Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  novembre 22 Mercoledì calendario

Elodie, un minuto poi e Ebbasta

Quando si verificano certe tragedie, sapere che importanti personalità del mondo della cultura e dello spettacolo fanno sentire la propria voce per sensibilizzare l’enorme platea che sono in grado di raggiungere, è qualcosa che apre il cuore. Tanto più se si tratta di personalità che sanno parlare ai giovani, li conoscono, trasmettono il messaggio giusto nel modo giusto.
Ecco perché nei giorni scorsi abbiamo seguito con partecipazione e coinvolgimento gli appelli di grandi attrici, cantanti e scrittrici – come non condividerli? – sui pericoli di certe canzoni che inneggiano alla violenza sulle donne; o contro la società patriarcale «pregna della cultura dello stupro»; o sul fatto che ciò che sta succedendo non è un problema di «una» ma di «tutti» E così, con lo stesso spirito, l’altra sera ci siamo uniti idealmente al minuto di silenzio in memoria di Giulia chiesto da Elodie – regina di quel party di riferimento tutto femminile e femminista – in apertura del suo concerto al Forum di Assago. Applauditissimo. E chiusosi, mentre il pubblico già defluiva, sulla registrazione del brano che la pop star canta con Sfera Ebbasta, Anche stasera. Dove si narra di un ragazzo, una ragazza e una relazione difficile. «Sei soltanto mia, mai più di nessuno, odio chi altro ti ha avuta o fatta sentire al sicuro», «Se domani finisce è un problema», «Per te vado in galera».
C’era molta confusione. E forse nessuno ci ha fatto caso.