il Fatto Quotidiano, 3 novembre 2023
Polvere ritornerai
Media In media nel mondo muoiono 6 mila 324 persone ogni ora – 151 mila 776 al giorno, circa 55,4 milioni all’anno.
Bentham 1 Il dottor Southowood Smith, esecutore testamentario di Jeremy Bentham, provò a conservare la testa del filosofo. Per mantenerla intatta, la trattò con dell’acido solforico e si servì di una pompa pneumatica per estrarne i fluidi. Risultato: la testa divenne viola.
Bentham 2 Testa del filosofo Jeremy Bentham, conservata per i posteri su sua richiesta: sopracciglia bionde e morbide, pelle rinsecchita che odora di manzo essiccato, occhi azzurri di vetro. Quando era vivo, teneva in tasca i suoi futuri bulbi oculari di vetro e li tirava fuori alle feste per farsi due risate.
Requisiti Per donare il proprio cadavere alla Mayo Medical School di Rochester, Minnesota, che lo utilizzerà «per il progresso della formazione e della ricerca medica», bisogna rispondere a dei requisiti. Il cadavere può essere rifiutato in caso di: malattie trasmissibili che possano rappresentare un rischio per gli studenti e lo staff, obesità, deperimento estremo, corpi mutilati, corpi che abbiano subito un esame autoptico, corpi decomposti o giudicati per qualsiasi ragione «inaccettabili per la donazione anatomica». Capita che i donatori i cui corpi vengono rifiutati si offendano, telefonino alla clinica e gliene dicano di tutti i colori.
Obesi I cadaveri degli obesi sono incompatibili con la donazione anatomica: se sei troppo grasso, non riescono a trovare i tuoi organi in mezzo all’adipe.
Pena Nel 1506 Giacomo IV di Scozia aveva deliberato che la Corporazione dei chirurghi e dei barbieri di Edimburgo potesse usufruire dei corpi di alcuni criminali giustiziati e dissezionarli. Seguì l’Inghilterra, nel 1540, quando Enrico VIII concesse agli anatomisti il diritto di disporre dei corpi di quattro impiccati all’anno – che poi divennero sei quando Carlo II, sostenitore delle scienze, ne aggiunse altri due. Il sezionamento fu riconosciuto per legge come pena, da aggiungersi a quelle già esistenti: un destino speciale e peggiore della morte, da compiersi in pubblico, descritto come «terrore ulteriore e marchio particolare di infamia».
Bella figura Alcuni condannati a morte, ma non alla dissezione, prima di essere giustiziati mercanteggiavano il proprio cadavere con i rappresentanti dei chirurghi, in cambio di abiti costosi con cui fare una bella figura al momento dell’esecuzione.
In famiglia William Harvey, medico inglese, dissezionò il proprio padre e la propria sorella. Il suo studio, pubblicato nel 1628, dimostrò la circolazione del sangue.
Industria Nell’Inghilterra dell’età moderna i cadaveri necessari alla scienza medica erano così pochi, rispetto a quelli legalmente disponibili per la dissezione, che nacque l’industria del trafugamento delle salme.
Gigante Charles Byrne, il gigante irlandese alto due metri e trenta, sapeva, quando cominciò a stare poco bene, negli anni Ottanta del Settecento, che gli anatomisti volevano il suo corpo. Non voleva finire tra gli esemplari del museo di patologia di John Hunter, diventare un fenomeno da baraccone conservato per secoli in una teca di vetro a guardare i turisti con indosso i loro giubbotti imbottiti. Chiese di essere seppellito in mare. Ma quando morì, all’età di ventidue anni, lo scheletro non arrivò mai all’oceano. La bara vuota fu riempita di sassi da un becchino corrotto, in modo che i portantini non si accorgessero di nulla. Le sue ossa massicce sono finite proprio lì dove lui non voleva finissero.
• Ladri Negli anni Cinquanta del Settecento John Hunter si occupava di procurare corpi per la scuola di anatomia del fratello maggiore. Li comprava dai ladri di cadaveri o li disseppelliva da solo. Fu durante questo periodo che riempì il suo famoso museo, l’Hunterian, di meraviglie e mutazioni mediche. Corpi privi di cuore, bambini minuscoli, lucertole a due teste, etc. L’Hunterian esiste ancora, a Londra, accanto al Lincoln’s Inn Field.
Disumanità William Hunter, il maggiore dei due fratelli anatomisti (vedi la puntata di martedì scorso), in una lezione introduttiva disse agli studenti che «l’anatomia è la base della chirurgia. Informa la testa, conferisce destrezza alla mano e avvicina il cuore a una sorta di necessaria disumanità» (Hunter, 1784).
Assassini Nel 1828, due ladri di cadaveri di nome Burke e Hare divennero famigerati a Edimburgo per aver deciso di saltare il passaggio della riesumazione ricorrendo direttamente all’omicidio, con pagamento alla consegna. Burke commise sedici omicidi, e alla fine fu giustiziato per soffocamento, e condannato al sezionamento, ironica pena post mortem. Il suo scheletro si trova tuttora nel museo dell’Università di Edimburgo, con un cartellino appuntato a una costola: «Maschio irlandese. Scheletro di William Burke, famoso assassino». Un pezzo del suo cervello se ne sta pallido e rattrappito sul fondo di un vaso della Wellcome Collection, a Londra, sistemato sullo stesso scaffale di una porzione del cervello di Einstein. Che sia di genio o criminale, la mente, come materia, ha più o meno lo stesso aspetto.
Anatomage Oggi gli studenti di medicina studiano anatomia su un tavolo virtuale che si chiama Anatomage. Un tablet con schermo tattile delle dimensioni di un vero tavolo autoptico, programmato con strati sovrapposti di immagini, ognuno dei quali ritrae una lamina di corpo spessa un millimetro. In questo modo è stato creato un insieme tri-dimensionale osservabile internamente dagli studenti senza che si debba toccare davvero una salma. Due dei quattro corpi utilizzati per la creazione delle immagini, un uomo e una donna, erano parte del Visible Human Project – un progetto condotto dalla US National Library of Medicine a metà degli anni Novanta – che ha realizzato le immagini congelando i cadaveri, poi rimuovendone uno strato alto un millimetro dopo ogni foto scattata.
Guardare Con i cadaveri veri, gli studenti chiedono di vedere i polmoni, lo stomaco, l’intestino. Con il tavolo per autopsie virtuali, gli studenti vanno subito a guardare i genitali.
Baci Il viso di una giovane estratta dalla Senna all’inizio dell’Ottocento è il più baciato del mondo, essendo quello riprodotto nel 1960 sul primo manichino per l’addestramento alla rianimazione cardiopolmonare, Resusci Anne. Albert Camus, che aveva una copia della maschera, la chiamò la «Gioconda annegata». I surrealisti ne fecero la loro musa immobile e silenziosa.
Bianca Quando un cadavere rimane a lungo in acqua la pelle diventa bianca qualunque sia la nostra etnia e le impronte digitali non si vedono più. Per identificare il morto, le mani vanno mozzate, portate in laboratorio e collocate in un armadio essiccatore. Una volta asciugate, si può procedere all’analisi delle impronte digitali.
Realtà «Nessun organismo vivente può mantenersi a lungo sano di mente in condizioni di assoluta realtà» (Shirley Jackson, L’incubo di Hill House).
• Volo Dopo l’incidente del volo 804 della Egypt Air (19 maggio 2016) dei passeggeri furono ritrovati solo pezzi. Il più grande era grande come un’arancia. Il numero più alto di resti umani attribuibile a una singola persona era cinque.
Pulizia Crime Scene Cleaners Inc., ditta specializzata nel pulire case e automobili dove è avvenuto un omicidio. Ha il suo merchandise – felpe con il cappuccio, magliette, berretti – e mezzo milione di followers su Instagram.
Scena «Una scena orripilante ci invita a essere meri spettatori o vigliacchi, incapaci di guardare» (Susan Sontag, Davanti al dolore degli altri).
A casa A Tana Toraja, in Indonesia, le famiglie tirano fuori periodicamente i loro defunti dalle tombe per lavarli e vestirli, offrirgli doni, accendergli sigarette. Nel lasso di tempo tra la morte e il funerale, un corpo può essere tenuto a casa anche per anni.
Ammit Nel processo di mummificazione praticato dagli Egizi, tutti gli organi venivano rimossi e riposti in barattoli, eccetto il cuore. Il cuore – considerato il centro del sé, l’intero essere della persona, la sua intelligenza, la sua anima – veniva lasciato al suo posto per essere giudicato dagli dei. Nell’oltretomba, il suo peso sarebbe stato confrontato con quello di una piuma, per verificare se la persona avesse vissuto una vita virtuosa. Se l’ago non si muoveva, la persona otteneva l’accesso alla vita ultraterrena. Se il cuore si rivelava più pesante della piuma, la dea Ammit – parte leone, parte ippopotamo, con la testa e i denti di un coccodrillo – lo avrebbe mangiato.
Gabbia Lo scioccante dato visivo che, per quanto grassi si diventi, la gabbia toracica rimane sempre uguale.
Temperatura La temperatura di un forno crematorio, per poter incenerire e cuocere, deve raggiungere gli 862 gradi centigradi.
Cremazioni Percentuale delle cremazioni nel Regno Unito: 78%. Negli Stati Uniti: 55%.
Ceneri Non tutto si incenerisce. Gli addetti ai forni crematori rimuovono dai cadaveri protesi e impianti per paura che esplodano. Alcuni pezzi non organici – come il mercurio dei denti – si fondono e si disperdono nell’atmosfera, o, nel caso delle protesi al seno, che le pompe funebri a volte dimenticano di eliminare, si appiccicano come gomme da masticare sul fondo del forno crematorio.
Tumori Durante una cremazione, il tumore è l’ultima cosa a bruciare. Quando il resto del corpo è già sparito, la massa tumorale a volte resta nera e immobile in mezzo alle ossa.
Pietre La tradizione ebraica di collocare una pietra accanto a una tomba ogni volta che la si visita. La ragione: le pietre, a differenza dei fiori, non appassiscono. È una questione di permanenza del ricordo, di cose che durano oltre il tempo che gli è stato dato sulla Terra.
Appesi Nei centri di criogenica, dove si conservano i cadaveri in attesa di una tecnologia futura che permetta di riportarli in vita, appendono i corpi a testa in giù: di modo che, nel caso si verifichi una perdita di azoto, il cervello sia l’ultima parte a scongelarsi.
Suicidi I centri di criogenica non accettano suicidi, qualunque sia il metodo utilizzato: non vogliono che la prospettiva di un’altra vita, una vita migliore, diventi la ragione per mettere fine a questa.
Magia «Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata non è distinguibile dalla magia» (Arthur C. Clarke).
• Scadenza Il 27 febbraio 2017 lo Stato dell’Arkansas ha annunciato di aver anticipato l’esecuzione di otto detenuti. Sarebbero stati tutti giustiziati in soli undici giorni. Niente di simile era mai successo nella storia recente degli Stati Uniti. Motivo: le scorte di midazolam, uno dei tre farmaci previsti per l’iniezione letale, si avvicinavano alla data di scadenza. Per estensione, scadeva anche la data per quegli otto uomini.
Clinton Anno 1992, Bill Clinton, in quel momento governatore dell’Arkansas, è impegnato nella campagna elettorale, ma torna a casa in fretta e furia per assistere all’esecuzione di Ricky Ray Rector. Rector era fuori di testa, aveva messo da parte il dessert dell’ultimo pasto (torta di noci pecan), per mangiarlo dopo l’esecuzione. Clinton gli aveva negato la grazia perché, apparendo implacabile, avrebbe guadagnato voti.
Boia 1 Negli Stati Uniti, oggi, l’identità del boia è anonima.
Boia 2 Ogni Stato degli Stati Uniti in cui vige la pena di morte ha il proprio modo per nominare un boia: prima della moratoria, alcuni non facevano nemmeno parte del personale della prigione, ma lavoravano come «elettricisti» autonomi che venivano chiamati al solo scopo di azionare l’interruttore. Nello Stato di New York, i boia si conoscevano per nome: uno ha ricevuto minacce di morte, a un altro hanno messo una bomba in casa. Modo per guadagnare un sacco di soldi: spostarsi da uno Stato all’altro, prendere un assegno per ogni giustiziato. Altri lavoravano anonimamente: partenze solo di notte e con la targa cambiata in modo da non essere identificato o localizzato.
Boia 3 Un tempo, per evitare contatti con i boia, li si riforniva di lunghi cucchiai di legno con i quali potevano scegliere la merce al mercato senza toccarla.
Cavallo Costruita la prima sedia elettrica, se ne testò il voltaggio giustiziando un cavallo.
Conduttori Cattivi conduttori di elettricità, come si capì dallo studio dei giustiziati: la testa, la pelle. Ottimo conduttore: il sudore.
Imbalsamatore L’imbalsamatore di Porto Rico che ha spinto all’eccesso la tecnica, mettendo i corpi in posa come statue per le loro veglie funebri: il pugile morto che sta in piedi nell’angolo di un ring, il gangster che stringe ancora in mano mazzette di centoni nonostante il proiettile che lo ha ucciso ecc. (Kirkpatrick, 2014)
Aretha Il corpo imbalsamato di Aretha Franklin, i tacchi scintillati sollevati su un cuscino bianco, in fondo a una bara d’oro brillante.
Successo Nel Regno Unito, in un anno normale, vengono imbalsamati tra il 50% e il 55% dei cadaveri.
Aspetto Quando moriamo abbiamo un aspetto splendido. Tutta la tensione del viso si allenta, le rughe scompaiono, gli anni di preoccupazione e dolore svaniscono in pochi istanti. Appariamo sereni. Il nostro viso prende un colore uniforme.
Edifici Nel 1995 Camilo José Vergara, un fotografo cileno che avrebbe scattato foto degli stessi edifici di Detroit anno dopo anno per seguire la loro lenta rovina, aveva suggerito che la città venisse celebrata lasciando dodici isolati del centro a disintegrarsi, un monumento a ciò che accade se lasciamo che le cose muoiano e marciscano, se consentiamo ad altra vita di prendere il sopravvento. L’idea era stata accolta freddamente dalle persone che ancora vivevano lì: era una città viva che aveva bisogno di aiuto, non un museo dedicato alla morte.
4. Fine
Notizie tratte da: Harvey Campbell Polvere alla polvere Il Margine Erickson, pag. 336, € 17,50.