prossimo lo inaugurerà con La forza del destino. Lo stesso Verdi diede fama a Maria Callas che, a pochi giorni dal 2 dicembre 2023, centenario della sua nascita, ricordiamo nel suo primo trionfo scaligero, il 7 dicembre 1951, ne I vespri siciliani diretti da Victor de Sabata.