la Repubblica, 21 novembre 2023
A colloquio con Mara Venier e Loretta Goggi
Amiche, coetanee (delle signore non si dice l’età, qui c’è solo da essere orgogliose: 73 anni) ironiche ma diversissime. Solare, Mara Venier davanti alle telecamere è come se stesse nel salotto di casa. Riservata, più timida, Loretta Goggi dice che solo grazie a Carlo Conti, che l’ha convinta a fare la giurata a Tale e quale, è tornata in tv. «Grande imitatrice, cantante, attrice, che talento: se fosse nata in America», dice la zia Mara, «avrebbe fatto qualsiasi cosa».
L’ha voluta al suo fianco per presentare Noi e… lo show in onda mercoledì 22 novembre su Rai 1, per raccogliere fondi per l’Unicef. Conduttrici, per la prima volta insieme. «Un’idea bellissima. Con noi ci sono Nino Frassica, che fa il presentatore delle presentatrici, Luca Argentero, Raoul Bova, Pierpaolo Spollon, Federica Pellegrini, per la musica Michele Bravi, Francesco Gabbani, Paola e Chiara», racconta Goggi, «è una serata dedicata ai bambini in difficoltà e al futuro. Chiediamo agli ospiti se i loro sogni si siano avverati e cosa sperano per i figli».
Una cosa in comune, le due primedonne, nonostante migliaia di ore in tv alle spalle, ce l’hanno: le mani fredde prima del debutto. «Mi ha colpito che anche quelle di Mara, che è una leonessa, siano gelide», dice Goggi. «Siamo state veramente insieme solo nel programma, lei ha avuto il Covid, ci sentivamo per telefono. In scena ci siamo guardate: contiamo su di noi, massima libertà, a parte i momenti istituzionali. Ci siamo divise i compiti da brave sorelle. Ci conosciamo da anni, io stavo con Gianni Brezza, lei con Renzo Arbore, ci incontravamo a casa di un’amica produttrice, organizzava la festa dell’Acquario; né io né Mara apparteniamo a quel segno zodiacale. Mentre gli altri ballavano e brindavano, noi ci raccontavamo la vita, c’è grande empatia. Dalla morte di Gianni non sono più uscita la sera e lei ha cominciato a invitarmi a Domenica in».
Nel 2000 Mara Venier aveva condotto in coppia con Katia Ricciarelli a Lecce una storica serata sotto il diluvio, con l’orchestra in fuga sotto la pioggia. «Che ridere, scappavano tutti e io urlavo: “Che uomini siete?”, non avevo capito che dovevano salvare gli strumenti. Non capita spesso di fare coppia con una donna in tv», racconta la conduttrice, «per lo show dedicato all’Unicef ho tirato dentro Loretta, non solo è la più brava, è una donna speciale. Il suo amore per il marito, a cui ha dedicato la vita, mi tocca il cuore e mi commuove. Quando è rimasta sola, ho visto il dolore: avrei voluto abbracciarla sempre». Venier crede nella complicità femminile, anche se, confessa di essere «stata tradita e ho preso varie fregature. Ma non hanno modificato il mio approccio: ho saputo perdonare, perché è giusto cercare di capire l’altra e recuperare. Le donne insieme sono forti. Poi ci sono anche le vere str***e, ma è un altro discorso. Stare in scena con Loretta mi ha fatto bene».
Goggi – che ha scritto una fiction con la sorella Daniela e vorrebbe Mara attrice – non crede fino in fondo nell’amicizia femminile. «Non ho avuto un’amica del cuore, forse perché in tempi lontani, a 25 anni, sono stata profondamente delusa. Mia sorella è il mio punto di riferimento. L’uomo è cameratesco, si allea già nello spogliatoio; noi siamo competitive, lucide, forse più maliziose, vediamo nell’altra una rivale al di là della pacca sulla spalla. Ma Mara l’ho sempre sentita vicina». In tv il percorso delle donne è stato lungo. «A fare la storia sono stati Baudo, Arbore, Corrado, Mike, Tortora, le donne avevano un ruolo marginale, vallette o ballerine», osserva Venier, «Loretta e Raffaella Carrà hanno segnato il cambiamento. Io sono arrivata a Domenica in dopo anni di conduzione al maschile, oggi la tv è delle donne: Maria De Filippi, Milly Carlucci, Antonella Clerici».
Cosa pensate di questa strana stagione tv? «Penso che sia ingiusto demolire a priori i nuovi programmi», dice Venier, «bisogna dare tempo al tempo, devono crescere. Il pubblico, lo capisco, è affezionato alle trasmissioni in onda da anni e ai volti familiari». «Per me è difficile rispondere», replica Goggi, «non capisco il gusto del pubblico. Sui social si lamentavano: Goggi deve tornare. Faccio Benedetta primavera, che si reggeva su uno scheletro importante, uno show scritto, e via alle critiche: troppe parole, più ritmo. Il varietà deve essere veloce. Oggi gli spettatori amano le repliche di Montalbano, Fiorello, i conduttori credibili. Non ci sono più gli ascolti di una volta, puoi avere una fetta, non la torta intera». E i volti nuovi? «Io qualche idea ce l’avrei», aggiunge Venier, «Emma, bravissima anche come attrice; Elodie, bella come il sole, una showgirl completa: amerei vederla condurre con Amadeus il Festival di Sanremo». Nessuno crede che sarà davvero la sua ultima Domenica in. «Stavolta è vero, ma non vuol dire che lascio la tv… Tanti ospiti vengono perché ho seminato bene, sono il mio patrimonio. Avrò Laura Pausini, sono felice, non era mai venuta. Nel futuro mi piacerebbe fare un programma un po’ arboriano, in seconda serata, avrei già l’idea per il titolo, A casa di zia Mara, un salotto per chiacchierare in libertà. E qui torna il tema dell’amicizia».