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 2023  novembre 18 Sabato calendario

Il questionario di Serena Dandini

La parola «musa» suona sempre affascinante: ma il destino delle muse, in realtà, è un po’ triste?Sotto la generica definizione di «muse» si nasconde un universo che racconta la storia della creatività umana e, su questo campo di battaglia, molte delle donne che racconto nel libro hanno giocato un ruolo non inferiore a quello degli artisti che hanno ispirato. Osservando da vicino le loro vite, si scopre che dentro i recinti in cui la società le ha relegate si nasconde un mondo in ebollizione, una galassia multiforme e variopinta che, forse proprio a causa delle costrizioni del tempo, ha permesso alle muse di sviluppare capacità inaudite che possono essere ancora d’ esempio per le donne di oggi.Qual è il primo libro che ha letto da bambina?Il primo che ricordo è «Il giornalino di Gian Burrasca». Dopo averlo letto ho deciso che un po’ d’impertinenza non sarebbe guastata nella vita.Nella casa dov’è cresciuta quali libri c’erano?Purtroppo non tantissimi, i codici legali di mio papà avvocato e i libri di archeologia che appassionavano mia mamma.Il libro che più ha amato nella vita? (e perché?)«Ritratto di signora» di Henry James, perché la protagonista Isabel Archer è una donna piena di vita che poteva inseguire i suoi sogni, e invece un amore sbagliato l’ha destinata all’infelicità. Ogni volta che lo rileggo soffro per lei e provo a immaginare un altro finale.Quello più noioso che non è mai riuscita a finire?Lo confesso, non ho mai finito l’«Ulisse» di Joyce e credo che non lo finirò mai.C’è un libro che cita senza averlo letto?La Bibbia.Quale eroe di romanzi le piacerebbe essere?Tutte le eroine dei romanzi di Eve Babitz di cui racconto nel mio libro, e il «Conte di Montecristo» di Alexandre Dumas.C’è un libro che l’ha fatta piangere?«L’amore ai tempi del colera» di Gabriel Garcia Marquez.Il miglior libro d’amore?«Orgoglio e pregiudizio» di Jane Austen.Il migliore libro d’avventura?«Le avventure di Huckleberry Finn» di Mark Twain.Il momento della giornata che preferisce per leggere?Per me è sempre la sera, quando il buio sfuma i contorni della realtà e mi permette di dimenticare la mia per immergermi nelle vite degli altri.Quanto tempo dedica alla lettura alla settimana?Dipende dalle stagioni, leggo di più quando fa molto freddo o molto caldo. Nelle mezze stagioni non riesco a stare ferma, ma le mezze stagioni non esistono più.La posizione preferita
Sdraiata con molti cuscini, abbandonata e comoda.Quanti libri possiede (più o meno)?Prima ne possedevo molti di più, poi ad ogni trasloco ne ho regalati un po’. Cerco di conservare l’essenziale, che è sempre troppo. Però non ho mai rinunciato alla mia collezione di libri sul giardinaggio.Come li tiene in ordine?In un disordine ragionato che segue passioni e interessi, anche se mi trovo spesso a ricomprarli dato che non trovo quasi mai quello che cerco.Dove?In studio, in corridoio, sul comodino, in bagno, in salotto. Ma mai in cucina.Ha regalato un libro per sedurre?Da ragazza quando ingenuamente volevo essere amata per la mia intelligenza.È stata mai sedotta con un libro?Più che dai libri, dagli uomini che me li regalavano. Un effetto ottico che induce a sviste madornali, ma si capisce sempre troppo tardi.Come tiene il segno della lettura?Faccio le orecchie e non me ne vergogno.Li sottolinea?Sì, ma solo i più amati.Ha mai buttato via un libro?Di rado, ma l’ho fatto. È incredibile, ci sono dei libri che nessuno vuole neanche regalati.Li impresta i libri?Con molta fatica e solo a persone di cui ho estrema fiducia. Si può rompere un’amicizia per una mancata restituzione.Li restituisce se li imprestano a lei?È un punto d’onore.Che libri tiene sul comodino da notte?Quelli che non riesco mai a leggere.L’ultimo che ha letto?
Michela Murgia, «Tre ciotole». Mi piace lei come donna, come scrive, come s’indigna e naturalmente il suo sense of humour.Se dovesse andare su un’isola deserta che libro porterebbe con sé?Nessuno, meglio crema solare ad alta protezione.Il genere letterario che meno ama
Le biografie dei politici che non voterei mai.