Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  novembre 08 Mercoledì calendario

Non ditemi cosa fare con le mie tette

Anticipazione di Lo dico da madre
Partiamo da un fatto, e il fatto è che la maggioranza delle donne ha paura di dire al parrucchiere che l’acqua è troppo calda. Capita di andare in giro con una manicure che non ci piace perché non siamo in grado di dire all’estetista che quella sfumatura di rosso non era quella che volevamo, oppure ci lasciamo convincere a tagliare frangette tragiche per poi dire bellissima quando in realtà vorremmo solo morire, e questo perché non ci piace dire di no, ma in compenso ci piace moltissimo lamentarci dopo. I danni che ha fatto la mistica dell’allattamento sono considerevoli, ma mai quanto non aver detto che quella cosa non faceva per noi. Le linee guida rimangono linee guida: non sono leggi, non si va in galera, i tuoi figli non verranno affidati agli assistenti sociali, la tua casa non brucerà, non sono dogmi.Quello che sta succedendo con l’allattamento al seno è quello che succede quando l’ideologia diventa più importante dell’idea. C’è un’attenzione che non mi sembra normale (e che spesso non finisce bene) verso questo mistico ricongiungimento con il naturale: ci sono ostetriche che consigliano di partorire in casa, esperte che ti dicono di allattare a termine (termine che può arrivare verso i sei, sette anni, con l’accesso diretto al mondo della psichiatria), naturopati che sconsigliano le vaccinazioni, nutrizionisti per neonati vegani, quelli che ti dicono di dormire col bambino, e via via a scivolare verso un profilo sempre più penale della maternità. Chi ne paga le conseguenze? Indovinate, secondo me non l’ostetrica.
Sentendomi un po’ Woodward e Bernstein, scopro l’esistenza di un bonus latte artificiale, cosa di cui non avevo mai sentito parlare anche se sappiamo tutti che l’Italia è una repubblica fondata sui bonus. La Gazzetta Ufficiale con il Decreto del 31 agosto 2021 recita così: «Al fine di garantire l’erogazione di un contributo per l’acquisto di sostituti del latte materno alle donne affette da condizioni patologiche che impediscono la pratica naturale dell’allattamento, fino all’importo massimo annuo di euro 400 per neonato e comunque fino al sesto mese di vita del neonato».
Molto bene, mi sembra tutto molto civile. Queste le condizioni materne che controindicano l’allattamento in maniera temporanea: «infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo, infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo, infezione ricorrente da streptococco di gruppo B, lesione luetica sul seno, tubercolosi bacillifera non trattata, mastite tubercolare, infezione da virus varicella zooster, esecuzione di scintigrafia, assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento, alcolismo, assunzione di droghe (escluso il metadone)». Quindi, se prendete il metadone, niente bonus perché potete allattare care amiche del SerT. E poi arriviamo all’elenco delle indicazioni permanenti: «infezione da HTLV1 e 2, sindrome di Sheehan, alattogenesi ereditaria; ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare), mastectomia bilaterale, morte materna». Era davvero necessario scrivere che se una donna è morta può essere esentata dall’allattamento al seno? È vittimizzazione secondaria? Purtroppo, chi ha redatto queste indicazioni non è stato lungimirante, non avendo espressamente indicato che gli uomini non possono allattare. Consiglio di inserirlo in Gazzetta, perché ci servirà, eccome se ci servirà.
Nessuno, ma proprio nessuno, vi dirà mai che la scelta di non allattare è una scelta valida. Non esiste il concetto di autodeterminazione per quanto riguarda l’allattamento, e sapete perché siamo arrivate a questo punto? Perché lo dice l’Oms. Lo dice l’Oms è la frase che vi accompagnerà per i primi anni di vita di vostro figlio, e voi ci crederete, perché siete madri e volete che vostro figlio cresca nel migliore dei modi e dei mondi possibili, e sapete perché? Perché lo dice l’Oms. L’Oms non parla al Comune di Milano, non fa riferimento alla cerchia di Porta Romana o chissà quale altra zona ciclabile, l’Oms, essendo Organizzazione mondiale della sanità, deve fare in modo di parlare alle zone più povere del pianeta, dove non c’è l’acqua potabile, dove non ci sono gli sterilizzatori di ciucci, dove c’è la malaria, i pozzi avvelenati, niente sale operatorie sterili e dove può essere che ti sparino per strada. Se non hai l’acqua potabile per miscelare la polvere, è meglio allattare al seno. Ci arrivano tutti, lo sanno tutti, ma chissà come mai questo concetto viene perlopiù bisbigliato, quando va bene.
Ora, mi sono ripromessa di smetterla di considerare le neomamme come delle vittime, perché è offensivo e io sono una persona gentile. Avete un figlio, se non avete un carattere procuratevene uno, va bene anche in prestito, ma se vi forzano ad allattare, dite semplicemente che non lo farete: nessuno ha diritto a una spiegazione, tantomeno quelli che non vivono con voi. E poi, non è dura come dire al parrucchiere che l’acqua del lavaggio è troppo calda, quindi si può fare questo sforzo.
Dicevamo che la maternità ha dato un lavoro proprio a tutti, e quindi adesso sono di gran moda le consulenti dell’allattamento. Siamo davvero sicure di volere che nel post parto una sconosciuta venga a casa nostra a romperci i coglioni per dirci che stiamo sbagliando? Secondo me è tipo l’ultima cosa che ci serve, ma che volete che vi dica, se lo dice l’Oms noi non possiamo fare altro che acconsentire. Di solito la risposta di queste esperte è: è sbagliato l’attacco. Intanto le povere criste si lacerano dal dolore, con il sangue che cola e le consulenti che dicono che non fa niente se il neonato ciuccia sangue e latte, ché sono tutti anticorpi. Già, gli anticorpi. Perché poi alcuni ti dicono che il latte materno è come la vaccinazione perché vengono passati gli anticorpi della mamma, e sapete quante madri ho conosciuto che hanno ritardato i vaccini obbligatori perché tanto il bambinello era allattato al seno e mai avrebbe potuto prendersi la difterite. Una volta ho cercato su internet difterite e onestamente non avrei dovuto farlo, non fatelo nemmeno voi, a meno che non stiate ritardando le vaccinazioni.
Dicevamo, gli anticorpi. Ti dicono tutti che il bambino allattato naturalmente non si ammalerà mai. Sorpresa: non è vero. Si ammalerà tanto quanto gli altri, come tutto nella vita è questione di fortuna. Ti diranno anche che se allatti non rimarrai incinta. Sorpresa: non è vero. Di fatto, la sceneggiatura che si fa dell’allattamento al seno chiede alle donne di fare di tutto per riuscirci: non rimani incinta, il bambino non si ammala, il bambino dorme di più (giuro che ho sentito pure questa opera di fantasia), la mamma dorme di più perché può dormire accanto al suo bambino, è economico, è ecologico, è igienico, puoi farlo dovunque e in qualunque momento, e poi sai che bonding. Ecco cosa dice il Ministero della Salute in merito nel documento “Vantaggi dell’allattamento: cosa sapere": «L’allattamento è uno straordinario investimento nella salute del proprio piccolo. Grazie alle sue proprietà, infatti, il latte materno è in grado di favorire un corretto sviluppo del bambino e proteggerlo da molte malattie. È ormai condiviso a livello internazionale che l’allattamento per il bambino: riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti, protegge dalle infezioni respiratorie, riduce il rischio di sviluppare allergie, migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio, migliora lo sviluppo intestinale e riduce il rischio di occlusioni, contribuisce a una migliore conformazione della bocca, protegge contro le otiti, riduce il rischio di diabete e di tumori del sistema linfatico. Non solo il bambino, ma anche la mamma ha notevoli vantaggi nell’allattare al seno il proprio piccolo. Ed ecco i vantaggi per la mamma: è gratuito, non ci sono costi di preparazione, è pratico: sempre pronto alla giusta temperatura, stimola la naturale contrazione dell’utero riducendo il naturale sanguinamento post partum e consentendo all’utero di tornare alle dimensioni normali più velocemente, aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza, riduce il rischio di sviluppare osteoporosi, previene alcune forme di tumore al seno e all’ovaio».
Quale donna non cederebbe davanti alle parole “gratuito” e “perdere peso”? Al corso preparto ci dissero, con gli occhi pieni di commozione, che molte mamme avevano scoperto di avere un tumore al seno perché il bambino non riusciva ad attaccarsi. È una bella notizia? A me non sembra. Io ho allattato per due anni. Sapete perché? Esatto, perché lo dice l’Oms. Sono stata fortunata, non ho avuto nessun problema, non mi è pesato, non mi ha fatto impazzire, e penso che dopo avermi ripetuto per mesi ogni singolo giorno e in qualsiasi occasione e su ogni opuscolo informativo che il latte materno è la cosa migliore per il neonato, l’ho accettato, ma ci sono riuscita solo ed esclusivamente perché per me è stato facile. Come sappiamo, spesso è solo questione di fortuna. —