Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

La Lega espelle dal partito il nipote di Marco Biagi. Accade a Bologna, dove il Carroccio ha espulso il consigliere comunale Giulio Venturi, portavoce del gruppo leghista a Palazzo D’Accursio. Venturi, nipote del giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse, era da qualche tempo al centro delle polemiche per i suoi inviti a gestire con «pesanti manganellate» e bastonate «tra capo e collo» le questioni relative agli eccessi della movida e ai blocchi del traffico attuati per protesta dagli ambientalisti. La decisione è stata presa nel corso di una riunione del direttivo provinciale della Lega bolognese, una riunione convocata – come aveva rimarcato lo stesso Venturi – «per analizzare le mie dichiarazioni». A incrinare i rapporti all’interno del Carroccio sono state anche le affermazioni del consigliere comunale bolognese proprio riguardo al suo gruppo. «Il direttivo e i dirigenti bolognesi e provinciali attuali del partito sono la causa della scomparsa della Lega dai radar in città», aveva detto Venturi. L’espulsione, comunque, non dovrebbe essere automatica. In teoria Venturi potrà impugnare la decisione, tentando una difesa. Qualora però la Lega dovesse confermare le sue scelte, allora Venturi dovrà lasciare il gruppo del Carroccio a Palazzo D’Accursio che, a quel punto, rimarrebbe rappresentato dal solo Matteo Di Benedetto.