Estratto dell'articolo di Laura Larcan per www.corriereadriatico.it, 5 novembre 2023
UNA STORIA DEGNA DI UN FILM! SUL FONDALE VICINO ALLA COSTA NORD DELLA SARDEGNA È STATO TROVATO UN TESORO DI 50MILA MONETE DI BRONZO CHE RISALGONO ALLA PRIMA METÀ DEL IV SECOLO DOPO CRISTO – I REPERTI, RIMASTI IN ACQUA PER MILLENNI, SONO STATI SCOPERTI PER CASO DA UN SUB CHE HA CONTATTATO GLI ESPERTI DELLA SOPRINTENDENZA DI SASSARI - LA SCOPERTA È STATA DEFINITA DAGLI ARCHEOLOGI: "IL PIÙ RICCO TESORO DEL TARDO IMPERO MAI RINVENUTO PRIMA..." - VIDEO -
Gli archeologi lo definiscono «il più ricco e vasto giacimento di monete del tardo impero mai rinvenuto prima». Un autentico tesoro di quasi 50mila monete di bronzo risalenti alla prima metà del IV secolo d.C. rimasto per millenni sui fondali del mare di Sardegna, al largo del territorio di Arzachena, sulla costa Nord dell'isola. La storia è degna di un film.
A scoprire i reperti, infatti, è stato un residente di Arzachena per puro caso, durante un'immersione. Metti un filo di fortuna che non guasta, ma soprattutto l'occhio abile dell'esperienza in quelle acque, ed ecco intercettare un dettaglio strategico. Tra i movimenti del manto sabbioso del fondale ecco spuntare dei resti metallici a poca profondità, non molto distanti dalla costa. […]
Di qui l'allarme. Il giorno dopo è partita la spedizione in forze. Gli esperti archeosubacquei della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro insieme con i sub dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sardegna. L'esplorazione ha dato i suoi frutti, in un grande spiazzo di sabbia che si apre tra la spiaggia e la posidonia.
Stavano lì, concentrate in due macro giacimenti: eccole, grandi monete di bronzo che ad una prima stima si aggirerebbero tra i 30.000 e i 50.000 esemplari. Un ricco deposito complessivo di "follis" risalente alla prima metà del IV secolo d.C. «Sono molte di più, quindi, di quelle rinvenute nel 2013 nel Regno Unito, a Seaton, quando riemersero 22.888 follis», fanno sapere dal Ministero della Cultura che si sta occupando ora di seguire con tutto il suo staff l'operazione di recupero e conservazione dei reperti. […]