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 2023  novembre 10 Venerdì calendario

Torino capitale del Tennis

Torino atto terzo, domenica si parte. Subito Jannik Sinner in campo, alle due e mezzo contro Stefanos Tsitsipas, subito una questione sul tavolo: il prolungamento del contratto delle Atp Finals che scade nel 2025. L’Italia e la città vogliono raddoppiare, altri cinque anni di tennis da «maestri», o almeno altri due, senza però doversi sottoporre al bando, alla gara contro altre città. Il pensiero va subito all’Arabia Saudita pigliatutto che ha già incassato le Atp Next Gen Finals, il Masters under 21 – da quest’anno traslocate da Milano a Jeddah – e i Mondiali di calcio del 2034, ma in ballo c’è anche la possibile concorrenza interna di Milano.
«Dati alla mano arriveremo ad avere il sold out in tutte 15 le sessioni», ha spiegato ieri il Presidente Fitp Angelo Binaghi, durante il sorteggio dei gironi ospitato dal Grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino. «Abbiamo già venduto il 96,5 per cento dei biglietti, e siccome questo è il palazzetto più grande che il nostro Paese abbia mai avuto, significa che nella storia dello sport italiano non c’è mai stata una manifestazione indoor con questo successo». Un impatto economico sul territorio di 230 milioni di euro, un gettito fiscale di 50 milioni per lo Stato, 179 paesi che assisteranno all’evento in tv. E poi il numero 4 in classifica di Jannik Sinner, che torna al Pala Alpitour da titolare, anzi fra i favoriti, dopo i due match giocati partendo dalla panchina nel 2021. I numeri sono buoni, anzi ottimi, e se la Volpe Rossa dovesse farsi strada nella settimana, prevedibilmente anche gli ascolti tv (di Sky Sport che coprirà integralmente l’evento, Rai e SuperTennis) impazziranno. «Questo gruppo è il più forte mai visto alle Finals», si sbilancia Massimo Calvelli, Ceo dell’Atp – assente poco giustificato Andrea Gaudenzi, che dell’Atp è il presidente – ma la concorrenza da battere per l’Italia non è solo rappresentata dagli avversari di Sinner. Nel conto vanno anche i (pochi) sopraccigli alzati di chi considera Torino efficiente, elegante e accogliente, ma troppo «piccola», troppo poco metropoli per un evento del genere. Stereotipi che vanno battuti sul campo. «Torino è ancora una volta capitale internazionale del grande tennis con le Nitto Atp Finals e ne siamo davvero molto contenti», dice il sindaco Lo Russo, che dopo le perplessità iniziali verso una manifestazione voluta dalla passata amministrazione e in primo luogo da Chiara Appendino, da quest’anno le Finals le sente finalmente anche «sue». Perché diventi di tutti, certo, l’aiuto di Sinner sarebbe importante. Il nostro miglior tennista è in una forma davvero magistrale, il sorteggio dei gironi gli ha consegnato come avversari, oltre a Tsitsipas, numero sei del mondo, il numero uno (forse di sempre) Novak Djokovic – due dei quattro che le Finals le hanno già vinte, insieme a Daniil Medvedev e Sascha Zverev -, e Holger Rune, lo scorbuticissimo ventenne danese che nelle semifinali di Monte Carlo ha regalato a Jannik la sconfitta più dolorosa di un anno fantastico. Contro tutti i tre avversari Sinner ha un bilancio negativo, contro Rune (0-2) e Djokovic (0-3) non ha mai vinto, nei confronti di Tsitsipas è comunque sotto (2-5), ma il Sinner di fine stagione ha dimostrato fra Pechino e Vienna di essere ormai a livello dei primi tre. È un atleta e un tennista più forte, più consapevole, più resistente, oltre che più maturo dei suoi 22 anni. Lo ha dimostrato in campo e anche fuori, programmandosi al meglio e ignorando gli attacchi violenti e spesso strumentali di chi non ha gradito il suo (temporaneo) forfait in Coppa Davis. Quest’anno ha già raggiunto le semifinali a Wimbledon e vinto il suo primo Master 1000; ha davanti una carriera lunghissima ma le Finals da giocare in casa, su una superficie che ama, sono una grande occasione. L’eterno Djokovic, il campione uscente, che di Finals ne ha vinte sei, come Federer è l’ovvio favorito, il babau da esorcizzare. Carlos Alcaraz, sorteggiato insieme al diabolico Medvedev, all’altro russo Rublev e a Zverev, al Masters arriva per la prima volta da sfidante un po’ acciaccato. Quella fra lui è Sinner è una sfida destinata a illuminare molte Finals. Le aspettiamo a Torino