il Fatto Quotidiano, 19 novembre 2023
Dottoressa uccisa a fucilate: la pista della ’ndrangheta
Al momento le modalità mafiose sono l’unica certezza nell’agguato a Santa Cristina d’Aspromonte dove è stata uccisa Francesca Romeo, una dottoressa di 67 anni che aveva finito il suo turno di guardia medica nell’ambulatorio del paesino in provincia di Reggio Calabria. Con lei, in auto, c’era il marito, Antonio Napoli, pure lui medico psichiatra dell’Asp, rimasto lievemente ferito a un braccio. Il killer li ha sorpresi sparando due colpi di fucile. L’obiettivo era sicuramente lei. La Procura di Palmi e la Squadra mobile non hanno dubbi e stanno indagando per capire il contesto in cui è maturato il delitto. Interrogato due volte il marito, il movente non è chiaro e non ci sono elementi che possano collegare l’attentato ad ambienti di ’ndrangheta. Le due vittime sono da tutti considerate brave persone, professionisti tranquilli e dediti al lavoro. “Un omicidio strano” è stato definito dagli inquirenti, mentre il presidente dell’Ordine Pasquale Veneziano denuncia l’isolamento dei medici che lavorano in Calabria.