il Giornale, 11 novembre 2023
Leggere Saviano in Italia
A memoria, non ricordiamo uno scrittore che abbia avuto così tanti haters e che odi così tanto l’Italia: nessuno ha minacciato più volte di lui di voler lasciare il Paese. Un altro record personale di Roberto Saviano, il quale con Gomorra ha venduto 2 milioni di copie, mentre gli altri 58 milioni di italiani farebbero di tutto nella vita, fuorché leggerlo.
Ecco, i libri. Saviano ha annunciato che a causa della sua difficile situazione («Ho 13mila volumi, mi sposto spesso ed è sempre più difficile riuscire a gestirli») vuole donare la sua biblioteca. Il che, è una cosa bellissima. Olé!
Però, lanciando l’appello, lo scrittore non ha rinunciato a ribadire il suo noto amor di patria: «L’Italia è un Paese nemico dei libri, per questo mi rivolgo all’estero». Del resto, prima del governo Meloni – come tutti sanno – l’indice di lettura dell’Italia era il più alto d’Europa, poi sono arrivati questi fascisti ignoranti e le cose sono andate come sono andate
Il discorso di Saviano è di altissimo profilo morale. Ma scrivere grandi libri (e Gomorra lo è) non significa automaticamente essere grandi scrittori. Bisogna anche evitare di pensare che tutti coloro che non amano i tuoi libri, come sembra di intendere, siano nemici dei libri tout court.
Ah. Tornando al governo Meloni. Una cosa buona l’ha fatta. Ha tolto a Saviano la trasmissione Rai. Così alla sera la gente invece di vedere la tv si mette a leggere.
E ama di più i libri.