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 2023  novembre 17 Venerdì calendario

Periscopio

periscopiodi Diego Gabutti
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... le sofferenze dei palestinesi sono equiparate al genocidio nazista. Le aberrazioni e distorsioni della realtà che spadroneggiano nei social, nei talk show televisivi, nei cortei studenteschi e della sinistra radicale non possono essere contrastate facilmente. Non basta esibire fatti e prove. Quelle distorsioni e aberrazioni sono effetti d’un analfabetismo storico, politico e culturale che riduce la memoria della Shoah a un’invenzione e a un indebito ricatto morale dei discendenti di sei milioni di morti. Michele Magno, ItaliaOggi.
La bufala dei bambini decapitati. Titolo dell’Unità rediviva (e negazionista).
Israele è uno Stato terrorista e Hamas un partito politico che ha vinto le elezioni in Palestina. Recep Tayyip Erdogan, gran sultano.
Votare a Gaza è infatti come votare in Veneto. Anzi, meglio. Vuoi mettere i liberi seggi elettorali d’Allah e quelli delle nostre democrazie corrotte? Dal web.
In Israele i coloni e la destra religiosa predicano la necessità di scacciare i palestinesi, che per loro è anche la realizzazione di un disegno divino. Hamas fa lo stesso in nome dell’Islam e ciò ora è rinfocolato dai massacri perpetuati a Gaza, che stringono il cuore. Sari Nusseibeh, ex rettore dell’università al Quds (Lorenzo Cremonesi, Corriere della Sera).
I terroristi si sentono protetti dentro l’ospedale al Shifa e sanno di costringere Israele a una battaglia su tre fronti: Gaza, la politica e gli alleati. Titolo del Foglio.
L’Olocausto ci ricorda l’esigenza d’opporci alla carneficina degl’indifesi: 4 mila bambini sono [già stati] massacrati. Va imposto a Israele il cessate il fuoco. L’Occidente ha i mezzi per farlo. (…) Cosa aspettiamo? Elena Basile, il Fattoide quotidiano.
Strano che l’Occidente – ricorrendo agli stessi «mezzi», quali che siano – non abbia mai pensato a fermare Putin, visto che anche in Ucraina si fa strage di bambini ed è in corso da quasi due anni una gran carneficina d’indifesi. Che cosa si aspetta? Pierpaolo Albricci, ItaliaOggi.
Cessate il fuoco subito: fermiamo il massacro di Gaza! Governo Meloni, ministro Tajani, fatevi coraggio: sospendete immediatamente la fornitura d’armi italiane a Israele. Giuseppe Conte, un tweet.
Tra il 2013 e il 2022 le aziende italiane hanno venduto a Tel Aviv armamenti per un valore pari a quasi 120 milioni di euro. In particolare, gli anni dei governi gialloverde e rossogiallo sono quelli in cui il valore delle esportazioni è stato più alto: 18,4 milioni di euro nel 2018, 28,7 nel 2019 e 21,4 nel 2020. Si tratta di legittimi scambi commerciali, che però nel suo nuovo costume da pacifista Conte evidentemente dimentica. il Foglio.
Egon Friedell [cabarettista e filosofo] possedeva una casetta per le vacanze estive a Kufstein, nelle immediate vicinanze del confine con la Baviera. Un giorno, all’inizio della primavera del regime di Hitler, raggiunse passeggiando il territorio bavarese, e all’improvviso, teso attraverso l’idillica strada del paese, vide un nastro bianco sul quale erano scritte in caratteri maldestri le parole: «Gli ebrei non sono desiderati». Questa specificazione di un non desiderio, esposta come il «Benvenuti!» sul nastro che s’attacca per la sagra del santo patrono, gli apparve immensamente comica. L’aspetto grottesco della faccenda lo rallegrò più di quanto lo impaurisse quello terribile. Alfred Polgar, Marlene, Adelphi 2023.
Martedì le autorità ucraine hanno incarcerato Oleksandr Dubinsky, un parlamentare che quattro anni fa aveva aiutato l’ex sindaco di New York e avvocato di Trump, Rudy Giuliani, nel tentativo fallito di scavare nel passato di Biden per conto dell’allora presidente Donald Trump. Dubinsky è accusato di tradimento per aver presumibilmente lavorato anche per aiutare Putin nella sua guerra contro l’Ucraina. David L. Stern, il Foglio.
[San Francisco]. Il summit Usa-Cina è riuscito. C’è aria di disgelo. Titolo del Corriere della Sera.
[Sciopero di venerdì 16. La precettazione] è un attacco alla democrazia. Maurizio Landini (Valentina Conte, Repubblica).
[Roma]. I sindacati evocano lo «squadrismo» ma cedono alle richieste di Salvini: dimezzato lo sciopero. Titolo del Giornale.
Il ministro Francesco Lollobrigida è inebriato dall’imminente approvazione della legge che proibirà in Italia la produzione e il commercio della carne coltivata, o sintetica, come piace dire a lui. (…) Vuoi mettere, d’altra parte, la frisona? (…) Oggi nei paesi sviluppati ognuno di noi consuma 76 chilogrammi di carne all’anno (in Italia 79); nei paesi in via di sviluppo se ne consuma meno della metà, 34 chilogrammi; e poi ci sono i paesi poveri, dove se ne consumano dieci chili scarsi e, siccome è una media, c’è chi vede sì e no un arrosticino ogni sei mesi. Ecco, sembra brutto prospettare a costoro l’ipotesi di rimediare una bistecca coltivata un paio di volte la settimana. È robaccia. In attesa della frisona, meglio star leggeri. Mattia Feltri, La Stampa.
Gratta gratta, dietro le contorte fumisterie del complottismo globale, che riguardino i vaccini o la Nato, si va a finire sempre a quell’impasto di nazionalismo, autoritarismo, tradizionalismo e irrazionalismo che nel corso del Novecento, per brevità, abbiamo imparato a chiamare fascismo. Linkiesta.
Hai voglia a dire «Tolkien è di tutti». Al gran galà per l’inaugurazione della mostra romana dedicata allo scrittore, tantissima destra, tutta destra, solo destra. Non soltanto premier, ministri, sottosegretari, funzionari di rango, ma anche sindaci, assessori, direttori di telegiornali e di reti, ed era davvero uno spettacolo vedere tanta politica e tante istituzioni in giacca e cravatta rendere omaggio all’icona della controcultura giovanile [e neofascista, anche un po’ neonazi] dei Settanta. Flavia Perina, La Stampa.
Le mie opinioni inclinano sempre più verso l’anarchia (intesa filosoficamente come abolizione d’ogni controllo, non come uomini barbuti che lanciano bombe). [Né come fascistoni che fanno il saluto romano]. J.R.R. Tolkien, Lettere 1914-1973, Bompiani 2018.
Il Signore degli Anelli è l’unica avventura in cui gli eroi non rischiano la vita per conquistare un tesoro, ma per andarlo a buttare. [Non è esattamente quel che fanno Meloni e soci con cariche, poltrone e parenti da sistemare]. Massimo Gramellini, Corriere della Sera.
Chi dice di non amare il potere meriterebbe di perderlo. Roberto Gervaso.