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 2023  novembre 19 Domenica calendario

Reo con fesso

Avendo un ministro della Giustizia, il giulivo Nordio, che predicava di “diminuire le pene anziché alzarle”, “depenalizzare i reati anziché crearli”, “snellire i processi” e “ridurre il carcere” perché “basta con il panpenalismo”, il governo alza le pene (solo le massime), inventa reati, complica i processi, ingolfa procure, tribunali e carceri realizzando il panpenalismo. Con una lodevole eccezione: i crimini dei colletti bianchi che, non essendo commessi da poveri o donne incinte e danneggiando lo Stato più di quelli di strada, vengono depenalizzati (abuso d’ufficio, evasioni fiscali e traffico d’influenze) o esclusi dal carcere obbligatorio (corruzione e altre minuzie). “Il vero allarme per i cittadini – dice il ministro cabarettista a Libero – sono furti e rapine” (peraltro puniti fin dai 10 Comandamenti). Perciò in un anno il governo ha inventato o aggravato i seguenti reati: rave party, abbandono di rifiuti, omicidio nautico, lesioni nautiche, traffico di migranti, violenza di genere, violenza contro personale sanitario e scolastico, reato universale di gestazione per altri, dispersione scolastica, furti di donne incinte o madri di prole fino a un anno, incendi boschivi, occupazione abusiva di immobili (esclusa Casa Pound), guida in stato di ebbrezza o con uso di cellulare, rifiuto di esibire documenti di guida, parcheggio in aree disabili, spaccio minorile, istigazione all’accattonaggio, truffe ad anziani, rivolte anche pacifiche in carceri e Cpr, istigazione anche epistolare alle disobbedienze medesime, resistenza a pubblico ufficiale, blocco stradale col corpo, imbrattamento di edifici pubblici con vernice lavabile. Si dirà: ma quelle cose non si fanno. Giusto: infatti sono punite dalla notte dei tempi sotto altre etichette.
In più è stata prolungata fino a 18 mesi la permanenza nei Cpr per i migranti che non hanno commesso reati. E ora sono allo studio, su proposta di ministri ed esponenti di maggioranza: la castrazione chimica degli stupratori, pene più alte per l’abbandono di animali, nuovi reati di istigazione all’anoressia, istigazione alla violenza sui social e “stesa” (le baby gang che sparacchiano in aria da auto o moto: detto anche “reato Gomorra” o “reato Mare fuori”). Ciliegina sulla torta: 300 mila agenti di pubblica sicurezza potranno comprarsi un’arma senza licenza né test sanitari o psicologici e portarla dietro fuori dal servizio. Così avremo 300 mila armi in più, che è proprio quel che ci vuole. Nella fretta, mentre alzava le pene per le truffe agli anziani, il governo s’è scordato di abolire la Cartabia che vieta di processare i truffatori se i truffati non li querelano. E di precisare, magari per bocca di Vittorio Sgarbi, che per la truffa ai Beni Culturali la pena massima è un posto di sottosegretario ai Beni Culturali.