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 2023  novembre 11 Sabato calendario

Periscopio

Mi piacciono quelle poesie / dove non accade nulla / o ciò che accade / resta fuori scena. / Come (…) quei quadri di Hopper / dove sempre accade qualcosa / che sa soltanto lui. Alfonso Brezmes, Poetica dello sfratto (in Quando non ci sono, Einaudi 2021).
Mi chiamo Lee Kern. Ho 45 anni. Sono uno scrittore di Londra. Dopo aver visto filmati di alcuni dei crimini commessi da Hamas contro i civili israeliani il 7 ottobre 2023, sono andato in Israele e ho chiesto di partecipare a una proiezione stampa con filmati che le famiglie hanno chiesto di rendere pubblici. Non è questo che voglio fare nella vita. Sono un civile. Sono un artista. Ho la mia salute mentale da proteggere. Ma è diventato chiaro che stiamo vivendo la negazione dell’Olocausto in tempo reale. Lee Keynes, il Foglio.

Non c’è «cessate-il-fuoco» né tregua a Gaza. Dopo varie voci lo ha detto anche Joe Biden, mentre lo stesso presidente israeliano Herzog ha specificato che le trattative sugli ostaggi sono ferme e non si vedono segni d’un possibile progresso. ilfoglio.it

[Oggi, manifestazione del Pd a Roma]. La Schlein ha paura della sua piazza: «Vietate le bandiere per la Palestina». Titolo della Verità.
Sapevano in anticipo delle stragi? Tutto parte dalla domanda: che cosa ci facevano il 7 ottobre quattro fotografi di Gaza che lavorano per Reuters e Associated Press sul luogo del massacro di Hamas? L’ong Honest Reporting ha pubblicato una serie d’«indizi» che hanno fatto sorgere qualche dubbio su quanto fosse noto dell’attacco ai fotografi. I quattro fotoreporter si chiamano Hassan Eslaiah, Yousef Masoud, Ali Mahmud e Hatem Ali e hanno documentato i rapimenti e le violenze di quel famigerato 7/10. Greta Privitera, Corriere della Sera.
Dalle indagini sembra stia emergendo il fatto che una fitta rete di «bot», che i pubblici ministeri ritengono sia controllata dalla ben nota PMC russa Wagner Group, stia promuovendo le manifestazioni organizzate nelle università attraverso i social media. Questa attività non si spiega soltanto nell’interesse di Mosca alla destabilizzazione del Medioriente, ma anche in rapporto alla crisi ucraina sia sotto il profilo operativo che dell’attenzione mediatica. Andrea Molle, HuffPost.

L’inchiesta della polizia francese sulle stelle di David – troppo simultaneamente apparse su tanti muri a Parigi – si sta allargando in maniera sempre più inquietante. La Stampa aveva già riferito che dietro molte delle stelle stampate con gli stencil a Parigi c’erano due moldavi, che avevano confessato al magistrato d’aver agito su impulso d’«un individuo dalla Russia». Ora si sa di più. (…) I servizi segreti francesi ritengono che i moldavi responsabili d’aver impresso sui muri le stelle di David fossero in contatto con l’uomo d’affari Anatoli Prizenko, un moldavo filorusso, ex candidato del Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldavia, uno dei partiti della galassia euroscettica e filo-Mosca. Jacopo Iacoboni, lastampa.it.
Sospesa la prof che inneggiava a Hitler. Frase choc: «Sugli ebrei aveva ragione lui» [caro lei]. Titolo del Giornale.

Gli strani percorsi dell’antisemitismo... A volte si odia così, tanto per sentito odiare. Ellekappa, Repubblica.
Sull’Ucraina s’è visto più volte in azione un fronte «pacifista» vicino alle posizioni di Vladimir Putin, ma le sue manifestazioni non arrivavano all’ampiezza di quelle filopalestinesi. (…) Pur appoggiando implicitamente Putin, non arrivavano a esaltare i massacri di civili ucraini. (…) Un fattore che fa la differenza (…) è la discesa in campo di comunità sempre più vaste d’immigrati d’origini arabe o di fede islamica. (…) Il peso politico e culturale di questa immigrazione è ben visibile negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Germania. Federico Rampini, Corriere della Sera.
«Il sabotaggio delle linee ferroviarie russe da parte d’attivisti contro la guerra continua a rappresentare una significativa sfida per le autorità russe». È quel che si legge nel bollettino giornaliero dell’intelligence britannica. [Solo nell’ultimo mese] i tribunali russi hanno processato 137 sabotatori. Dall’inizio dell’anno il sabotaggio ferroviario è punibile con pene fino all’ergastolo ma «una minoranza di giovani continua [non di meno] a scegliere il sabotaggio come forma di protesta contro la guerra in Ucraina» concludono gli 007 inglesi. La maggior parte degli imputati ha meno di 24 anni. iltempo.it

Dicevano: «Non ce la farà, poverino». Roman Oleksiv aveva 7 anni ed era una torcia di pelle bruciata. Sua mamma Galina, 28, gli è morta accanto, dilaniata da un missile russo. E invece eccolo che danza con la camicia bianca e il farfallino, con la maschera grigia e la fascia aderente a proteggergli volto e metà corpo. Sono trascorsi 16 mesi, ce l’ha fatta. Paolo Brera, Repubblica.
Giorgia Meloni difende la scelta di conferire la cittadinanza italiana a Indi Gregory. Dagospia.
Per Indi un’altra notte di speranza. [Dove «speranza» sta per agonia]. Titolo di Libero.
Sono vicina a quella famiglia. Ma la comunità scientifica è concorde sul fatto che la bambina è destinata alla morte. Saremmo, ovviamente, tutti felici che non fosse così, ma credo che il migliore interesse di Indi sia lasciarla andare, evitarle ulteriori sofferenze. [E naturalmente] non c’era bisogno di concederle la cittadinanza affinché ottenesse cure in Italia, tutti in Italia possono ricevere cure. Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni.
«Due persone omoaffettive possono figurare come genitori di un bambino che dev’essere battezzato, e che fu adottato oppure ottenuto con altri metodi come l’utero in affitto?» Se lo chiede José Negri, vescovo di Santo Amaro, Brasile. [Risposta: sì]. Ora immaginate la stessa identica domanda rivolta alla presidente del consiglio. [La risposta è no]. Possono essere genitori per la Chiesa se intendono battezzare il figlio, ma non possono esserlo per il governo italiano se intendono iscriverlo all’anagrafe. E quando la legge sarà stata approvata al Senato, dopo essere stata approvata a luglio alla Camera, non soltanto non saranno genitori ma diventeranno criminali, e imputabili d’un reato universale, nientemeno. Mattia Feltri, La Stampa.
Quando non so più a che giocare, gioco alla virtù. Marina Cvetaeva, Aforismi, Aragno 2022.
I nostri politici non esercitano il potere: lo logorano. Roberto Gervaso.