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 2023  novembre 13 Lunedì calendario

Intervista a Lillo


Grazie alla sua versatilità, e alle grandi doti da ballerino – come ci tiene a sottolineare -, Lillo ormai è una dose di energia assicurata. Anche per gli amici.
Cos’è l’amicizia per Lillo?
«Per me è fondamentale: ho investito più di altri nell’amicizia e nell’affetto, perché, a parte mia moglie e i familiari più stretti, non ho avuto figli. Quindi ho sempre avuto molto spazio per gli amici».
Con un amico ha anche creato una coppia di successo: Lillo e Greg.
«Sì, noi abbiamo cominciato come amici: ci siamo frequentati per sei anni prima di lavorare insieme. La band Latte e i suoi derivati è arrivata molto dopo. Quindi possiamo dire che tutto è nato dall’amicizia».
È più facile o più difficile lavorare con gli amici?
«Cerco sempre, finché posso, di crearmi un gruppo di persone a cui voglio bene. O con cui comunque sto bene. Sono uno di quelli che ha bisogno di un clima rilassato sul set. Poi c’è anche chi lavora bene sotto stress. Ma io no».
A Lucca Comics & Games 2023 ha presentato Elf Me, film ambientato durante le feste, che arriva su Prime Video il 24 novembre: che cosa fa Lillo a Natale con gli amici?
«Mi piace giocare: giochi da tavolo, giochi di carte. Evito solamente la tombola: ho sofferto troppo da piccolo con mia nonna che ci faceva fare sei ore di tombola partendo dalle tre del pomeriggio! Quindi ho un problema solo con quel gioco. Per il resto mi piace tutto».
Nel film c’è anche Caterina Guzzanti, con cui vi frequentate davvero, e che ritrova dopo la partecipazione a LOL – Chi ride è fuori. È sempre bello lavorare con lei sul set?
«Caterina è fantastica. In questo film un po’ meno però: è l’assistente di Babbo Natale, particolarmente pignola, che proprio non sopporta il mio personaggio, un elfo casinista».
A Lucca c’è stata anche una mostra dedicata alla sua passione per le miniature: come è nata?
«È partito tutto dal fatto che non rimorchiavo. Mi sono detto: a questo punto se resto a casa dipingo.
Perché le piace così tanto? Tra l’altro questa passione la avvicina a Trip, l’elfo che ama costruire giocattoli che interpreta in Elf Me.
«Dipingo una mezz’oretta, prima di andare a letto, tutti i giorni. In quel momento va via tutto e l’unica cosa a cui penso è fare un’ombreggiatura particolare sulla faccia di quell’orco. È una cosa quasi zen per me. Mi insegna a essere presente in quel momento».
Regala miniature a Natale?
«No, me le regalo io! Sono ancora uno di quelli che ama ricevere giocattoli a Natale. Preferisco una miniatura da dipingere a un orologio».
Perché?
«I regali a casa arrivavano solo a Natale. Quindi oggi sono diventato un bambino di sette anni con la carta di credito: ho comprato moltissimi Lego, action figures… Probabilmente compro così tanti giocattoli perché quando ero piccolo non li avevo».
Quando era piccolo aveva tanti amici?
«Ero un bambino timidissimo. Giocavo ai soldatini da solo, col fortino. Ho sofferto il fatto che mia madre mi costringesse a giocare con i figli delle sue amiche, che puntualmente mi distruggevano tutto».
È vero, come si dice nel film, che i bambini cattivi stanno aumentando?
«Un bambino non è mai realmente cattivo: spesso quelli che vengono definiti così sono curiosi o hanno tante energie».
L’idea di Elf Me è di Gabriele Mainetti, che le ha fatto girare una scena alla E.T. l’extra terrestre. Com’è stato volare con le biciclette? Si è sentito di nuovo bambino?
«In realtà mi sento più la risposta italiana a E.T.! Devo ringraziare Gabriele, Goon Films e Lucky Red, che hanno prodotto il film: finalmente anche noi ci possiamo permettere di raccontare storie come questa, che fanno sognare, con tanti effetti speciali. Amo moltissimo i film di fantasia».
Ha amici tra i nuovi comici italiani?
«Amo la nuova generazione di comici. Credo, da comico maturo, che sia importante esaltare i giovani che ti piacciono. Perché il futuro della comicità è nelle loro mani. Ultimamente ci sono molti giovani talenti che mi piacciono: sicuramente Fanelli e Lundini, con cui ho lavorato nella serie Sono Lillo. Ma ce ne sono anche tanti altri. Per me che faccio questo lavoro da ormai 30 anni è piacevole vedere nuovi talenti che fanno cose che mi divertono molto».