Il Messaggero, 24 novembre 2023
Dopo 40 anni scopre dall’ex fidanzata di essere padre di due gemelli
SULMONA. «Sei padre di due gemelli». La rivelazione-choc è arrivata quarant’anni dopo la fine di una relazione che sembrava ormai definitivamente archiviata nel libro dei ricordi. E invece un 60enne dell’Alto Sangro, che ha reincontrato casualmente l’ex compagna, si è trovato al cospetto di una realtà quasi inimmaginabile. Tanto che, ovviamente, incredulo, ha chiesto immediatamente il test del Dna. Dal quale è emerso che la donna aveva detto la verità. Ma non finisce qui: del segreto, ormai svelato, ha saputo anche l’attuale moglie dell’uomo che, ovviamente, non l’ha presa benissimo. Tanto da arrivare a battibeccare pesantemente con l’ex fidanzata del marito: litigi e tensioni crescenti che sono sfociate anche in una rissa vera, con tanto di ferite e necessità di ricorrere alle cure del Pronto Soccorso.
La storia affonda le radici negli anni 80. All’epoca di un fidanzamento, comunque felice, tra due ragazzi coetanei e residenti nello stesso luogo, un borgo dell’Alto Sangro. Una relazione che si era conclusa comunque civilmente e con una decisione condivisa, senza grandi strascichi negativi. Entrambi, poi, nel corso degli anni, avevano sposato altri partner. In modo imprevedibile, invece, i due ex fidanzati si sono casualmente reincontrati e la donna ha deciso di togliere il velo a quella verità tenuta nascosta per ben quattro decenni. Scioccato da questa rivelazione tardiva, l’uomo ha deciso di sottoporsi a un test di paternità in un ospedale della costa abruzzese: l’esame del dna ha confermato tutto.
Da questo punto in poi, la situazione si è surriscaldata: l’ex fidanzata e la moglie attuale dell’uomo hanno reagito male, e ne è nata una violenta disputa verbale e fisica che ha causato lesioni anche serie, tanto da richiedere cure mediche d’urgenza. Lo scandalo ha portato le due donne a diffamarsi reciprocamente attraverso i social network, coinvolgendo anche i rispettivi familiari in una guerra senza campo. Le denunce penali sono state successivamente presentate alle autorità competenti.
Le indagini svolte sull’episodio hanno portato all’invio di un’informativa all’autorità giudiziaria di Sulmona. La vicenda è finita davanti a un giudice che ha già ascoltato i primi testimoni.