Estratto da www.rainews.it, 23 novembre 2023
IN CINA C'È UNO STRANO AUMENTO DI CASI DI POLMONITE: VISTI I PRECEDENTI CI DOBBIAMO PREOCCUPARE? - L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA' HA CHIESTO A PECHINO DI FORNIRE LE INFORMAZIONI SULLA MALATTIA CHE STA COLPENDO IN MODO PARTICOLARE I BAMBINI - AL MOMENTO LE AUTORITA' CINESI, NOTE PER L'OPACITA' INFORMATIVA, SOSTENGONO CHE NON CI SIA NULLA DA TEMERE (E ALLORA PREPARIAMOCI AL PEGGIO...) -
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha chiesto ufficialmente alla Cina di fornire informazioni dettagliate sull'aumento delle malattie respiratorie e sui focolai di polmonite segnalati nei bambini dopo che la Commissione sanitaria nazionale di Pechino, in una conferenza stampa del 13 novembre, ha segnalato una crescita del fenomeno nel Paese.
L'agenzia sanitaria dell'Onu, in una nota, ha affermato che le autorità cinesi hanno attribuito il rialzo dei casi alla revoca delle restrizioni anti-Covid e alla circolazione di agenti patogeni come l'influenza, il micoplasma pneumoniae (un'infezione batterica comune che colpisce i bambini più piccoli), il virus respiratorio sinciziale e il virus che causa il Covid-19.
Le autorità cinesi inoltre, hanno sottolineato la necessità di rafforzare la sorveglianza in strutture sanitarie e comunità, nonché di rafforzare la capacità di gestione del sistema sanitario. Sia la Cina sia l'Oms hanno dovuto affrontare dubbi sulla trasparenza della segnalazione dei primi casi di Covid-19 emersi nella città di Wuhan già alla fine del 2019.
L'agenzia di Ginevra ha riferito anche che gruppi, tra cui il Programma per il monitoraggio delle malattie emergenti, hanno segnalato focolai di polmonite non diagnosticata nei bambini nel nord della Cina e non è chiaro se i casi siano associati all'aumento complessivo delle infezioni respiratorie segnalato in precedenza dalle autorità cinesi o ad eventi separati.
Per questo motivo, l'Oms ha richiesto ulteriori informazioni epidemiologiche e cliniche, nonché risultati di laboratorio su questi focolai segnalati tra i bambini, attraverso il meccanismo del Regolamento sanitario internazionale. [...]