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 2023  novembre 10 Venerdì calendario

La serie «Lezioni di chimica» dà ricette di emancipazione

Se desiderate godervi a fondo la serie Lezioni di chimica con Brie Larson (Apple Tv+) prendete come riferimento Mad Man (2007-2015) e The Marvelous Mrs. Maisel (2017-2023). L’una per la capacità di scandagliare l’animo umano nel «dorato» mondo della pubblicità nella New York degli anni ’60, l’altra per le riflessioni su come uscire dalla solitudine e infelicità, trovando nelle passioni e nella ricerca di autostima la forza per superare i propri limiti. Adesso, però, dimenticatele e pensate solo a Elizabeth Zott.
Siamo nel 1952, ed Elizabeth è una giovane chimica che lavora all’Hastings Research Institute in California, un ambiente ferocemente maschilista dove il suo innegabile talento viene per lo più messo a tacere, sabotato, o usato per il prestigio altrui. Non entro troppo nei dettagli (è una storia molto bella, tratta dal libro di Bonnie Garmus): quando Elizabeth viene licenziata dal laboratorio in cui lavora, accetta di condurre un programma televisivo di cucina: Cena alle sei.
Il suo approccio rivoluzionario ai fornelli, infarcito di digressioni scientifiche, non mira solo alla preparazione di stufati, ma anche ad aprire gli occhi all’universo femminile.
Preparare un caffè è chimica, il succo di limone sulla frutta è chimica, portare a ebollizione un alimento è chimica. Senza saperlo quando cuciniamo o condiamo gli alimenti, diamo il via a complessi processi chimici che, come spiega bene Elizabeth, non significa alterare la materia prima ma migliorarla (l’estremo sarà raggiunto dalle «destrutturazioni» di Ferran Adrià e dalla cucina molecolare).
La bontà di un racconto si misura a partire dai dettagli: la ricostruzione d’epoca, dove non c’è un solo oggetto fuori posto; le abitazioni che circondano l’università, tutte uguali, con giardino annesso; la perfetta descrizione delle dinamiche di potere del mondo accademico; il nascente mondo della televisione fatto di improvvisazioni e trovate di genio; le ricette di emancipazione.
La serie ruota attorno a Brie Larson e gli altri protagonisti trovano un senso quando si combinano chimicamente con lei, con la necessaria lentezza della buona scrittura.