la Repubblica, 12 novembre 2023
Il Garante degli scioperi dà ragione a Salvini e torto a Landini
ROMA – Troppo vicino ad altre proteste già in calendario. E troppo lungo. È un doppio rilievo quello che il Garante mette nero su bianco per “bocciare” lo sciopero che Cgil e Uil hanno proclamato per il 17 novembre. Sotto osservazione finisce la prima protesta di peso contro la Finanziaria della destra al governo, a cui seguiranno altre quattro giornate di mobilitazione, tutte con la previsione di un’astensione dal lavoro di otto ore.L’avvio è tormentato. Non c’è solo l’indicazione della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, che chiede ai sindacati di rivedere le modalità della mobilitazione. A tenere banco c’è anche lo scontro tra il governo e i promotori della protesta. Il botta e risposta a distanza tra Matteo Salvini e Maurizio Landini dà forma alla tensione. Due giorni fa l’affondo del ministro dei Trasporti contro lo sciopero «illegittimo» di 24 ore, a cui il leader della Cgil aveva replicato affermando che «non sono i ministri che decidono quante ore di sciopero si programmano e se si fanno o no». Ieri una notadel Mit ha cristallizzato le distanze. «Si ribadisce – è il passaggio più significativo – che la mobilitazione non potrà paralizzare il settore dei trasporti per l’intera giornata, guarda caso come sempre prima del weekend, e con milioni di italiani il cui diritto alla mobilità non può essere cancellato». Per questo il leader della Lega rispolvera la possibilità di ricorrere alla precettazione dei lavoratori del settore dei trasporti. Come ha fatto il 12 luglio, passando dall’annuncio ai fatti. Fu proprio una sua ordinanza a imporre il dimezzamento della durata dello sciopero dei treni previsto per il giorno successivo. In vista della mobilitazione di venerdì, un “assist” a Salvini arriva dal Garante degli scioperi. Che a Cgil e Uil chiede di escludere dallo sciopero i settori del trasporto aereo e dell’igiene ambientale, ma anche di rimodulare quello dei Vigili del fuoco e del trasporto pubblico locale e ferroviario in base alle fasce orarie previste dai singoli comparti. Sono due, per il Garante, le violazioni commesse dai sindacati. La prima riguarda la regola della «rarefazione oggettiva», che prevede l’obbligo di un intervallo di almeno 10 giorni tra lo sciopero che riguarda più categorie e le proteste minori, per evitare un’incidenza sulla continuità del servizio.Il 17 novembre è già in programma uno sciopero, indetto dall’Usb, della scuola e dei Vigili del fuoco; sei giorni dopo la protesta del personale delle società di handling del trasporto aereo. La seconda criticità riguarda la durata massima della prima azione di sciopero. La Commissione di garanzia mette in evidenza che è di 4 ore per il Tpl e per la circolazione stradale, di otto per il trasporto ferroviario. Domani Cgil e Uil a rapporto dal Garante. È lo sciopero della discordia.