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 2023  novembre 16 Giovedì calendario

SICURI DI AVER CAPITO BENE COS’È E COME FUNZIONA ’STO PNRR? RIPASSONE PER I PIÙ DISTRATTI – IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA, APPROVATO NEL GIUGNO 2021, È QUASI AL GIRO DI BOA: L'ITALIA FINORA HA INCASSATO 85 MILIARDI IN DUE ANNI – ADESSO IN GIOCO CI SONO OLTRE 190 MILIARDI DI EURO DI FONDI E IL 3% DI PIL IN PIÙ ENTRO IL 2026. MA CI SONO FORTI RITARDI – OBIETTIVI, REGOLE, SCADENZE E MODIFICHE: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE -

Il Pnrr è quasi al giro di boa: l'Italia entro l'anno incasserà la quarta rata e poi con la revisione del piano il governo (che aspetta l'ok di Bruxelles) conta di rimediare ai ritardi e mettere in sicurezza sino al 2026 l'intero pacchetto di interventi. In gioco oltre 190 miliardi di euro di fondi ed il 3% di Pil in più entro il 2026. […]

1 Cos'è il Pnrr? Il Pnrr, ovvero il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è il programma con cui il governo gestisce i fondi del Next generation Eu, ovvero il programma di investimenti introdotto dall'Unione europea per favorire il rilancio economico dei 27 e risanare le perdite causate dalla pandemia.

2 Chi lo ha scritto? Il Piano è stato impostato dal governo Conte 2 e poi redatto dal governo Draghi subentrato successivamente. La Commissione europea lo ha approvato nel giugno 2021. Dalla scorsa estate il governo Meloni ha però avviato un processo di revisione ed integrazione col RePowerEU (il piano europeo che serve ad accelerare la transizione verso l'energia pulita) tutt'ora al vaglio di Bruxelles.

3 Quanto vale? In totale la Ue ha assegnato all'Italia 191,5 miliardi di euro: 122,6 miliardi di prestiti, che il nostro paese dovrà restituire nel tempo all'Ue, e i 68,9 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto. Il nostro Paese è il principale beneficiario del programma europeo.

4 Cosa prevede? Il Pnrr prevede sei missioni, organizzate in componenti, ognuna delle quali comprende una serie di misure, che possono essere riforme normative o investimenti economici. Si va dalla transizione ecologica a quella digitale, dalla sanità alla scuola, dai trasporti alla giustizia: le materie in agenda sono diverse e numerose. Si tratta complessivamente di 358 misure e submisure, di cui 66 riforme e 292 investimenti.

5 Che impatto ha il Pnrr sul nostro Pil? Secondo le stime dell'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) il Pnrr dovrebbe far crescere il Prodotto interno lordo di almeno 3 punti entro il 2026.

6 Chi gestisce il Piano? Misure e scadenze sono assegnate perlopiù a ministeri e Dipartimenti della presidenza del consiglio ed in parte agli enti locali. Gli enti maggiormente coinvolti in questo senso sono il ministero delle Infrastrutture, titolare di 72 misure per un totale di 49,5 miliardi e quello dell'Ambiente […]

7 Quali vincoli ci ha imposto la Commissione Ue? Sono diversi gli impegni che Bruxelles ci chiede di rispettare, il principale riguarda il completamento di tutti gli interventi entro il giugno del 2026 pena l'obbligo di restituire i fondi ricevuti. Poi il 37% deve essere destinato ad ambiente e clima ed il 20% alla transizione digitale.

8 Chi controlla la sua attuazione? Dopo la revisione della governance che ha sottratto poteri al ministero dell'Economia la cabina di regia del Pnrr fa capo a Palazzo Chigi ed in particolare al ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. La Corte dei Conti svolge un monitoraggio semestrale sulla realizzazione del piano, più marginale il ruolo del Parlamento a cui il governo invia relazioni periodiche.

La verifica finale è però in capo alla Commissione Ue che autorizza l'erogazione dei fondi su base semestrale solo se risultano raggiunti i traguardi («milestones») e gli obiettivi («target») concordati con l'Italia.

9 Sono possibili modifiche? Certamente. Tutti i paesi possono richiedere di modificare il piano, in qualsiasi momento della sua attuazione, rispettando le indicazioni della Commissione. L'Italia l'ha fatto la scorsa estate: allo scopo di recuperare i ritardi ha proposto sia di rimodulare una serie di scadenze sia di stralciare nove misure (e 144 progetti), tra cui quella contro il dissesto idrogeologico, per un ammontare di 15,9 miliardi. L'interlocuzione con la Commissione Ue è tutt'ora in corso, e per questo ancora ieri Fitto era a Bruxelles. […]

10 Quanto abbiamo incassato sino ad oggi? L'Italia in tutto ha già ricevuto oltre 85 miliardi: il 13 agosto 2021 ha ottenuto 24,9 miliardi di acconto (quasi 9 a fondo perduto e quasi 16 di prestiti), poi 21 con la prima rata ufficiale ed altri 21 con la seconda ed infine 18,5 con la terza, per la quale però tra richiesta e versamento (avvenuto a ottobre) son passati ben 10 mesi perché nel frattempo la guerra in Ucraina, i prezzi dell'energia ed il caro inflazione hanno creato difficoltà di reperire tante materie prime e reso più complicato rispettare il cronoprogramma. Dopo l'estate è partita la richiesta per la quarta da 16,5 miliardi. Per ottenere poi la quinta (altri 18 miliardi) andranno centrati entro l'anno tutti gli obiettivi relativi al secondo semestre 2023.

11 Stiamo rispettando il cronoprogramma? La Corte dei Conti ha da poco certificato che gli obiettivi del primo semestre sono stati tutti centrati esprimendo però «preoccupazioni» per quando riguarda la seconda metà dell'anno. Dei 69 obiettivi europei del secondo semestre 2023 (la maggioranza dei quali interessati da proposta di modifica nel documento di revisione del Piano) «a metà ottobre ne erano stati già conseguiti 10, oltre a 6 su 15 di quelli nazionali del terzo trimestre 2023». […]