la Repubblica, 20 novembre 2023
Il nuovo culto dei terrapiattisti
ROMA – La terra piatta sì, va bene, «serve ad attirare l’attenzione dei media», l’obiettivo è un altro: fondare una religione. Con tutti i vantaggi che comporta: 8 per mille, luoghi di culto, «avremo le nostre leggi, i nostri tribunali, le nostre scuole, saremo uno Stato nello Stato», spiega Gabriele Ceracchini, che qui è un po’ l’animatore e parla senza sosta per ore. Domenica mattina, sala convegni di un albergo romano vicino a piazza San Giovanni, ci sono un centinaio di persone, età media sulla cinquantina e arrivate da varie parti d’Italia, altre sono collegate su Zoom: si definiscono “neomondisti” e mettono in discussione tutto. Perché la terra piatta invece che rotonda lo considerano la base: se togli quella, tutto ciò che pensiamo sia vero e condiviso magicamente non lo è più. Il quarantenne Ceracchini, che a volte viene ospitato da trasmissioni radio e tv, è un po’ il volto pubblico di questo “movimento libertario” – come lo chiama lui – e la fa da mattatore. Poi parlano altri mini-guru del settore: Sara Gamberoni, Giancarlo Infante, Albino Galuppini e l’olandese Adrian van Weereld. Venti euro di quota di partecipazione con incluso il “delizioso pranzo carpotecnico”, vale a dire la tecnica di cucina di frutta e ortaggi per creare piatti simili a quelli tradizionali anche a base di carne.L’organizzatrice all’ingresso ha la spilla di ViVi, i duri del mondo no-vax, si vende la pasta al platano e il “manuale della rivoluzione fruttariana sostenibile”. La politica qui sembra lontana: se il mondo complottista in passato aveva trovato sponde e ospitalità soprattutto in 5 Stelle e Lega, a questo giro si tenta il salto di qualità religioso. «Uno che ha capito che la terra è piatta non lo freghi più», assicurano qui. «Tutti gli astronauti hanno fatto una finaccia, caduti in depressione perché hanno capito di aver fatto una truffa all’umanità», viene rivelato. La chiamano per l’appunto “truffa eliocentrica” e se sventi quella allora smettidi pensare che l’11 settembre le Torri Gemelle siano state buttate giù dagli aerei di linea, smetti di credere al Covid-19, sostieni l’esistenza delle scie chimiche, contesti «la perdita della sovranità monetaria». C’è l’orgoglio di smentire qualsiasi verità condivisa. «Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti; senti solo che c’è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo», viene illustrato in apertura del sito Shinsekai, nome esatto del culto. La questione dell’alimentazione viene presa molto sul serio e per questo c’è il banchetto con il manuale in vendita che offre spunti interessanti, per così dire. L’obiettivo finale da raggiungere dopo varie tappe infatti è, o sarebbe, una dieta basata su un unico elemento: la mela. Una sola mela al giorno, alle 19. A quel punto si può smettere di lavarsi i denti, alle donne scompaiono le mestruazioni, non si patisce più il dolore del parto, il sonno necessario per stare bene si riduce a 4 ore a notte, la pelle si rassoda. Temi e considerazioni sconsiderate, ma anche per questo c’è la giusta risposta: «Come dicono a Roma, “esticazzi”? Freghiamocene del giudizio altrui!», dice solenne il solito Ceracchini. Però stavolta non applaude nessuno.